Avevano deciso di vedersi da lei, quella sera stessa. Avrebbero preferito in un luogo neutro, ma non era un discorso che potevano fare in pubblico, avevano bisogno della massima riservatezza. Kate in realtà avrebbe voluto vederlo anche prima, tipo subito, ma era rientrata a pieno ritmo a lavoro ed era sulla scena di un crimine e ne avrebbe avuto ancora per un bel po'. Anche Rick avrebbe voluto vederla subito, per allontanarsi da lì e per non pensare troppo a cosa le avrebbe voluto dire: aveva un pomeriggio intero per torturarsi, per pensare discorsi che non avrebbe mai fatto, per decidere cosa fare. Aveva chiamato Vanessa ed era rimasto molto tempo al telefono con lei, nella speranza che riuscisse a calmare la sua anima inquieta, ma non ebbe il coraggio di dirle cosa lo tormentava. Le parlò, così, di una generica litigata con Alexis e del fatto che mal sopportava la sua mancanza. La donna approfittò quindi per chiedergli quando l'avrebbe raggiunta a Los Angeles, ma Rick prese tempo, dicendo che non lo sapeva, perché doveva fare ancora una riunione con la sua casa editrice e dopo avrebbe preso una decisione. Vanessa sembrò credergli, anche se la sua titubanza iniziale la insospettì: Rick era un uomo risoluto e le sembrava che stesse temporeggiando. Castle, in realtà aveva la necessità di parlare con Kate. Non voleva decidere nulla su quello che avrebbe fatto senza prima sentire cosa volesse dirgli.
Dopo la chiamata di Castle, per Beckett lavorare era diventata una tortura, perché pensava a tutto, meno che a quel caso, in fondo avevano ritrovato quel corpo chiuso in appartamento dopo circa una settimana da quando era stato ucciso, secondo Lanie, avrebbero potuto anche aspettare un giorno in più e lasciarle quel pomeriggio libero. Un gesto di stizza mentre raccoglieva alcune prove non passò inosservato a Esposito che con un cenno della testa richiamò anche l'attenzione di Ryan.
- Ehy Beckett, tutto bene? - Chiese l'irlandese
- Sì, sì... devo solo abituarmi di nuovo a certe scene, tutto qui. - Mentì lei. Non aveva nulla a cui doveva abituarsi, o forse sì, a sentire Castle che le sconvolgeva la vita ogni volta, anche solo con una breve telefonata.
- Finiamo noi qui, tu perché non vai con Price a sentire i vicini? Faremo prima, che ne pensi? - Le propose Esposito e così lei e Nick passarono il resto del pomeriggio a raccogliere le testimonianze dei vicini di casa di quell'uomo e poi di un cugino, unico parente che abitava in città. Kate aveva ascoltato distrattamente le versioni, sempre tutte molto simili delle varie persone con le quali avevano parlato, lasciando a Price l'incombenza di fare domande e certo non poteva dire di essere stata una buona compagna attenta quel giorno: le dispiaceva per la vittima ma proprio non riusciva a dargli la sua attenzione, mentre nella sua mente già da giorni si rincorrevano ipotesi e scenari su chi e cosa potesse aver scoperto Castle. E su di lui. E su di loro.
Quando finì di compilare l'ultimo rapporto di quella giornata e poté finalmente andare a casa le sembrò una liberazione fisica vera e propria. Stava già entrando in ascensore quando Nick bloccò le porte.
- Ti va se mangiamo qualcosa insieme questa sera? - Le chiese il detective nascosto dietro il suo miglior sorriso?
- Mi spiace Nick, questa sera non posso. Ho un appuntamento e... avrei anche fretta - Gli disse osservando la mano che bloccava le porte.
- Oh, capisco... Castle? - Ora il sorriso di Price era malizioso e si era accorto della sua esatta intuizione non appena Beckett si morse il labbro abbassando lo sguardo.
- Ma non per quello che pensi - Puntualizzò lei senza nemmeno ci fosse bisogno di confermargli la giusta intuizione.
- In bocca al lupo Kate! - Le disse infine lui mentre le porte si chiudevano.
Non era un appuntamento. Rick se lo era ripetuto per tutto il resto del pomeriggio, però aveva vissuto come se lo fosse, con la differenza che non aveva alcuna intenzione di tornare a casa a prepararsi, era meglio avesse evitato ogni possibilità di incrociare di nuovo qualsiasi elemento della sua famiglia, per motivi diversi.
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Obsession
FanficRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...