NOVANTUNO

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La svolta che cercavano arrivò un giorno quasi per caso. Avevano continuato a fare ricerche, cercando sempre di evitare di scoprirsi più del dovuto per non dare nell'occhio, ma alla fine scorpirono che Nicole Church prima di lavorare per la Surge Trust Corp aveva lavorato per una società interinale che l'aveva temporaneamente assegnata alla sede di New York della Future Forward. Era lì che aveva conosciuto Lerry Morrison ed era lì che erano entrati in contatto con George Rosen. Quello era sempre lo stesso periodo nel quale la Tree of Life Childcare aveva avuto un importante incremento dei finanziamenti ricevuti, permettendo un'ampliamento della struttura, fino a diventare un punto di riferimento nel quartiere.

- Cosa pensi Castle? - Gli chiese Beckett una sera a casa mentre sul divano stavano riguardando le carte.

- Ragionavo. Pensavo a come collegare tutte queste "coincidenze" e farle diventare qualcosa di concreto... - Rispose lui pensieroso.

- Vuoi condividerle con me? Ti ascolto! - Si sistemò appoggia al divano nell'angolo opposto a lui, voltandosi per guardarlo e le sembrò che non stesse aspettando altro che cominciare il suo racconto.

- Nicole Church non è quella ragazzina dolce che sembra. È una ragazza molto ambiziosa che vuole soldi e successo sul lavoro, ma non si fa problemi ad accettare lavori minori per cominciare la sua strada. Lavora alla Future Forward e lì grazie alle sue capacità e alla sua curiosità comincia a controllare troppo a fondo i conti trovando degli strani spostamenti di denaro con somme ingenti che entravano e uscivano e passavano tutte per un'ente benefico. Nel frattempo conosce il suo futuro fidanzato ed insieme decidono che quella storia poco chiara doveva avere degli altri attori. Così contattano Rosen e da lui arrivano a Bracken e cominciano a ricattarlo. Prima Nicole si accontenta di poco. Poi chiede di più e alla fine Bracken decide di farla fuori, portando via la sua penna usb dove ci sono tutti i file con le prove. Quando scopre che c'è una foto di lei con Rosen fa uccidere anche lui e poi inscena il suicidio di Bell per far cadere la colpa su di lui. Morrison che era l'altro che poteva sapere la verità, distrutto dal dolore per la perdita della fidanzata, si uccide anche lui, così nessuno sa più nulla.

- Perfetto Castle. Dobbiamo solo provare tutto quanto con le prove. - Sospirò Beckett.

- Già. Però sono sicuro che sia così. O qualcosa di simile. - Insistette lui.

Quelli erano i momenti più frustranti. Quando sapevano che la soluzione era così vicina ma mancava sempre qualcosa per arrivare a chiudere il cerchio e ad avere le prove schiaccianti che ci fosse Bracken dietro a tutto quello ed anche a molto di più.

- Ehy Beckett... Ci arriveremo. Ne sono sicuro. Ci arriveremo. - Kate si sdraiò appoggiando la testa sulle sue ginocchia lasciando che lui la accarezzasse.

- E se non ci dovessimo riuscire? Se non troveremo mai nulla su di lui? Che vita faremo Castle? Sempre a guardarci le spalle? Sempre a scappare? Metteremo sempre in pericolo la nostra famiglia, tua madre, tua figlia, che vita faranno loro? - Si rannicchiò di più contro di lui come se avesse bisogno di sentirsi protetta.

- E se lo prenderemo presto? Se questa storia finirà tra poco? Se ci sposiamo e viviamo felici e contenti?

- Castle... ti prego... - Kate chiuse gli occhi mentre la sua ultima frase gli rimbombava in testa.

- Che c'è? Non ti piacerebbe?

- Sì ma... Non è il momento, lo sai.

- Beckett! Abbiamo scoperto una cosa interessante. Nessuno aveva controllato gli spostamenti di Morrison prima, dando per scontato il suicidio. L'ultimo posto dove è stato, dai tracciati del suo telefono è un club nel Queens sulla 51esima. - Ryan le fece vedere la mappa della zona.

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