capitolo 16

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Aprii di poco gli occhi, cercando di guardarmi intorno ma con pochi risultati. La luce entrava intermittente nella mia camera, facendomi chiudere per alcuni secondi gli occhi.

Guardai l'ora sul comodino e strabuzzai gli occhi: erano le 10 e mezza ed ero ancora nel letto. Oggi c'era scuola ma l'avrei saltata.

Cercai di muovermi nel letto, ma sentii una presenza dietro di me e un braccio che mi teneva ferma.

Voltai la testa e vidi Ethan ancora addormentato ed era tutto accoccolato interamente su di me.
Per me non era imbarazzante, lo avevamo fatto sempre sia con lui che con James, quindi per noi questo era normale.

Il suo braccio, però, essendo sul mio fianco, fece ricadere la mano quasi vicino alle mie cosce, avvicinandosi a quel punto del mio corpo.

Presa dal nervosismo, lo scossi piano, ma lui si rannicchiò ancora più contro di me, nascondendo la sua testa nell'incavo del mio collo.

Sbuffai sonoramente, cercando di togliergli il braccio.

《Ethan svegliati》lo scossi ancora e lui mugugnò qualcosa di incomprensibile.
《Mmm...》
《Dai alzati》
《Ancora 5 minuti...》disse e non so per quale motivo, appoggiò le sue labbra sul mio collo, provocandomi solletico.

《Ethan! Alzati cavolo!》lo spinsi più forte e lui si decise ad aprire gli occhi.
《Mmm...che ore sono?》
《Le 10 e mezza》
《Cazzo ma c'èra scuola》
《Buongiorno bel addormentato》dissi per poi alzarmi.

Mi pentii subito, risedendomi sul letto, con le dita appoggiate sulle tempie.

《Allie devi prendere l'aspirina》disse Ethan e corse di sotto in cucina, ritornando con una pasticca e un bicchiere d'acqua.

《Tieni》
《Grazie》presi il bicchiere e mandai giu con un sorso l'aspirina.
Ethan si stiracchiò, riprendendosi poi la camicia e infilarsela.

《Devo andare a casa che oggi ho a pranzo i ragazzi》disse ed io annuii.
《Come mai?》
《Dobbiamo parlare della partita di football che faremo a breve a scuola e poi non so...cazzeggeremo come sempre》disse ridendo ed io annuii ancora.

《Vuoi venire da me?》mi invitò ed io spalancai gli occhi.
《Ehm...non mi sembra il caso...》
《Dai vieni, che stai a fare qui da sola? Tanto domani è sabato non c'è niente da fare》disse ovvio ed io ci pensai su.

Dovevo andarci? Significava: rivedere quel demente di Josh.

《Mmm non so...》
《Puoi portare Harper se vuoi》
《Oddio Harper!》dissi quasi urlando e presi subito il cellulare, notando che avevo 3 chiamate perse da lei e un suo messaggio.

《Cosa c'è?》
《Sarà preoccupatissima, ma sa che mi hai portato a casa tu? E adesso che le dico?》
《Allie c'era anche lei ieri sera quando sei salita in macchina》sbarrai gli occhi cercando di ricordare, ma avevo come un vuoto nella mia mente.

《Aaa Allie Allie...cosa combini》disse avvicinandosi e mi diede un bacio in fronte.
《Fammi sapere se vieni, diglielo pure ad Harper se vuole venire, credo che quei deficienti ci rimarranno fino all'ora di cena》disse ed io gli feci ok con la mano e lo vidi andarsene.

Bene Allie che hai deciso?

Presi il telefono e scrissi un messaggio ad Harper:

Ti va di andare a casa di Ethan e James dopo pranzo? :)

Non potevo crederci che lo stessi pensando davvero.

******

《Sei sicura di voler entrare?》mi domandò per la decima volta Harper ed io sbuffai.
Eravamo da ben 10 minuti fuori dalla porta d'ingresso della loro magnifica villa e Harper mi stava mandando fuori di testa.

《Te l'ho già detto》
《Ma stai bene? Ieri sera non eri molto in forma...》
《Tranquilla Harper, sto bene》dissi ed aprii la porta con la chiave.

Mica solo loro potevano avere le chiavi di casa mia.

Entrammo e già da subito cominciammo a sentire urla e schiamazzi o cose che cadevano per terra.

Io ed Harper ci guardammo, ma continuammo a camminare, finché arrivammo in salone e la scena che ci si presentò davanti era esilarante: James era ai piedi della televisione con Noah e stavano facendo una battaglia cercando di far cadere per prima l'altro, Scott era sul divano e se la rideva, con vicino Jessica che in quel momento poggiò le gambe sopra le sue e Scott si voltò a guardarla.

Ma che cazz...?

《Ehi Mistery》mi richiamò Scott e spalancò gli occhi non appen vide al mio fianco Harper, mentre lei lo guardò con una smorfia in faccia che lasciava poco alla sua felicità.

《Ehi ma voi due da dove sbucate fuori?》ci domandò Logan venendo dalla cucina con una grande ciotola piena di popcorn.

Ma erano le 3 del pomeriggio, cosa cavolo mangiavano? E poi a quell'ora?

《Dalla porta forse?》
《Chi vi ha fatto entrare?》
《Ho le chiavi》dissi facendogliele vedere e Logan annuì.

Solo ora notai che nella stanza mancavano Josh, Ethan e Susan.
Ovviamente se c'era una, c'era l'altra.

Scott tolse di colpo le gambe di miss ochetta dalle sue e sorrise imbarazzato.

《Come mai qui?》ci domandò ed Harper alzò gli occhi al cielo.
《Non ci volete per caso?》dissi in tono di sfida e lui alzò le mani in segno di resa.
《Ehi ehi calma, anzi sono contento che siete qui》disse sorridendo a trentadue denti, ma io lo guardai impassibile.

《Oh ciao ragazze》ci salutarono dopo un po' Noah e James alzandosi da per terra.

《Alla buon'ora direi》
《Perché? Da quanto siete qui?》
《Da circa 10 minuti》risposi e poi ritornarono ai loro posti di prima.

Vidi una figura entrare dalla porta finestra che si affacciava sul giardino e riconobbi Josh che, non appena ci vide, corrugò la fronte.

《E voi che cazzo ci fate qui?》

Ma perché tutti questa domanda?

《E tu che cazzo vuoi?》
《Ti ho chiesto prima io》
《Be non mi va di rispondere》
《Ragazzi piantatela!》urlò Scott alzandosi dal divano, dove poi ci si sedette Josh e ovviamente l'ochetta ci si rannicchiò contro.

Mi stavo sentendo leggermente a disagio...

《In tutto ciò dove è Ethan?》domandai e tutti cominciarono a sgignazzare, facendomi corrugare la fronte.

Sentimmo un suono provenire da sopra, quasi un lamento e non ci misi molto a capire. Harper si voltò verso di me, guardandomi con la stessa faccia schifata che avevo io.

《Cos'è quella faccia ragazze?》ci domandò Scott sorridendo malizioso.
《Avrete capito immagino》affermò Noah voltandosi verso di noi.
《Ci si arriva ad intuito sai?》dissi sarcastica e notai Josh ridacchiare sotto i baffi.

《Sei gelosa Robinson?》
《Per niente Miller》dissi con il suo tono provocatorio e lui sorrise furbo.

Portai lo sguardo sul divano di fronte a loro e mi ci sedetti sopra, seguita da Harper che ancora non aveva detto una parola.

Tutti quanti cominciarono a farsi i fatti loro ed io mi stavo decisamente annoiando.

Ti prego fa che questa giornata finisca presto...

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora