Matthew
Perché alla fine forse è vero: le persone che più ami sono quelle che ti deludono di più senza neanche accorgersene. Sono le stesse persone che ti fanno cadere senza darti l'opportunità di poterti rialzare perché il colpo che ti infliggono è così doloroso che non riesci a farlo da solo. Sorridi, fai finta che tutto vada bene quando in realtà l'unica cosa che vorresti fare è alzarti e sparire per sempre da quel luogo che hai condiviso per tutta una vita con lei.
La osservo mentre si alza per lasciare il locale. La sua ordinazione è appena arrivata, ma lei non si volta mai indietro. Fa finta di niente, come se non avesse appena spezzato il cuore di una persona che io penso che lei ami. Forse non se ne rende conto, ma è così. Quando affermava quelle stesse parole che hanno lasciato in me un segno indelebile, sembrava che non provasse alcuna emozione. Lei non era così però. Lei non è così e lo so per certo. La Cat che mi ha appena mollato non combacia con la Catherine che ha sofferto per amore quando ha beccato il suo ex ragazzo a letto con un'altra. La Cat che conosco, quella vera, non avrebbe mai anteposto il lavoro ai sentimenti perché è sempre stata una cosa di cui mi ha rimproverato. Non facevo altro che lavorare e molte volte mi ha rimproverato affinché vivessi la mia vita come si deve. "Devi goderti la vita così per come è. Non ti devi affaticare andando dietro a tutti quei dipendenti e a quelle carte. Dai vieni a pranzo con me per questa breve pausa." Non faceva altro che ripetermi giornalmente quando mi vedeva controllare ripetutamente le mie carte.
No, non ci credo che lei mi abbia lasciato realmente anche perché fino a qualche ora fa non faceva altro che rispondermi in modo dolce ai miei messaggi. Ci deve essere per forza qualcosa sotto, perché sennò non riesco a spiegarmi tutta questa inutile situazione.
Pago il conto delle ordinazioni che alla fine non sono mai stati toccati. Non ho più voglia di aspettare Smith perché alla fine non verrà nemmeno. Non so se chiamarli traditori o meno, ma l'unica cosa certa è che forse la sedia a rotella non faceva così tanto male come questa situazione.
Quando esco dal locale, l'aria gelida colpisce il mio corpo, ma ormai non ci faccio più neanche tanto caso. Il gelo non mi potrà ferire più di tanto come hanno fatto quelle che reputavo le persone più fidate al mondo.
Quando ami una persona le dai tutto te stesso. Ti fidi di lei e anche se non lo ammetti una parte di te spera che anche lei riponga nella tua persona la stessa fiducia. Siete un'unica persona alla fine di tutto. Non siete più tu e lei contro tutti, siete voi contro tutto il mondo intero. Se lei soffre e allora è automatico che soffri pure tu, ma in questo caso è realmente così? Lei si sta per caso preoccupando della situazione in cui mi trovo io?
«Mi scusi!» chiedere perdono quando sai di aver sbagliato è quasi automatico, un po' come in questo caso. Ho sbattuto questa donna che non avevo neanche visto per continuare a pensare a Catherine.
«Matthew ciao!» quando sento il mio nome mi desto dal mio torpore cercando di capire da dove possa provenire la voce. Corrugo la fronte non riuscendo a credere ai miei occhi.
«April ciao! Ma che sorpresa. Cosa ci fai da queste parti?» April, la sorella gemella di Claire. Una donna che mi ha sempre supportato nelle mie scelte e mi ha aiutato a rialzare nel momento in cui sono crollato a causa della perdita di sua sorella. Una donna dai mille valori che poi è stata costretta a partire per seguire quello suo di amore, lasciando qui, dopo la morte di Claire, tutti gli affetti.
«Sono tornata per qualche settimana. Io ed Edward ci siamo lasciati e pensavo che sarebbe stato giusto cambiare un attimo routine. Non è che ci siamo lasciati, semplicemente abbiamo deciso di prenderci una pausa. Quando vivi troppo a lungo con una persona arrivi a un certo punto che inizi a dubitare pure di te stessa e inizi a credere che quello che vi lega sia semplicemente l'abitudine. Non voglio che tra di noi finisca e proprio per questo pensavo che sarebbe stato meglio separarci per un po' di tempo.» come al solito la maturità di questa donna traspare da tutte le parti facendomi sorridere. Lei è sempre stata la stessa donna che quando litigavo con sua sorella, sapeva sempre dare il consiglio esatto al momento giusto.
«E tu invece che cosa mi racconti?» la curiosità è percepibile dai suoi occhi.
«Bhe io invece sono stato appena mollato!» la informo grattandomi la testa per l'imbarazzo e il nervosismo, anche se quest'ultimo non sembra mostrarsi molto facilmente. «E con il lavoro invece come farai?» e solo quando pronuncio questa semplice frase che nel mio cervello si è accesa una lampadina capace di illuminare i dintorni di questa strada. Solo un giudice potrà aiutarmi a recuperare la mia azienda e guarda caso ho qui davanti a me il giudice più importante di tutta Los Angeles.
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Hug my heart
ChickLitCatherine Stewart è un giovane avvocato pronta a lottare per i propri clienti. Grazie alla sua ambizione è riuscita a realizzare il suo più grande sogno: diventare l'avvocato di una delle società più rinomate di quel momento. Cosa potrebbe succedere...