capitolo 68

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ALLIE'S POV

Era passato già un giorno e dovevo ammettere che mi trovavo bene con la famiglia di Josh.

Sua madre era così disponibile e dolce nei miei confronti, anche non sapendo che io purtroppo una famiglia non l'avevo più.

Sua fratello, invece, era una forza: non stava mai fermo, doveva essere sempre impegnato a fare qualcosa. Prima com la play, poi usciva in giardino a giocare con il pallone, poi rientrava e si metteva a disegnare.

Trovavo sorprendete la sua energia.

Josh invece beh...era come sempre. Mi stava la maggior parte del tempo apicciccato e mi controllava spesso.

Suo fratello cercava di farlo arrabbiare facendo allusioni sessuali su di me e ovviamente Josh gli rispondeva con un calcio dritto al sedere.

Erano le 5 di pomeriggio e stranamente sia Alex che Josh erano usciti per dover fare la spesa per il giorno seguente, ovvero Natale.

La vigilia l'avremmo passata tra di noi.

Stavo aiutando in cucina Lauren, intenta ad affettare le patate.

《Allora come ti trovi?》mi domandò rompendo il silenzio.

《Molto bene Lauren》
《Menomale! Mio figlio mi aveva messo in agitazione quando mi ha detto che portava la ragazza》disse ridendo e voltò il viso verso di me.

Ridacchiai a mia volta, osservandola più del solito per la gran somiglianza che c'era tra lei e suo figlio.

《Non ti preoccupare, davvero. Sono felice di essere qui》dissi sincera e il suo sorriso si allargò ancora di più.

《Sono contenta che la pensi così e tranquilla non ti faremo mancare niente e sopratutto non ti metteremo a disagio in alcun modo domani》disse ed io annuii in silenzio, riprendendo a tagliare le carote.

《Come mai non festeggi il natale con la tua famiglia?》e li mi bloccai, con il coltello che stava per tagliare la carota.

Lauren mi guardò preoccupata, vedendo che mi ero incantata a fissare in avanti.

《Cara non volevo essere inopportuna-》
《No Lauren, tranquilla》cercai di tranquillizzarla, mettendomi di lato e osservandola dritta in viso.

《Dunque...ehm...io non ho una famiglia》incominciai titubante e lei smise di affettare le patate, mettendosi nella mia stessa posizione per concentrarsi di più.

《Mio padre è morto in un incidente quando ancora ero bambina, mentre mia madre, invece, mi ha abbandonata a 16 anni per motivi ancora a me sconosciuti》finii il discorso e notai quanto quelle parole potessero averle fatto male: aveva gli occhi leggermente umidi e teneva le braccia incrociate al petto.

《Non hai nessun'altro? Parenti? Fratelli? Cugini?...》
《Purtroppo no, sono figlia unica e, ovviamente, avendo forse saputo dell'abbandono di mia madre, tutti della sua famiglia hanno chiuso i rapporti con me...》dissi incerta perché era vero, non sapevo del perché mi avessero voltato le spalle così.

Lauren annuì in silenzio, avvicinandosi di più a me.

《Mentre dalla parte di tuo padre?》
《Ha una sorella ma con lei non aveva buoni rapporti, infatti si trova in europa, forse in francia o in Spagna》dissi ancora incerta e lei annuì nuovamente.

Quanto poteva essere umiliante raccontare tutta quella storia?

D'improvviso sentii due braccia stringermi: Lauren mi aveva stretto a se in un abbraccio caloroso, di quelli che in questi momenti di sfogo nei hai proprio bisogno.

《Tesoro sappi solo che, anche se ti conosco da un giorno solo, sei una ragazza dolcissima. Meriti il meglio e spero che tutto questo possa darlo mio figlio》disse staccandosi di poco e sorridendomi.

Quasi mi venne da piangere nel sentire tutto quell'affetto per me, che non ne avevo mai ricevuto dopo tanti anni.

Mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e poggiò la mano sulla spalla.

《Sei una ragazza forte, Allie. Non riesco ad immaginare come una ragazzina di 16 anni possa aver resistito così energicamente a quello che le è capitato. So che non hai avuto una vita facile, oserei dire piena di eventi negativi, ma non per questo devi mollare in quello in cui credi Allie. Credici sempre in ciò che vuoi e vorrai fare. Non smettere mai di sognare, perché a quel punto sarà troppo tardi》finito il discorso, mi sorpresi di tenere le braccia intorno ai suoi fianchi e la testa appoggiata alla sua spalla.

《Grazie Lauren, significa molto per me》sussurrai e la sentii ridacchiare mentre mi staccavo da lei.

《Prego tesoro, ormai sei parte della famiglia. Sarai come una terza figlia per me》ammise ed io mi ritrovai a sorriderle sinceramente.

Poi mi ritrovai ad avere una domanda in mente...

《Lauren, posso farti una domanda? Sempre se non risulto inopportuna...》
《Oh ma che scemenza, mi devo scusare io che nemmeno ho pensato a quello che avevi passato. Dimmi pure.》
《Perché Josh ce l'ha tanto con il padre?》

A quella domanda Lauren sorrise amaramente, riportando le braccia al petto.

《Vedi...per Josh che è nato prima di suo fratello, è ancora impossibile per lui accettare il fatto che suo padre mi abbia tradito.》a quel punto strabuzzai gli occhi.

《Tanti anni fa, quando Josh aveva 8 anni, era un periodaccio per me e suo padre. Non facevamo altro che litigare e discutere ogni benedetto giorno, fino a che non scoprii che la sera, quando mi diceva che usciva per concludere una discussione o una riunione di lavoro, non andava al suo studio in centro, bensì ad un pub》disse e rise, ma una risata amara le uscì.

《Un pub pieno di prostitute che non volevano altro che ottenere soldi da un ricco avvocato pieno di risorse e così ogni sera, quando poi finiva, tornava a casa ubriaco e sempre con qualche indumento un po sgualcito》continuò ed io aspettai impaziente il continuo.

《Ti starai domandando perché non me ne sia accorta prima, ma in realtà già lo sapevo, lo sospettavo da tempo ormai, aspettavo solo il momento giusto per potergli confermare il divorzio.
Ovviamente cercò di convincermi a cambiare idea, ma ormai ero ferma sulla mia visione dei fatti e, dopo qualche settimana, se ne andò di casa, scomparendo dalla circolazione》disse ancora, stavolta si girò e riprese a tagliare le patate.

《Da quel giorno non lo vidi e sentii più》concluse e notai quanto gli era costato fare quel discorso, come me pochi minuti prima.

Rimasi in silenzio perché non sapevo che cosa dire e sinceramente nemmeno volevo rompere il silenzio creato.

《Quindi...ecco perché Josh è arrabbiato col padre, perché anche con lui non si è comportato da vero padre, anzi nemmeno lo è stato, per nessuno dei due. Preferisco la mia vita così com'è piuttosto che passarla con un uomo che nemmeno ti ama e accetta i tuoi figli》aggiunse ed io la guardai sempre di più con stupore.

Non pensavo che Josh avesse passato tutto quello.

Ora lo capivo molto di più o ovviamente lo avrei appoggiato sempre.

Sentimmo una macchina arrivare dal vialetto della casa e Lauren si voltò verso di me.

《Non dirgli che ti ho raccontato la storia tra lui e suo padre, voglio che sia lui a dirtelo》disse ed io in risposta le feci un piccolo sorriso di affermazione.

Avrei aspettato tutto il tempo del mondo per ascoltare di nuovo quella storia, ma stavolta dal mio ragazzo.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora