Avete mai provato ad attendere una notizia per poi, al suo arrivo sentirvi crollare il mondo addosso? Avete mai provato quella sensazione che vi attanaglia lo stomaco quando state per parlare con un medico o quando qualcuno di importante nella vostra vista vi dice "dobbiamo parlare?". Ci avete mai pensato a come il nostro cervello immediatamente inizia a farsi milioni e milioni di scene dove ognuna di esse finiscono nel peggiore dei modi? McKennor sta parlando con me da soli pochi minuti e già il mio cervello sta cercando di elaborare il lutto nel migliore dei modi. A chi andrà l'azienda se mai Matthew non dovesse esserci veramente più?
«Signorina, mi sta ascoltando?» domanda il dottore poggiando una mano sulla mia spalla come a verificare la mia presenza.
«Si si, mi deve scusare. Che cosa diceva?» è palese il mio allontanamento dal mondo reale, ma questo nobile uomo non sembra farci molto caso. Forse perché lo hanno abituato a tutto ciò. Chissà ogni giorno quante persone debba sostenere per far in modo che quest'ultime non crollino nel tenere tutto il peso del mondo sulle loro spalle.
«Come le stavo dicendo, l'intervento è riuscito nel migliore dei modi. Nessuna complicanza eccetto una.»
«Aspetti un attimo!» lo blocco mentre noto un Jeffry preoccupato avvicinarsi a me. Dopo lo svenimento di qualche minuto prima, quello che ormai è mio cugino, non mi perde di vista un attimo, nonostante abbia voluto parlare da sola con il medico. Siamo seduti in stanza d'ospedale, una di quelle adibite per il ricovero temporaneo di alcuni pazienti o la loro dimissione. «Mi sta dicendo che Matthew è ancora vivo?» chiedo incredulo di ciò che le mie orecchie hanno sentito. Io in fondo lo avevo visto quel sangue. Avevo visto come si era sparso lungo la camicia di quello che potrei considerare il mio uomo. La zona del suo torace, in particolar modo in prossimità del cuore era ricoperta di sangue e a questo punto la riuscita dell'operazione penso che sia un vero e proprio miracolo. Evidentemente qualcuno lassù ha voluto ascoltarmi permettendo a Matthew di poter organizzare ancora una volta la sua vita e la sua azienda. Adesso spetta solo a lui prendere una decisione. Chiedermi di restare o sparire per sempre dalla sua vita, nonostante questo mi potrebbe costare molta fatica.
«Si, Matthew è vivo ma sono costretto a comunicarle il problema che si è verificato in sala operatoria.» lo sguardo del dottor McKennor si fa sempre più serio mentre io improvvisamente ho smesso di ridere. Annuisco impercettibilmente con il battito cardiaco accelerato. «Non era previsto ma il suo corpo a un certo punto dell'operazione ha iniziato a cedere. Non ci eravamo subito resi conto che in realtà i colpi che sono stati sparati al signor Parker sono due. Uno, quello più evidente, ha colpito la zona del cuore senza colpire fortunatamente l'organo, ma il secondo purtroppo è penetrato oltre la schiena colpendo la colonna vertebrale.» brevi minuti di ansia anticipano la bomba che il medico sta per lanciare senza pensare a noi cari, costretti a sopportare ancora una volta il peso di tutta questa situazione. Chiudo gli occhi aspettando che l'uomo in questione mi dia il colpo finale. Perché ne sono sicura che questo sarà il colpo definitivo che mi porterà alla morte emotiva.
«Signorina... il signor Parker è paralizzato dalla vita in giù. Non è niente di incurabile però. Basterà solo dell'esercizio fisico, della riabilitazione per permettere ai muscoli di tornare a riprendere il loro compito. In un paio di anni, se il paziente in questione, riuscirà a sopportare il tutto e sarà tanto forte da procedere giornalmente con gli esercizi prescritti, potrà tronare a camminare. Diversamente non penso ci potrebbe essere altra soluzione.»
Percepisco le lacrime solcare il mio viso mentre mi siedo nuovamente sul lettino dal quale mi ero alzata pochi minuti prima. Che cosa significa paralizzato dalla vita in giù. Notando il mio mancato uso della parola alla fine è Jeffry ha prendere la situazione in mano.
«Pensa che potremmo vederlo presto?» domanda rivolgendosi a colui che non ha saputo prevedere questo danno irreparabile. McKennor annuisce guardandomi.
«In questo momento il paziente dovrebbe essere già sveglio. Potrete fargli visita ma solo nel momento in cui la ragazza si sarà ristabilita.»
Quante volte ci lamentiamo quando magari durante le ore di lezione i minuti sembrano non passare mai? Quante volte ci lamentiamo del fatto che dormiamo i minuti scorrono troppo velocemente, principalmente quando non siamo in grado di affrontare la nostra giornata? In realtà lungo il corso della nostra vita non ci accorgiamo quanto il tempo sia importante. Pensiamo di poter stare con una persona per sempre, quanto in realtà da lì a poco la stessa cambierà la sua strada invertendo il nostro destino. Non conosciamo il vero valore del tempo, ma è in casi come questo che capisci quanto sia importante non lamentarsi quando questo non passa mai, perché ogni minuto trascorso durante la nostra giornata, è un minuto in più che arricchisce le nostre vite.

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Hug my heart
Chick-LitCatherine Stewart è un giovane avvocato pronta a lottare per i propri clienti. Grazie alla sua ambizione è riuscita a realizzare il suo più grande sogno: diventare l'avvocato di una delle società più rinomate di quel momento. Cosa potrebbe succedere...