CENTOUNO

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Non c'era stato un valido motivo per tutto il giorno di alzarsi da lì, nemmeno per mangiare, perché Castle aveva preparato dei pasti veloci che avevano consumato direttamente a letto. Non era la loro priorità. La stanchezza fisica, ma soprattutto mentale di quei giorni in fuga si era fatta sentire ed ora che erano in un posto dove potevano considerarsi almeno momentaneamente al sicuro, si erano concessi il lusso di non pensare a nulla almeno per un po'. Per parlare, per decidere cosa fare ed agire ci sarebbe stato tempo il giorno seguente.

Erano ancora a letto la mattina dopo quando vennero svegliati da un insistente bussare alla porta che allarmò subito i loro sensi. Rick si rivestì in fretta e furia e Kate fece altrettanto, prendendo nello zaino una delle pistole mentre lui apriva la porta con cautela, lasciando la catenella di sicurezza agganciata.

- Ciao Alexander, sono Eloise, ti ho portato dei biscotti... Ne ho fatti in più e pensavo ti facessero piacere.... - A quelle parole Castle guardò Beckett che nascose la pistola di nuovo nello zaino mentre lui chiuse la porta per poi riaprirla per far entrare la ragazza che fu in notevole imbarazzo non trovandolo solo.

- Lei è Lizzy, la mia futura moglie. È arrivata ieri... - Si avvicinò a Kate abbracciandola cercando di essere il più disinvolto possibile.

- Oh beh, molto piacere, questi ve li lascio qui... scusate il disturbo! - La ragazza andò via ancora rossa in volto, di certo il loro abbigliamento non faceva pensare cosa molto diverse dalla realtà. Kate si era infilata una maglia di Rick che le arrivava poco sotto il fondoschiena e Rick aveva i jeans abbottonati per metà ed una camicia per lo più aperta.

- Caro signor Alexander Rodgers, credo che lei abbia fatto colpo sulla giovane canadese - Lo stuzzicò Kate andando ad aprire i pochi bottoni chiusi della camicia.

- Cara signorina Elizabeth Moore, mi auguro che lei abbia capito che non c'è nessuna altra donna che mi interessa a parte lei - Replicò lui intrufolandosi sotto la maglietta, accarezzandole malizioso il fondoschiena con insistenza, pizzicandola con l'elastico degli slip.

- Uhm... mi piacerebbe che me lo spiegasse ancora, non sono sicura di aver capito tutto molto bene - lo provocò ancora lei.

- Silenzio Lizzy... Sono io che devo spiegarti tutto da capo... - Le fece passare un dito sulle labbra, che lei catturò e guardandolo negli occhi lo succhiò avidamente, riuscendo a farlo andare con quel semplice gesto ancora una volta fuori di testa.

- Ti ho preso una cosa! - Esclamò Kate felice sedendosi sul letto a gambe incrociate mentre Rick le accarezzava placidamente una coscia.

- Uhm... quando? - Chiese incuriosito ma ancora immerso nella beatitudine di quella tarda mattinata passata in gran parte a donarsi reciproco piacere.

- Quando ero a Syracuse... Ero in giro in un mercatino ed ho trovato una cosa per te! - Glielo diceva con la gioia di chi non vedeva l'ora di vedere la faccia che avrebbe fatto.

- Detective Beckett! - Esclamò ora lui alzandosi - Mentre io ero triste e disperato per la tua assenza, tu andavi in giro per mercatini! È scorretto!

Le disse con fare canzonatorio e provò a tirarla a se, ma lei fu più veloce e lo lasciò lì alzandosi di corsa. La vide frugare nello zaino e tornare poco dopo con il suo regalo.

- Wow Kate è bellissimo! Ti sarà costato una fortuna! - Disse Castle toccando quasi con venerazione quel vecchio volume.

- Pensi sia originale? - Chiese lei da profana.

- Beh, non sono un grande esperto, ma credo proprio di sì...

- Comunque l'ho pagato con i tuoi soldi, Castle!

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