Capitolo 68

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Catherine

«Ricordi come eravamo davvero felici con poco fino a poco tempo fa? Mi bastava sfiorarti per sentirmi felice, mentre adesso sembra che tutto questo non mi basti più. Voglio di più ma allo stesso tempo so che non posso chiedere altro.»

«È già tanto che io abbia ammesso di provare qualche cosa per te. Non mettermi fretta te ne prego.» lo imploro cercando di mostrargli la mia richiesta anche attraverso gli occhi. Non ho mai pregato una persona fino ad ora, ma come dice il detto c'è sempre una prima volta.

Matthew mi sussurra all'orecchio che ho ragione e che non devo preoccuparmi. Aspetterà il tempo necessario fino a quando io non sarò pronta. Sono la sua donna, ha detto, e di certo non mi farà scappare perché io mi sento confuso. Ad essere sincera però, una parte del mio cuore pensa che lui sappia già quello che io provo veramente ed è proprio per questo motivo che sta aspettando. He altra spiegazione potrebbe esserci sennò? Nessun uomo aspetterebbe così tanto la sua donna, a meno che lo stesso non abbia un reale e forte sentimento che lo porta a stringere i denti e a combattere per quello che lui crede.

«Non vedo l'ora che torni a lavoro!» urlo posizionandomi sopra le sue gambe. Lo abbraccio d'istinto stringendolo a me e inalando tutto il suo profumo di muschio e dopobarba. «Mi sei mancato così tanto.» gli confido stringendolo sempre di più. Ho paura che da un momento a l'altro possa sparire dalle mie braccia, motivo per il quale cerco di aggrapparmi il più possibile a questo uomo così semplicemente complicato.

«Cat mi devi promettere una cosa.» la richiesta di Matthew mi stranizza a tal punto da allontanarmi da lui e a guardarlo in modo serio negli occhi.

«Guarda dove siamo finiti l'ultima volta per promettere quello che in realtà nona avrei dovuto promettere. Quella pallottola ci ha allontanato e non voglio che ciò possa accadere di nuovo.» affermo convinta prendendogli una mano e stringendola tra le mie.

«Forse non è chiaro. Ho bisogno che tu mi prometta tutto ciò. Ne ho bisogno per andare avanti.» aspetto che continui anche se sembrerebbe restio a farlo. Non vuole parlare fino a quando non gli prometto mantenere la parola data, ma io so che non potrò farlo. «Cat, per favore. Fallo per me. Fallo per noi. Non essere così sciocca da mandare tutto all'aria per uno stupido capriccio.» alla fine smetto di fare la bambina e nell'osservare i suoi occhi pieni di rimprovero mi sciolgo notando tanta debolezza in essi. Annuisco con le poche forze che mi sono rimaste da quando sono arrivata qui per poi cercare di sorridergli per rassicurarlo in qualsiasi modo.

«Devi promettermi che appena le cose diventeranno più difficili, appena la situazione diventerà così pesante da non poterla più sostenere, te ne andrai. Ho bisogno che tu lo faccia perché l'unico modo per essere felice è sapere che anche tu lo sia. Quindi per favore fallo. Scappa appena capisci che ti sto rovinando la vita. Non voglio che quello che tu provi per me, qualsiasi esso sia, si trasformi in un profondo sentimento di odio. Non voglio che mischi le due cose. Devi scappare fino a quando sei in tempo. Promettimelo per favore.»

«Sai che non potrei mai farlo.» rispondo convinta della mia decisione. Se prima pensavo che la sua proposta di mantenere la promessa fosse assurda, adesso che ne conosco il contenuto penso che lo sia ancora di più. Non voglio promettere cose che non potrò mantenere perché per come sono fatta so perfettamente che non potrò mai allontanarmi da lui, perché quando vuoi una persona, la vuoi con tutte le sfumature, positive o negative che siano.

***

Sono tornata da poco a casa e come al solito non ho trovato nessuno. Un biglietto mi informa dell'uscita improvvisa del mio coinquilino. Il testo cita le seguenti parole: "Chelsie ha un'urgenza. Dormo fuori e non fare casini senza di me." Sorrido nel notare che almeno uno dei due risulta essere felice. O almeno lo è per davvero.

Da quando ho parlato con Matthew anche io sono felice, ma ancora riesco a percepire la pesantezza del mio umore nonostante i numerosi baci scambiati con il mio capo in segno di rassicurazione.

Stappo una bottiglia di vino rosso versandola nel calice appena preso dalla credenza. La giornata di oggi è stata particolarmente stressante e ho bisogno di rilassarmi in tutta tranquillità. Ne approfitto per fare un bagno caldo per stendere i miei nervi ormai troppo tesi quando il suono del mio cellulare mi avvisa dell'arrivo di un nuovo messaggio. Verso un po' di sali nella vasca sorseggiando il buon rosso. Vorrei non leggere il messaggio, ma la mia curiosità ha la meglio sulla mia razionalità.

"Conosco il tuo segreto."

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