Catherine
<< Lo sai perfettamente che lui ti troverà! >> urlo a squarciagola cercando ancora una volta di slegare le mie mani dalla corda. Alla fine io ho mantenuto parte della mia parola data, ma al contrario l'uomo che mi sta tenendo in ostaggio ha dimenticato di rivelarmi una parte del suo malefico piano. Ancora non sono riuscita a comprendere chi sia l'uomo, l'unica cosa certa che so è che lui non c'entra niente con il problema che stiamo affrontando in questo periodo in azienda. O almeno credo. Il mio sequestratore è stato così abile da non farsi sfuggire niente e questo è il motivo per il quale sono rinchiusa in questa stupida stanza abbandonata e piena di topi. << Si può sapere almeno chi sei? >> domando guardandolo negli occhi. Urlare forse non servirà a niente ma la diplomazia si sa che è un'ottima arma.
<< Vuoi sapere chi sono quindi? >> annuisco alla sua domanda retorica mentre una lacrima prova a solcare il mio viso. Non devo dimostrarmi debole davanti a questo uomo perché questo è ciò che vuole. << Bhè, non ti posso rivelare la mia vera identità. >> tra le sue mani conserva una foto. Da dietro posso leggere la data e una semplice frase: la famiglia è ciò che ho di più caro. Sul suo volto dipinto un ghigno soddisfatto mentre strappa a metà quella foto e lasciando cadere l'altra sul pavimento. Ovviamente la fortuna non è mai dalla mia parte, quindi la fotografia cade dal lato dell'immagine impedendomi di vedere chi è colui che odia così tanto da non volerlo vedere neanche in fotografia.
<< Sai, lui ha sempre avuto tutto. L'amore dei parenti, i giocattoli più nuovi, amici fidati. Persino l'amore della sua vita. Certo in suo favore devo ammettere che ha lottato per avere tutto ciò: principalmente per sua moglie Clara. Tu sai dell'esistenza di Clara? Oh, certo che non la conosci perché sei troppo estranea affinché lui ti dica la verità sul suo vero passato. >>
<< Erik Parker. Sei Erik non è vero? Sei suo fratello! >> assimilo le sue parole arrivando poi a una conclusione più che logica. Erik inizia a sorridere mettendomi paura. Mostra uno di quei sorrisi maligni, uno di quei sorrisi che vedi solo nelle scene di un crimine quando un pazzo psicopatico ha appena ucciso la sua vittima.
<< Astuta bambolina. Ora capisco perché il mio fratellino ti ha assunta la posto mio! Oltre ad avere un bel corpo con cui lui può giocare quando vuole sei pure intelligente. >>
Erik continua a parlare, ma l'unica cosa che la mie mente riesce a ripetere come un disco mal funzionante sono le sue ultime parole.
<< Di quale moglie stai parlando? >> chiedo smettendo di dimenarmi. Perché nascondermi un'informazione così piccante quando mi ha appena detto di amarmi? Lo sento ancora una volta ridere mentre il nervosismo prende piede in me. Che cosa mi stai nascondendo, Matthew? Sento la vita passarmi davanti mentre estrare dalla tasca dei suoi pantaloni una pistola calibro 45. Non me ne intendo molte di pistole, ma ho visto abbastanza polizieschi per capire di quale arma si tratti in certi casi e la sua risalta subito all'occhio.
<< Tu sei solo un ripiego. Non lo hai ancora capito?! Lui è così: quello che vuole prende, senza farsi scrupoli di fare del male a chi lo circonda. Ha fatto così anche con me, sai? Prima mi ha tolto l'azienda di famiglia e poi ha assegnato il posto di avvocato a te. Non è buffa la vita a volte? La persona che tu hai sempre cercato per occupare il posto più importante se ne va perché troppo insicura del suo futuro. >>
<< Mi hai rubato il mio sogno! Maledizione! >>
<< No, sei tu che lo hai rubato a me. Ba-mbina. >> le sue parole scandite con tanta avidità mi mettono paura così cerco in tutti i modi di slegare queste maledette corde per cercare di uscire da questo posto macabro.
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Hug my heart
ChickLitCatherine Stewart è un giovane avvocato pronta a lottare per i propri clienti. Grazie alla sua ambizione è riuscita a realizzare il suo più grande sogno: diventare l'avvocato di una delle società più rinomate di quel momento. Cosa potrebbe succedere...