capitolo 1

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《Allie concentrati! Risalta l'ostacolo ma stavolta punta più al centro》mi urlò Katie dal centro della pista di maneggio.

《Va bene》risposi e diedi gambe per spronare Spirit ad andare più veloce. Subito andò al galoppo e cercai di portarlo al centro più possibile dell'ostacolo. Mi chinai leggermente e con un slancio ci ritrovammo direttamente dall'altra parte dell'ostacolo.

Katie sorrise.

《Brava Allie, ottimo slancio. Vedrai ai campionati vinceremo di sicuro》disse fiera ed io sorrisi insieme a lei, avvicinandomi poi allo steccato dove c'erano i miei due migliori amici.

《Brava piccoletta, sei stata formidabile!》esclamò Ethan dando una pacca amichevole al collo di Spirit.

Scesi con un salto da cavallo e gli presi le redini, guardando male Ethan.
《Ti ho detto mille volte di non chiamarmi piccoletta!》esclamai sbuffando e lui e James scoppiarono a ridere.

Uscii dal cancello del maneggio e andai verso le scuderie, seguita da quei due deficienti.

《E dai! Scherzo, sai che ti voglio bene》disse Ethan abbracciandomi da dietro ed io lo scansai giocosamente.

Posizionai poi Spirit all'interno del suo box e chiusi la porta. Mi tolsi il kap e il paraschiena, mettendoli dentro al loro contenitore.

《Comunque, a parte scherzi, sei stata fenomenale. Alle gare vinceremo veramente》disse poi James ed io risi. Mi sentivo orgogliosa di come ero diventata e sopratutto che tutti erano fieri di me per come ero diventata esperta ormai a cavallo.

Quando avevo 9 anni mio padre mi lasciò: aveva avuto un incidente stradale, un camion gli era finito praticamente contro, togliendo la vita a mio padre. Da quel giorno la mia vita cambiò. Mia madre cadde in depressione per alcuni anni, fino a quando ha deciso di abbandonarmi a 16 anni per andare a vivere in una casa dove aveva ormai un nuovo marito e dei nuovi figli, di cui io ancora non sapevo l'identità.
Ma come saperla? Da quel giorno tolsi tutti i contatti con mia madre e lei lo stesso, lasciandomi al mio destino.
Solo qualche volta ricevevo ancora dei soldi da parte sua, forse ricordandosi che aveva ancora una "figlia" a cui pensare.

Ormai avevo 18 anni e di lei mi importava ben poco. Ero diventata più indipendente e avevo iniziato da quasi ormai 4 anni ad andare ad equitazione. È sempre stato lo sport dei miei sogni, lo sport dei sogni di mio padre. Forse era da lui che avevo ereditato questa passione per i cavalli.
Infatti ne avevo uno tutto mio, Spirit. Quando lo avevo preso era solo un puledrino maldestro e pieno di macchie nere e bianche. Aveva un manto bianco come la neve, solo qualche macchietta qua e là di color nero lo differenziava dal color bianco.

È stato la mia salvezza quando ormai pensavo di non poter fare più niente. Io lo amo e lui ama me, stiamo sempre insieme, è difficile separarmi da lui.

E qui ovviamente ho conosciuto i miei due migliori amici: Ethan e James. Per primo ho conosciuto Ethan: mi ha fatto visitare l'intero maneggio il primo giorno di equitazione ed è stato anche grazie a lui che ho scelto di iniziare a praticare questo sport. Già da subito abbiamo legato molto, gli avevo raccontato dopo alcuni mesi la mia vita e lui mi ha ascoltato, accogliendomi a braccia aperte. È stato come trovare un fratello maggiore che non ho mai avuto, perché alla fine sono anche figlia unica.

James invece è venuto nel nostro maneggio dopo un anno, quando ormai avevo imparato tutto ormai su come andare a cavallo, sempre grazie a Ethan. James era molto timido all'inizio, infatti io ed Ethan ci abbiamo messo un eternità a fare amicizia con lui, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Lui è entrato a far parte della mia vita subito come lo ha fatto Ethan.

Sono come i miei fratelli maggiori appunto.

Ed ora eccoci qui, ormai incapaci di separarci. Quasi spesso litighiamo per sciocchezze, è difficile che litighiamo sul serio. Alla fine è il volersi bene che conta. Ormai senza di loro sono persa altrimenti, sono le due persone che contano più di tutti per me.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora