capitolo 88

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ALLIE'S POV

Passò un altro giorno e decisi, anche in quel momento, di non andare a scuola.

Volevo solo stare un po' in pace con me stessa, anche se in pomeriggio sarebbe venuto Josh.

Non ero triste, anzi ero felicissima che venisse e spiegargli che non ero arrabbiata con lui.

Il giorno prima avevo passato quasi tutta la mattinata a sfogarmi e piangere sulla tomba di mio padre, con affianco il mio cavallo.

Mi aveva fatto bene, però, rivedere dopo tanti anni come era mantenuta la sua tomba.

Così, togliendo i pensieri negativi dalla testa, mi alzai dal letto ed andai in cucina, cercando di sgranocchiare qualcosa nel frattempo che vedevo una serie tv su netflix e, ovviamente, aspettando l'arrivo di Josh.

*******

Era le cinque e mezza del pomeriggio e suonò il campanello.

Corsi alla porta e l'aprii in un baleno, rivelando il mio bellissimo ragazzo.

《Ehi》mi salutò avvicinandosi col viso al mio, dandomi un piccolo bacio.

Lo feci entrare chiusi la porta dietro di me.

《Allora? Come è andata a scuola?》gli domandai e lui sbuffò sdraiandosi sul divano come se fosse a casa sua.

《Una noia mortale, per fortuna mancano due settimane e poi tutto questo calvario finisce》disse portando le braccia sotto la testa ed io annuii, sedendomi a cavalcioni su di lui.

《Che fai?》mi domandò, sorridendomi furbo ed io alzai gli occhi al cielo.

《Sai ti sei preso tutto il divano》
《Si ma lì c'è posto》mi indicò la penisola dove ero solita mettermi ed io incrociai le braccia al petto.

《Volevo darti fastidio》dissi imitando una voce da bambina e lui rise, tirandosi su a sedere e mettendomi le mani sui fianchi.

《Come stai oggi?》mi domandò d'improvviso ed io sospirai in risposta, cominciando a giocare con l'orlo della sua maglietta.

《Come vuoi che stia, Josh? Sto bene》dissi forzando un sorriso ma lui mi guardò dubbioso.

《So che non stai bene, perché continui a fingere?》
《Non sto fingendo niente, solo...》
《Solo?》
《Sono solo un po' scossa, tutto qui》dissi e mi guardò ancora dritto negli occhi.

Era vero, però.

Certo le parole ancora mi tormentavano la mente, ma rispetto a qualche giorno fa stavo un po' meglio.

Sfogarmi con papà il giorno prima mi aveva fatto bene.

《Non devi dare retta a quella strega di Susan perché sei perfetta così》
《Non sono perfetta Josh...》
《Per me lo sei》insistette ma io scossi la testa in modo negativo.

《Ho molti problemi alle spalle, segreti che nessuno sa e che è meglio rimangano nel passato》dissi d'improvviso, ma notai che la sue espressione sul suo viso era rimasta come sempre: calma.

《Non devi costringerti a raccontarmi quello che ti è successo in passato, anche se alcune cose, ormai, le so ma non c'è fretta》mi rassicurò, poggiando una mano sulla coscia, strofinandola un po'.

《Perché stai ancora con me?》domandai di gettò e lui spalancò gli occhi.
《Cosa?》
《Perché stai con una come me, Josh? Io...io non sono una ragazza normale》continuai guardandolo con occhi tristi ma lui sorrise appena, dandomi un piccolo bacio sulla fronte.

《Perché amo le avventure, le sfide. Per fortuna non sei una ragazza normale, perché amo tutto di te: le tue stranezze, il tuo modo di fare e dire le cose senza pensare e sopratutto amo quando riesci a farmi sorridere per delle cose stupide e come ti prendi cura di me》ammise e spalancai leggermente la bocca.

Davvero pensava quello?

《Josh-...》
《Allie io ti amo così come sei e non farti influenzare da quelle parole perché non ti rappresentano per niente》mi interruppe e a quel punto non ce la feci più.

Mi aggrappai al suo collo con le braccia, nascondendo il viso nel suo incavo del collo, cercando di tenere a freno le lacrime che minacciavano di uscirmi fuori da un momento all'altro.

《Piccola...》mi sussurrò all'orecchio, facendomi rabbrividire di piacere al sentir dire quel nomignolo.

《Ti amo Josh》dissi staccandomi da lui e lo guardai nei suoi occhi oceano.

Si avvicinò alle mie labbra e mi rubò un bacio, portando entrambe le mani dietro la mia schiena per avvicinarmi.

Presi il suo viso nelle mie mani, approfondendo il bacio, incrociando le nostre lingue.

Dopo alcuni secondi, Josh mi prese da sotto le cosce e mi fece intrecciare le gambe intorno al suo bacino, mentre ci portava in camera.

Ridacchiai un po' quando aveva perso per un momento l'equilibrio e chiuse la porta alle sue spalle con un calcio.

Mi buttò sul letto, mettendosi subito dopo sopra di me, prendendo i miei polsi e portandoli sopra la testa.

Tornò a baciarmi, con un po' più passione di prima, facendomi ansimare dal piacere.

Era incredibile come ogni volta che finivano in queste occasioni, lo desideravo sempre di più della volta precedente.

Alzai i fianchi per incontrare i suoi e lo sentii gemere durante il bacio, portando le sue mani sulla mia maglietta per poi levarla, facendomi rimanere in reggiseno davanti a lui.

《Ti amo》mi sussurrò sul collo, facendomi il solletico col fiato e continuò a baciarmi lì, portando le sue mani, poi, dietro la mia schiena per togliermi il reggiseno.

Lo gettò per terra ed io, velocemente, gli feci togliere la maglia, portando lentamente le mani sulla cintura dei jeans.

Mi guardò sorridendo.

《Impaziente, eh?》
《Sta zitto》le dissi ridacchiando e riportandolo a baciarmi come pochi istanti prima.

Dopo alcuni minuti eravamo completamente nudi, presi dal nostro momento di completa frenesia dei nostri corpi.

Prese un preservativo dalla tasca dei jeans e se lo srotolò su tutta la sua lunghezza, posizionandosi in mezzo alle mie gambe e, in batti baleno, entrò dentro di me.

Inarcai la schiena, lasciando un gemito acuto per la stanza.

《Dio, quanto è bello!》esclamò Josh spingendo più velocemente ed io le circondai le braccia intorno al suo collo, per attirarlo più vicino a me e baciandolo con trasporto.

La stanza pian piano si riempì dei nostri respiri pesanti e irregolari e dei nostri gemiti, ma non me ne importava più di tanto perché sapevo che era giusto così.

Grazie a Josh, avrei avuto la possibilità di cambiare veramente e in meglio.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora