Catherine
Il suono di quella maledetta pistola rimbomba nelle mie orecchie mentre l’uomo che fino a qualche momento fa era con me ritorna dal bagno. Ha ancora addosso l’orologio che gli ha prestato Erik mentre lui era sceso per le scale antincendio qualche ora prima per vedere come proseguiva la situazione nella “vita reale”.
La polizia è ancora sbalordita per quello che è successo, ma non ci mette molto per riprendersi e afferrare il fratello di Matthew soddisfatto di quello che ha appena fatto. Per omicidio non so di preciso quanti anni potrebbero dargli di carcere. Per quanto mi riguarda dovrebbe essere condannato all’ergastolo considerando tutte le accuse accessorie che verranno sporte contro di lui a partire dal mio rapimento a finire con l’accusa di ricatto.
Le lacrime solcano il mio viso in modo incontrollato mentre Jeffry cerca in tutti i modi di liberarmi, ma il nodo è troppo stretto. Cerca un qualcosa di appuntito mentre un agente si premura a chiamare un’ambulanza per Matthew disteso ormai da un paio di minuti per terra.
«Smettila di cercare di liberarmi, ti prego. Aiutalo perché non ce la faccio a vederlo ridotto in questo caso!» gli urlo in faccia allontanando le mie mani dalla sua presa. Lui è un medico maledizione! Non può lasciarsi sfuggire una vita per vedermi con le mani libere da quelle corde. Non se lo perdonerebbe mai, principalmente se i due hanno legato così tanto da venirmi a salvare.
Un singhiozzo si diffonde lungo le pareti della stanza provocato un fastidioso eco e senza rendermene conto sono tra le braccia di un poliziotto a piangere per tutto ciò che è successo in queste poche ore.
In meno di due giorni sono stata costretta a lasciare Matthew con un cuore innamorato e principalmente spezzato e a lasciare il mio più grande sogno per agevolare un folle forse fatto curare da un bravo psichiatra dalla stessa prigione. Se non sarà Matthew a condannarlo per la vita, in quanto troppo affezionato a suo fratello per farlo, giuro che lo farò io senza remissione di peccato. Ho passato delle ore terribili a causa sua e di sicuro non intendo starmene con le mani in mano, forse troppo scossa per agire.
La cattiveria dell’uomo deve essere punita con la peggiori delle pene. Non esiste la paura, il rimorso, la pena, la speranza che magari quella persona possa cambiare. Un detto dice che il lupo perde il pelo ma non il vizio e noi nella vita non possiamo sempre essere così ingenui da credere ogni volta nelle favole. Arriva un momento della vita dove ognuno di noi, che sia uomo o che sia donna, deve crescere, indossare i pantaloni e fare ciò che è giusto non solo per la società ma principalmente per noi perché la vita merita di essere vissuta e come si può vivere se ogni giorno ricordiamo il peso del paura e del pentimento?
«Signorina dovremmo scendere adesso.» mi incita un poliziotto a proseguire verso l’uscita dell’appartamento.
«No! Io non lo lascio qui da solo.» urlo divincolandomi dalla sua presa fiondandomi tra le braccia dell’uomo per il quale provo qualcosa dopo tanto tempo.
«Signorina per favore.» altre lacrime scendono lungo il mio viso raggiungendo le mie gote in pochi millisecondi. Come può un essere affezionarsi così velocemente ad un ‘altra persona passando solo brevi istanti con la stessa?
Questa disavventura alla fine non è stata tanto negativa come voglio fare credere perché grazie a ciò ho capito quanto bene voglio a Matthew. Nel momento in cui ho visto quella maledetta pallottola dirigersi verso il mio capo, il mio primo impulso è stato quello di correre verso di lui per proteggerlo e quindi prendermi io quel maledetto affare. Non meritava una fine così, né per il modo in cui mi ha sempre trattata, con rispetto e devozione, né per il modo in cui ha trattato tutti gli altri intorno a se, perché sono del tutto convinta che per chi lo circonda ha mostrato sempre totale rispetto e devozione, anche se quella persona non rientrava nei suoi canoni di simpatia. Ne è un esempio Ryan Steel che nonostante i diversi problemi avuti con Matthew, quest’ultimo lo ha sempre mantenuto al suo fianco in campo lavorativo in quanto consapevole delle ottime potenzialità.
***
Alla luce del sole tutto sembra diverso: le strade diventano più colorate, i passanti sembrano più felici e non c’è più quell’aurora nera che ingrigisce la città della sua monotonia. Quando vivi una vita normale, senza preoccupazioni e con la solita routine non ti accorgi quando certe cose diventano importanti per la vita di ognuno di noi.
Stare chiusa in quella stanza così grigia mi ha distrutta, ma allo stesso tempo ha ricomposto una parte della mia vita che neanche sapevo di aver mai avuto. Persino le mura bianche dell’ospedale adesso sembrano più belle rispetto a quando venivo a fare le regolari visite mediche da piccola. Nonostante stia aspettando una qualche notizia da parte del dottor McKennor e nonostante stia quasi morendo di ansia per ciò che potrebbe succedere, riesco a vedere l’ospedale sotto una luce diversa.
Questa struttura non è più casa del mago cattivo che vuole far piangere i bambini, come pensavo da piccola. Qui più o meno il 60% delle persone ricominciano a sorridere veramente e a capire quanto la loro vita sia importate rispetto a uno stupido capriccio che ci imponiamo di soddisfare. Adesso l’ospedale è diventata quella struttura sanitaria dove le speranze sono le ultime a morire, la stessa speranza che sta alimentando il mio cuore affinché Matthew riesca a sopravvivere. Se mai non dovesse farcela non so di preciso come la potrei prendere. Potrei uscire da questo ospedale e riprendermi dopo un paio di mesi, fino a quando non mi sarò abituata al dolore, oppure potrei benissimo chiudermi in me stessa come fanno le lumache in quei periodi di pioggia e non uscirne più per paura che un qualche temporale possa colpirmi in piena testa. E allora la tempesta ricomincerebbe. Conoscendomi non penso di poter sopravvivere al lungo di fronte alla sua mancanza. Non parlerei più con nessuno e allora quello sì che sarebbe un vero problema.
Sbatto il piede con insistenza sul pavimento mentre continuo a guardarmi intorno. Lo so che non sono stata una brava ragazza con te Matthew, ma io ti giuro che se solo sopravvivrai a questo intervento, qualsiasi sia il suo esito, cambierò radicalmente il mio atteggiamento nei tuoi confronti. Se vorrai che io mi allontani, io lo farò perché preferisco la tua felicità alla mia. Ma se solo mi chiederai di restare ti giuro che sarò tua per sempre in qualsiasi situazione e figura. Io sarò tua e nessuno mai potrà separarci.
Il respiro inizia a mancare aspetto l’esito di ciò da cui dipende la vita del mio cliente. Un attacco di panico inizia a diffondersi lungo il mio sterno mentre provo a respirare in modo più regolare ma invano. Una strana sensazione attanaglia il mio stomaco mentre nel frattempo inizio a rosicchiare le poche unghia rimaste in questi ultimi due giorni. Chiudo gli occhi cercando di capire se la mia sia solo una sensazione sbagliata, quando l’arrivo del medico interrompe i miei pensieri. Mi alzo di scatto dalla sedia mentre la polizia mi guarda sbalordita dalla mia ripresa immediata. Il trauma di perdere Matthew è di gran lunga grande del trauma subito in queste ultime ore.
«Dottore e allora? Come sta Matthew?» lo sguardo del chirurgo non lascia spazio ad alcuna interpretazione. La sua faccia parla chiaro e io penso di dovermi preparare al peggio anche se non sono del tutto convinta di ciò. Magari è come nei film: lui aprirà gli occhi e mi dirà quanto è in grado di amarmi nonostante le sue poche forze. Solo allora io mi sporgerò verso di lui per lasciargli un bacio a fior di labbra. Uno di quei baci che ricorderai per tutta la vita. Uno di quei baci, che con il solo sfioramento delle labbra, senti il tuo stomaco in subbuglio, perché nonostante provi a nasconderlo anche a te stessa, in fondo sai che lui è la persona adatta a te, quella che ti regalerà il per sempre che hai ogni giorno desiderato.
«Signorina Stewart abbiamo terminato l’operazione del suo fidanzato, ma il piano chirurgico non è andato secondo i piani.»
A quelle parole il mio cuore smette di battere ufficialmente. Non ho mai provato una sensazione di perdizione così forte neanche quando beccai Jeffry ad amoreggiare con mia cugina Sam. È una sensazione strana quella che sto provando, una sensazione che mi fa vedere tutto nero per poi cadere tra le braccia di qualcuno.
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Hug my heart
ChickLitCatherine Stewart è un giovane avvocato pronta a lottare per i propri clienti. Grazie alla sua ambizione è riuscita a realizzare il suo più grande sogno: diventare l'avvocato di una delle società più rinomate di quel momento. Cosa potrebbe succedere...