Catherine
Questa mattina mi sono svegliata con una carica in più. Sarà stato magari il caffè che mi ha portato direttamente Adam o sarà il fatto che oggi si prospetta una giornata fantastica. Non so di preciso che cosa succederà oggi, ma in questo momento mi sento bene e non vorrei che questo mio buon umore venga trasformato, in ufficio, in qualcosa di terribile per i miei colleghi. A volte posso diventare anche una vera vipera se riescono a rovinarmi la giornata.
Anche l'ufficio oggi senza particolarmente diverso: i dipendenti sorridono di più, tutti sono puntuali e persino Ryan sembra avere una luce diversa negli occhi oggi. Sembra essere più felice, più sereno. Il suo sguardo viene illuminato dai raggi della gioia mentre cammina verso di me.
«Buongiorno bellezza! Come stai?» il respiro leggero mentre mi parla sussurrando al mio orecchio parole dolci.
«Perché siete così felici in ufficio oggi?» domando facendomi seria per l'improvviso cambiamento di clima. «C'è qualcosa per caso che dovrei sapere?»
«Bhè forse qualcosa è successa in effetti, ma non penso ti possa riguardare.» d'un tratto il viso inizia a scolorirsi. Diventa sempre più buio in volto mentre guarda un punto indefinito dietro me.
«Cosa non le dovrebbe riguardare?» e poi quella voce. La riconoscerei tra mille. Il movimento delle sue corde vocali provoca una serie di vibrazioni che attraversano il mio corpo costringendomi a reggermi al muro più vicino.
«M-Matthew sei... sei tornato!» esclamo capendo meglio la situazione. È vero che molte persone gioivano del fatto che il grande capo mancasse, ma il fatto che sia tornato rende tutti ancora più felici dato il magnifico rapporto di amicizia che si è venuto ad instaurare con ognuno di loro.
«Nel mio ufficio. Ora. Mi dispiace Ryan ma mi serve il mio avvocato per questioni legali e burocratiche.» e così dicendo afferra saldamente le ruote della sua carrozzina per poi voltarsi ed andarsene. Lo guardo sorridendo mentre affronta nonostante tutto la sua giornata. Sono felice che sia tornato, forse anche troppo per il rapporto che si dovremmo avere. Spero solo vivamente che Ryan non si sia accorto del nostro scambio di sguardi perché senno sarebbe la fine.
«Ti tratta proprio male, eh?!» domanda mentre gli rivolgo un sorriso di circostanza. Non vorrei essere scortese, ma allo stesso vorrei scappare da questo corridoio per rifugiarmi tra le braccia di Matt. Scrollo le spalle sorridendogli ancora una volta per poi voltarmi e lasciarmi guidare dai miei sentimenti. Ancora non ho ben capito cosa potrebbe succedere tra noi due, ma quel che è certo è che nei suoi confronti provo una voglia irrefrenabile di stargli vicino. Percorro i corridoi indecisa se andare veramente da lui o meno. In fondo avrebbe potuto impartirmi quell'ordine solo per pura gelosia. Si sa, lui ha sempre reputato che io fossi sua e nonostante sotto sotto sia a conoscenza del mio piano non vuole in nessun modo che io stia con lui.
Busso alla fine alla porta del suo ufficio notando che è indaffarato con il suo cellulare. Non vorrei disturbarlo, ma prima parliamo, prima torno al mio lavoro. Quando chiedo il permesso di entrare finalmente distoglie lo sguardo dal suo smartphone prestandomi la sua attenzione. Mi sorride invitandomi a sedere mentre il mio cuore inizia a sciogliersi lentamente.
«Eri semplicemente geloso o volevi veramente parlarmi?» domando facendo la finta innocente e sedendomi tra le sue gambe. Allungo le mie braccia sistemandole dietro al suo collo, per poi appoggiarmi contro la sua spalla. Da questa posizione percepisco meglio il suo odore, il suo profumo di muschio e pesco che inebria tanto i miei sensi. «Hai cambiato profumo.» noto inalando meglio quell'odore così sublime.
«Si. Ho deciso di cambiare. Ti piace?» domanda di rimando guardandomi negli occhi. Ogni volta che i nostri sguardi si incrociano provo un qualcosa di inebriante, una strana sensazione che percorre il mio corpo.
«Adoro questo tuo nuovo profumo, ma non hai risposto alla mia domanda.» gli faccio notare sporgendomi verso di lui per guardarlo meglio.
«Aldilà del fatto che fossi geloso, dovevo seriamente parlarti. Lo sai che non tollero che la mia donna si avvicini a un uomo. Principalmente se quell'uomo è Ryan Steel.»
«Sai il motivo per il quale lo sto facendo. Fidati di me come io faccio con te. Per me non esiste alcuna persona al mondo che ha conquistato il mio cuore se non Matthew Parker.»
«È una dichiarazione d'amore o sbaglio?»
«Non ti illudere troppo idiota!» mi lamento colpendolo sulla spalla. Quando una qualsiasi nostra conversazione termina con il parlare dei miei sentimenti mi sento in un qualche modo a disagio. Non capisco il perché, ma di fatto spero di rimanere il più tempo possibile all'oscuro di questo segreto che mi sto portando dentro da settimane.
«Dobbiamo partire!» alla fine Matt lancia la bomba di getto senza preoccuparsi di una mia qualsiasi reazione.
«Che vuol dire che dobbiamo partire?» domando confusa. Sulla mia posta elettronica non è arrivata alcuna e-mail che mi informasse di alcun viaggio, così come sulla posta aziendale. Di quale viaggio sta parlando?
«Ho controllato questa mattina le e-mail. Non c'è alcun viaggio in programma.» corrugo la fronte non riuscendo a seguire il suo discorso. Una mano afferra i miei capelli sistemandoli dietro il mio orecchio. Mi sorride dolcemente per poi far ruotare la sua sedia verso la finestra la quale dà sulla strada.
«Andiamo in Europa. Questa mattina sulla mia e-mail personale è arrivato l'invito a partecipare a un'importante riunione all'interno del Parlamento europeo per una questione legata alle imprese. Ci terrei ad andarci e vorrei che tu fossi presente. Una settimana. Solo io e te.»
STAI LEGGENDO
Hug my heart
Genç Kız EdebiyatıCatherine Stewart è un giovane avvocato pronta a lottare per i propri clienti. Grazie alla sua ambizione è riuscita a realizzare il suo più grande sogno: diventare l'avvocato di una delle società più rinomate di quel momento. Cosa potrebbe succedere...