capitolo 43

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JOSH'S POV

《Uhu senti senti!》esclamò Scott dal divano, mentre io stavo uscendo dal bagno con solo dei jeans addosso.

《Cosa?》domandai.
《Ethan ha scritto sul gruppo e ci ha invitati ad andare con lui e James a Rochester per la loro gara》mi spiegò Scott sorridendo a trentadue denti in modo insolito e lo guardai confuso.

Eravamo entrambi in casa mia da tutto il pomeriggio e ovviamente non avevamo concluso niente fino a quel momento.

《E quindi?》domandai ancora, mentre Scott sollevò la testa verso di me.
《Ma come? Me lo chiedi pure? È la tua occasione!》esclamò contento mentre io ero più confuso che mai.

Lui sbuffò, posando il telefono sul divano e perciò si sedette a gambe incrociate, fissandomi negli occhi.

《Dunque...sai chi c'è oltre a loro due alla gara no?》mi domandò con fare ovvio e solo in quel momento mi venne in mente lei.
《Ehm...suppongo di sì》
《No supponi, lo sai per certo che c'è anche Allie con loro e che participerà》disse con ancora più enfasi ed io sbuffai.

Non riuscivo a smettere di pensare a quella ragazzina. Non riuscivo nemmeno a spiegarmi del perché stavo male nel averla trattata in quel modo quella mattina a Los Angeles.

《Ok Scott e quindi?》domandai ancora una volta e lui sollevò gli occhi al cielo.
《Cazzo Josh accendi quella lampadina, è la tua occasione!》
《Ma occasione di cosa Scott?》
《Di conquistarla!》e a sentirlo scoppiai a ridere sotto il suo sguardo confuso.

《Perché cavolo ridi?》
《Perché è una grandissima stronzata Scott》risposi, ritornando serio e lui sbuffò.
《Josh sono il tuo migliore amico, so cosa stai provando e smettila di mentirmi》disse serio, senza mai smettere di guardarmi in volto.

Mi stavo sentendo a disagio nel fare quella conversazione.

《Scott non sta succedendo niente tra me ed Allie, ci odiamo, questo e basta》
《No cavolo! Non vi odiate, anzi vi provocate a vicenda, se ne sono accorti tutti amico》mi diede una pacca sulla spalla, ma io rimasi imbambolato a fissarlo.

《So che non sai cosa ti sta succedendo e posso capirti anch'io da un punto di vista sai?》disse quasi sorridendo e lì fu anche il mio turno di sorridere.

《Intendi come quando guardi Harper?》domandai e lui annuì distratto, come perso nei suoi pensieri.
《Credo che...per lei provi qualcosa, non so per certo cosa, ma è diverso da come tratto le altre...》ammise e riportò il suo sguardo su di me.

Sospirai portando la testa all'indietro.

《Non lo so Scott, forse te provi questo, ma io non so cosa provi di preciso per Allie, è una sorta di nuvola di emozioni contrastanti non appena la vedo o solo le parlo. È...bizzarra come cosa no?》riflettei ad alta voce e ottenni una seconda pacca sulla spalla da Scott che mi sorrise complice.

《Te lo dico io cos'hai caro amico, si chiama Cotta》
《Non ho una cotta per Allie!》
《Ah no? Vorresti dirmi che non vorresti farci niente con lei?》mi provocò ed io sbuffai sonoramente.

《In realtà quello stadio possiamo saltarlo...》ammisi piano e lui strabuzzò gli occhi.
Ricevetti improvvisamente uno schiaffo sulla nuca, che mi portò a chiudere gli occhi.

《Ahio!》
《Cazzo amico! Quando pensavi di dirmelo che eravate già andati a letto?》mi domandò scioccato ed io scoppiai a ridere per la sua espressione in viso.

《No Scott, non siamo andati a letto, ma...》
《Ma?》mi incalzò, fissandomi insistentemente.

Certe volte lo paragonavo a quelle amiche che volevano sapere tutto su tutti, come una sorta di pettegolezzo.

《Diciamo che...abbiamo fatto qualcosa...》dissi impacciato e mi sorpresi di me stesso nel sentirmi così a disagio con il mio migliore amico nel parlare di cose che prima forse trovavo più semplici da dire.

Lui alzò le sopracciglia sorpreso e mi sorrise furbo.
《Quindi...già vi siete esplorati eh?》
《No...solo io》dissi poi e lui spalancò gli occhi.

D'improvviso ricevetti un'altra botta sulla testa e questa volta lo guardai male.

《Ahia! Scott!》
《Sei veramente un cretino!》
《Ma che cavolo ho fatto?》
《Non puoi andare subito li e toccare tutto quello che ti si presenta davanti, con loro devi andarci piano》sentenziò e lo guardai confuso.

《Stai parlando anche di Harper?》
《Si esatto, per questo ancora non abbiamo fatto niente》disse sincero e lo guardai sorpreso.

Non avevo mai visto Scott così...fedele ad una persona, sopratutto se questa era una ragazza.

《Scott non ho intenzione di andarci piano o tanto meno rimorchiarla, sai come la penso su questo》dissi stavolta serio e lui sospirò.

《Be forse dovremmo cambiare questa prospettiva, tu che dici?》mi propose, ma scossi la testa.

《Te l'ho detto, dalle ragazze non voglio niente di più se non piacere ed Allie lo ha fatto, fine della storia.》
《Avrà pensato che l'hai trattata come tutte Josh》mi ricordò Scott e strinsi le mani in due pugni involontariamente.

《Fammi capire bene Josh, perché non sei andato oltre con Allie?》mi domandò dopo alcuni minuti ed io lo guardai imbarazzato.

《Perché...lei è vergine》
《E quindi?》
《Come sarebbe a dire? Non volevo rovinargli la sua prima volta con una botta e via come faccio con tutte》solo concludendo il mio discorso mi accorsi veramente delle parole che avevo detto e notai Scott sorridere sornione.

《Vedi? Era questo che ti volevo far dire. A te importa di Allie più di quanto tu non lo voglia ammettere a te stesso. Perché come hai detto tu, cosa te ne importava della sua verginità?》mi domandò con fare ovvio ed io mi ammutolii.

Era vero che non volevo rovinargli la sua prima volta perché...cazzo dovevo proprio ammetterlo.

La ragazzina non mi era indifferente, per niente.

Aveva scaturito in me quella voglia e quella curiosità che nessuno era più riuscito a trovare in tutti questi anni: riusciva a tenermi testa, non si faceva mettere i piedi sulle spalle e mi contraddiceva quasi in tutto quello che dicevo.

Di solito ero io che avevo ragione, ero io che avevo l'ultima parola in un discorso, ma con lei...

Tutto era diverso. Tutto era cambiato da quando l'avevo conosciuta.

Guardai in faccia Scott che ancora aveva quel sorriso sbarazzino sul viso e mi appoggiai con la testa sullo schienale del divano, sospirando.

Chiusi gli occhi e sentii vicino a me Scott fare lo stesso.

《In che guaio ci siamo cacciati Josh?》mi domandò dopo attimi di silenzio Scott.

Aprii gli occhi e guardai il soffitto.

《Non lo so Scott, non lo so per niente》

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora