Uscirono tutti dall'ufficio lasciando Castle e Beckett da soli. Kate si strinse a Rick che la lasciò sfogare il pianto e i ricordi. Nel suo abbraccio provò a riprendersi dall'onda emotiva di sentire di nuovo la voce di sua madre dopo tanto tempo. Aveva sempre evitato di riprendere in mano i vecchi nastri di riprese che avevano immortalato le loro vacanze. Negli anni si era convinta che il suo ricordo si stava affievolendo, che il suono della sua voce si stava perdendo nella sua memoria ed invece era bastato un attimo per farla ritornare viva e presente in lei.
Nelle parole di sua madre c'era tutto quello che le avevano sempre detto a cui lei non aveva mai voluto credere, convinta che l'unica cosa che l'avrebbe resa felice era la verità, ricercata a qualunque costo, quella ricerca per la quale aveva abbandonato l'università, cambiato vita, entrata in accademia e diventata poliziotto. Non rimpiangeva nulla delle scelte fatte, non adesso che con gli occhi chiusi sentiva il profumo di Castle avvolgerla e rassicurarla. Ogni scelta che aveva fatto l'aveva portata lì ed era il posto giusto dove essere. Lo aveva capito forse troppo tardi, ma era certa adesso. Non c'era altro posto dove avrebbe voluto essere e non avrebbe mai più sacrificato la sua felicità, per nulla al mondo, e la sua felicità era lui, era Castle.
Sentì le labbra di Rick poggiarsi sulla sua fronte ed un brivido percorse tutto il suo corpo, forse lui se ne era accorto, perché la strinse di più, cullandola tra le sue braccia come un cucciolo spaurito.
- Forse dovremmo andare a casa, che ne dici? - Le chiese dolcemente.
- Sì, forse sì... - Rispose arrendevole. Si sentì improvvisamente stanca di tutto, non di quei giorni, stanca di 15 anni di lotte, di fughe, di ricerche.
La Gates l'aveva fermata poco prima che uscisse. Le aveva detto che avrebbero tenuto in nastro come prova, ma che se voleva potevano farle una copia della "seconda parte". Lei annuì solamente, ancora confusa. Non sapeva se avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo ancora o forse sì, l'avrebbe consumato a furia di sentirlo.
L'appartamento di Beckett era ancora sottosopra, sulla porta il nastro della polizia che tirò via con rabbia e dentro i segni evidenti di quella perquisizione. Si sentì violata, sentì che la loro vita e la loro intimità lo era stata. Avrebbe voluto andare a prendere McLaurin e fargliela pagare personalmente, ma in quel momento non aveva la forza fisica e mentale di fronteggiare nessuno. Dovette ancora una volta ringraziare Castle che con molta più pazienza di quanta ne aveva lei sistemò alla meglio alcuni spazi della casa, togliendo di mezzo gran parte di quello che era stato rovesciato senza alcuna cura. Rick le aveva promesso che avrebbe mandato a controllare anche nel loro nuovo appartamento e lo avrebbe fatto rimettere a posto, così come doveva fare con il loft. Kate si sentì in dovere di chiamare suo padre e raccontargli del nastro. Beckett si chiuse in camera e Rick per un po' stette ad ascoltare i suoi discorsi, ma poi decise che era meglio lasciarle la giusta privacy, erano discorsi tra padre e figlia e lui non doveva entrarci. Ne approfittò per chiamare Alexis e sua madre, scusandosi se negli ultimi giorni si era fatto sentire poco, inventando una missione sotto copertura con Beckett ed in fondo non era tanto lontano dalla realtà.
Kate uscì dalla sua camera con il telefono in mano che tamburellava sul palmo. Si andò a sedere vicino a Rick sul divano accoccolandosi sul suo fianco, lasciando che lui la abbracciasse e le desse quell'umano conforto di cui sentiva di avere estremo bisogno: quel giorno così lungo era stato un perfetto giro sulle montagne russe delle emozioni.
- Non hai nulla da chiedermi? - Chiese Kate aspettando qualche domanda da un insolito, silenzioso, Rick.
- No, se tu non hai nulla da dirmi.
- Sto bene. - Si affrettò a precisare - È solo tutto molto strano. Papà mi ha detto "Te lo avevo detto Katie!" e mi ha fatto sorridere, perché di solito questo era quello che diceva mamma ogni volta che combinavo qualche guaio. Quindici anni fa ero molto diversa, Castle. Non ero la Kate di oggi. Non so come mamma possa aver detto certe cose di me conoscendo solo quella Kate lì.
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Obsession
FanfictionRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...