Dopo la discussione con Esposito, Castle era rimasto nel corridoio adiacente a quello della sala d'attesa. Appoggiato con la schiena al muro, le mani in tasca, si teneva in piedi per forza di inerzia.
Si sentiva svuotato, fisicamente ed emotivamente, perso nella più vecchia delle battaglie dell'animo umano, quella tra ragione ed sentimento. Aveva preso una decisione ed intendeva rispettarla.
Ne avrebbe dovuto parlare con Kevin e Javier, spiegando quello che sapeva come nè aveva parlato con Kate.
Li aveva sentiti parlare con Jim, avevano spiegato che non avevano piste da seguire e che quanto rilevato dalla scientifica sul luogo non aveva portato a nulla. Non sapevano nemmeno loro da dove iniziare o cosa cercare, in realtà.
Stava giusto per andare da loro, quando un uomo interruppe li interruppe. Si presentò come un loro collega, tale Detective Nicholas Pierce, del quinto distretto. Comunicò che ora il caso dell'aggressione al detective Beckett era passato di loro competenza e che la omicidi, vista la mancanza di un cadavere, non c'entrava più nulla.
A nulla valsero le proteste di Esposito che fu trattenuto da Kevin e calmato da Jim. Tutta la documentazione era già stata inviata al quinto e i due detective, Jim e chiunque altro immischiato nel caso, avrebbero dovuto essere interrogati da loro.
Castle si ricompose e li raggiunse proprio mentre Pierce se ne stava andando. Aveva voluto vederlo in faccia prima che se ne andasse, ma già dalla voce e dal tono non gli stava minimamente simpatico. Diede così un volto a quella voce saccente e presuntuosa e si trovò davanti un giovane detective. Poteva avere all'incirca l'età di Kate ed era di bell'aspetto. Aveva un fisico alto e slanciato, messo in risalto dal bavero stretto della sua giacca, sicuramente cucita a mano. A Castle non passò inosservato questo particolare, era vestito elegante, con abiti fin troppo ricercati per un detective della polizia.
Si scambiarono un paio di occhiate studiandosi a vicenda.-D'Amico? - Chiese Castle con un tono di sfida, facendo ricorso alle ultime forze mentali che gli erano rimaste.
- Come dice, scusi? - Gli rispose il detective
- Dicevo se il suo completo era stato cucito dalla sartoria D'Amico, oppure dalla Bastiani, perché a vedere il taglio ed il tessuto mi sembrano di mano italiana, non certo inglese. Sbaglio?
- D'Amico, sì... non sbaglia- disse l'uomo imbarazzato
- Ottima scelta, detective. Anche io qualche volta mi concedo lo sfizio di un abito su misura - lo rintuzzò Castle
- Sì, bene. - rispose il detective, in modo sbrigativo - non sono qui per parlare del mio abbigliamento e nemmeno per parlare con lei, signor Castle.
- Oh, ma lei parte avvantaggiato. Sa chi sono io ed io non so chi è lei. È un'amico di Beckett? - Castle continuava a recitare la parte che si era imposto, mentre Esposito, Ryan e Jim lo guardavano senza interromperlo.
- Detective Price, mi occupo del caso. Lei ha qualche informazione utile? So che con la detective vi vedevate spesso.
- Certo, ogni volta c'era un caso interessante. Ma purtroppo quel giorno avevo un impegno di famiglia molto importante e non ero con lei. Quindi no, non le posso essere d'aiuto.
- D'accordo - disse l'uomo, facendo di nuovo per andarsene -vi chiamerò io, quando sarà necessario. Se intanto trovate qualcosa tra le carte di Beckett, avvisatemi.
Rick aspettò che se ne andasse, poi lasciò che il sorriso falso che aveva indossato per quella breve visita scivolasse via dal suo volto, lasciandosi cadere su una sedia.
- Non piace nemmeno a te eh, Castle?- chiese Ryan.
- Un detective con un vestito che costa almeno quanto quattro mesi del vostro stipendio? No, non mi piace. Puoi anche immaginare il perchè...
Kevin e Javier rimasero in silenzio davanti alle affermazioni di Castle. Se si trattava di un poliziotto corrotto allora potevano esser certi che l'indagine sarebbe stata insabbiata.
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Obsession
FanfictionRick ha detto a Kate che non sarebbe stato a guardarla mentre buttava via la sua vita. È tornato a casa dopo la consegna del diploma di Alexis quando sente bussare alla porta del loft. Ma non è Kate, è Esposito che lo avvisa che Beckett è in ospedal...