Capitolo 71

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Catherine

La notizia di poter andare in Europa con Matthew mi ha reso quasi una persona nuova. Non pensavo che il poter stare da sola con lui mi avrebbe reso così maledettamente felice. Entrare dentro il Parlamento europeo è stato il mio secondo sogno dopo aver realizzato quello di essere un avvocato. Sicuramente sarebbe più semplice riuscire ad andare in Europa che restare a New-York nella speranza di riuscire di far vedere ai miei occhi la sede dell'ONU. Continuo a fissare Matthew imbambolata come non lo ero mai stata prima d'ora.

«Cat tutto bene?» domanda poi il mio capo continuando a mantenere un contatto visivo. Alzo lo sguardo su di lui mostrandogli un perfetto sorriso a trentadue denti. Annuisco avvicinandomi sempre di più per poi lasciargli un tenero bacio sulle labbra. Mi chiede se accetto e insicura se lo avrebbe accettato o meno lo bacio ancora una volta.

«Con te andrei ovunque, non te ne dimenticare.» lo sento sorridere sulle mie spalle mentre ci stringiamo in un tenero abbraccio. Non mi importa più che i dipendenti di Matthew ci possano vedere. La sensazione di perderlo è stata così forte che adesso voglio stare ogni minuto che passa insieme a lui. Non mi importa se a lavoro, a casa o per strada. Non mi importa che cosa potrebbero dire gli altri. La verità è che piano piano questo uomo mi sta facendo innamorare di lui senza neanche rendersene conto. Ha abbattuto le mie barriere silenziosamente facendosi strada dentro al mio cuore. Mi è entrato dentro facendo fuori tutti i miei mostri e rivendicando l'amore che qualche tempo prima mi era stato rubato da mia cugina.

L'amore a volte risulta essere complicato, ma solo se stiamo lì, in silenzio ad aspettarlo, possiamo decidere se essere felici o meno. Non importa il grado di difficoltà che devi affrontare per raggiugere il tuo obiettivo, l'importante è combattere per superarlo e per farlo due sono le uniche cose che puoi fare:

Urlare fino a quanto il tuo cuore non capisce di essere innamorato. Urlare fino a quando l'amore della tua vita non riconosce la tua voce e si avvicina sempre di più a te;

Stare lì, ferma e in silenzio fino a quando non sarà il destino a farti prendere in mano la tua vita.

A volte ci vorranno dei giorni, altre volte dei mesi o persino anni, ma l'importante è arrivare al traguardo e cantare vittoria.

«Quando dovremmo partire?» domando trasportando la sua carrozzella verso la finestra in modo tale da goderci questo fantastico momento. Il cielo non è mai stato così cristallino da quando vivo qui a NY e inoltre il paesaggio da qui risulta essere un vero e proprio spettacolo della natura. A volte vorrei proprio rimanere in questa città per godermi ogni momento che mi possa offrire, ma purtroppo non sempre un grande centro può offrirti momenti da ricordare.

Oltre a riuscire ad entrare in un Parlamento, il mio sogno è sempre stato quello di viaggiare. Le lingue sarebbero state il sogno che avrei potuto realizzare se non fossi riuscita a raggiungere i miei primi obiettivi. Avrei intrapreso la facoltà di mediazione linguistica, al solo scopo di poter tradurre ed interpretare gli innumerevoli discorsi intrapresi durante le riunione in Parlamento. Insomma, in un modo o in un altro sarei riuscita a raggiungere tutti i miei sogni, mentre adesso sono semplicemente tutti ad un passo da me.

Anche Matthew si perde tra i colori del cielo rimanendo in silenzio per un breve minuto. A volte non occorrono di parole per poter stare in sintonia.

«Volevo partire domani. Volevo approfittarne per prenderci qualche giorno e stare un po' da soli senza alcun dipendente che ci possa disturbare.»

«Ma esiste sempre il telefono.»

È palese che ormai siamo passati al corteggiarci senza pudore. Il flirt è sempre stata la passione dell'uomo presente davanti ai miei occhi e devo ammettere che gli riesce molto bene.

«Sbaglio o stai flirtando con la sottoscritta? Non dovrebbe corteggiare i suoi dipendenti!»

«Bhe farei molto altro alla mia dipendente in questo momento. Sarei mi sta provocando in questo momento con questo abbigliamento così provocante.»

«E che cosa faresti al tuo avvocato?»

«Semplice: inizierei a baciarla da qui.» dice mentre poggia le sue labbra sulle mie guance. «Per poi continuare con questo punto» il suo tocco sulla mia fronte provoca in me una serie di brividi che non riesco a trattenere. È una strana sensazione la mia. Una sensazione mai provata prima, tanto meno con Jeffry. Quando Matthew si avvicina i miei battiti cardiaci sembrano accelerare mentre il mio cervello entra in modalità black-out. Avete mai provato quella sensazione di vuoto quando credete di provare una forte sensazione per qualcuno ma ancora non avete identificato bene quel sentimento?

Quando mi accorsi di essere innamorata del mio ex tanto tempo fa ci misi un bel po' prima di ammetterlo. Era la mia prima esperienza e l'amore non sapevo neanche che cosa volesse significare.

Diedi il mio primo bacio a quattordici anni. Un bacio che non significava niente messo a confronto al bacio che mi diede per la prima volta Jeffry mentre ero distratta. Il mio primo bacio fu semplicemente uno stupido gioco. Stavamo giocando ad obbligo e verità e io come una stupida scelsi obbligo. Inutile dire che quello stupido di Maichel mi obbligò a baciare il ragazzo più figo della scuola. Eravamo seduti vicini e lui rideva come se non avesse visto niente di più divertente in tutta la sua vita. Lo odiai in quel momento, ma nonostante tutto ero consapevole di avere l'onore di baciare il ragazzo più bello e desiderato da tutta la scuola. Quando mi baciò per la prima volta Matthew, invece non so ben dire cosa io provai. Una strana sensazione attanagliava il mio stomaco mentre il mio cuore ebbe un sussulto. Forse da li avrei dovuto capire che l'uomo per cui lavoro avrebbe rappresentato una parte importante della mia vita visto che quello che ho provato in quel momento non l'ho mai provato con nessuno prima d'ora. Il nostro primo bacio è stato come se fosse stato il primo bacio in assoluto. Quella sensazione ha annullato tutti i piaceri provati durante quel breve atto compiuto con gli altri due ragazzi.

«Cat ascolta: io sono stanco.» corrugo la fronte non riuscendo a capire dove voglia andare a parare. Di che cosa è stanco? Sapevo che Matthew fosse una persona strana, ma non fino a questo punto. Spero tanto che non abbia deciso di cambiare idea perché questa volta è la volta buona che io lo uccida con le mie stesse mani. «Sono stanco di dovermi nascondere da tutto e da tutti. Sono stanco di volermi nascondere da Ryan. Voglio gridare al mondo che tu sei mia e che non ti cambierò per nessuna donna. Cat io ti amo e lo sai ma sono stanco di baciarti in segreto. Voglio che tutti sappiano quanto io ti amo, perché ti giuro che come ho amato te, non ho amato nessun'altra donna.» sorrido nel sentire le sue parole, compiaciuta di ciò che lui pensa, ma non penso che il suo desiderio si possa realizzare. Ho un piano da portare a termine e a costo anche del mio lavoro devo vincere io questa guerra. Ryan è convinto di giocare dieci passi davanti a noi, ma non ha capito che io sono decisamente più furba di lui.

«Sai che non possiamo. Almeno per ora. Fammi risolvere il problema della tua impresa e poi possiamo fare tutto ciò che vorrai. Te lo prometto.»

«Fino a quando dovrò resistere ancora?» nel suo sguardo noto un velo di tristezza. Dai suoi occhi sgorgano delle lacrime e solo a quel punto il mio cuore smette di battere veramente. Da quando lo conosco non lo avevo mai visto piangere, o almeno non in pubblico. Non davanti a me. È sempre stato un uomo forte e indipendente e fino ad adesso lo ha dimostrato prendendo di petto la situazione. Non capisco adesso che cosa stia andando storto. «La tua determinazione mi ricorda tanto lei. Era sempre così. È sempre stato così. Lei ha sempre voluto il mio bene prima del suo e non c'è stato modo di farla ragionare in modo diverso.» non occorre che dica il suo nome. Anche se non è mai stato affrontato l'argomento so che sta parlando della sua defunta moglie Clara. «Mi dispiace non avertene parlato prima, ma non sentivo il bisogno di farlo. Clara fa parte del mio passato e anche se occupa una parte importante del mio cuore, sei tu il mio presente e il mio futuro. Catherine tu bruci la mia anima e io, ti giuro, che non so come fermare questo incendio. Non ho gli strumenti per fermare questa follia; ma se questa cosa mi porterà a bruciare insieme a te, allora sarò contento di non avere gli strumenti per affrontare tutto ciò. Devi solo dirmi una cosa Cat: sei disposta a bruciare insieme?»

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