capitolo 56

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HARPER'S POV

Ero chiusa da tutto il pomeriggio in camera a studiare come non mai per le future verifiche che avremmo fatto.

Non riuscivo a non pensare a colui che era nei miei pensieri continuamente...

Perché Scott mi aveva voltato le spalle così? Senza nemmeno parlarne...

Ha solo agito d'istinto e ovviamente non si è rifiutato alle avance di Susan.

Sbuffai e chiusi il libro di inglese con un tonfo e mi sdraiai sul letto a pancia in su.

Guardai il soffitto e chiusi gli occhi, sospirando.

Sentivo come un macigno che opprimeva il mio povero cuore oramai fragile e sensibile.

Sentii bussare piano alla porta, sapendo già chi fosse.

《Ehi》mio fratello sbucò con la testa in camera ed io alzai la testa per guardarlo.

《Ehi》
《Che fai?》mi domandò, chiudendosi la porta alle spalle e venendo verso il letto.

Si sedette a gambe incrociate sul mio letto, mentre io ero ancora sdraiata a pancia in su, col viso rivolto verso l'alto.

《Niente di che, osservo il soffitto》dissi con voce senza emozioni e lo sentii ridacchiare.
《Ed è interessante?》
《Non tanto》risposi sempre con lo stesso tono e stavolta lui sospirò.

《Ascolta Harper, so che c'è qualcosa che non va. È da giorni che non esci di casa e stai chiusa in camera per ore intere》mi disse Logan, guardandomi dritto negli occhi.

《Mi dici cos'hai?》
《Logan è...complicato》dissi sospirando, stavolta appoggiandomi con la schiena alla testiera del letto.

《Allora spiegami, voglio aiutarti》
《Non lo so Logan, riguarda...》mi bloccai d'improvviso, non sapendo come continuare la frase.

《Riguarda...?》mi incalzò e sbuffai, incrociando le braccia al petto.

Era pur sempre mio fratello, qual'era il senso di mentirgli?
Anche se riguardava uno dei suoi amici...

《È...un ragazzo》dissi titubante, portando i miei occhi sui suoi e lo vidi contrarre la mascella.

《E chi sarebbe?》
《Ehm...ecco...》cominciai a balbettare parole senza senso, al che lui sbuffò spazientito.

《Harper dimmelo》
《È Scott ok?》dissi alzando le braccia in aria e lui spalancò gli occhi, fissandomi incredulo.

Poi d'improvviso gli spuntò un sorriso furbo in viso e stavolta fui io a guardarlo confusa.

《Lo sospettavo sai?》mi disse ed io lo guardai incredula.
《Si vedeva tanto?》
《Beh...aggiudicare dal fatto che ogni scusa è buona per lui farmi infuriare su un commento poco casto su di te e tu...tu che gli eri quasi sempre vicino》affermò ed io mi feci rossa in viso, nascondendo il viso con le mani.

《Non pensavo di essere così sgamabile...》
《E invece lo sei sorrellina》disse ridendo e mi poggiò una mano sul ginocchio.

Io però non tolsi ancora le mani dal viso e lo sentii scuotere leggermente.

Sentii una lacrima uscirmi e strisciare lungo la mia guancia.

《Harper?》mi richiamò Logan e, con riluttanza, tolsi le mani e portai il mio sguardo nel suo.

Lui notò la mia lacrima, che ben presto fu seguita da altre e si avvicinò cautamente a me.

Di getto, mi buttai fra le sue braccia e mi lasciai andare.
Non volevo più nascondermi da mio fratello, doveva capire come mi sentissi in quel momento.

Mi strinse a sua volta e mi accarezzò delicatamente i capelli biondi che mi ricadevano disordinati sulla schiena.

《Perché non me l'hai mai detto, Harper?》mi domandò dopo alcuni minuti ed io cercai di calmarmi, regolando il respiro.

《Perché avevo paura della tua reazione》ammisi e lui mi staccò da se, posando i suoi occhi azzurri sul mio volto.

《Non devi avere paura di me Harper. Sono tuo fratello...mi puoi dire tutto e ti puoi fidare di me, lo sai. Smettila di avere tutte queste insicurezze》disse asciugandomi le lacrime dal viso ed io annuii, tirando su col naso.

《Cosa ti ha fatto?》mi domandò ed io scossi la testa.
《Harper...non nasconderti più. Dimmelo》disse con voce ferma ed io sospirai.

《Mi ha...presa in giro, Logan. Mi ha illuso sul fatto che tra noi potesse nascere qualcosa, ma...forse questa prospettiva era vista solo da me...》ammisi e mi sentii quasi più leggera nel confidare quel segreto così intimo per me a mio fratello.

Lui mi guardò serio e tolse le mani dal mio viso.

《Che coglione》lo sentii borbottare e subito dopo si alzò di scatto.
《Io lo ammazzo Harper, non può ridurti così!》esclamò arrabbiato, ma ben presto fui davanti a lui, implorandolo.

《Logan ti prego! Non devi dire niente al riguardo, ti prego》lo supplicai e lui sbuffò.
《Perché non vuoi che gli parli? Deve capire come ti stai sentendo in questo momento Harper!》disse ancora adirato, ma io scossi la testa.

《No Logan, tu non centri niente in questa storia ok? Ha fatto la sua scelta e...anche se male, non voglio averci più a che fare, perciò non metterti in mezzo》lo dissi con una calma che quasi mi sorpresi di me stessa.

Logan si voltò di spalle e andò verso la finestra di camera mia, dove si affacciava la mia terrazza.

《Logan...》lo richiamai a bassa voce e lui si voltò, con le mani lungo ai fianchi.

《Promettimi che non gli dirai niente》dissi con voce ferma e lo vidi trasalire.
《Harper n-》
《Logan promettimelo!》dissi con più autorità e lui sospirò, ormai rassegnato.

《Va bene Harper, se è quello che vuoi...》disse e si riavvicinò a me con cautela, guardandomi dall'alto.

Mi prese per le spalle e si abbassò al mio livello, guardandomi dritto negli occhi.

《Qualsiasi cosa che avverrà in futuro, che riguardi famiglia, amici o...in questo caso ragazzo, me lo dovrai dire Harper ok? Io voglio vederti felice e voglio sopratutto che meriti il meglio in tutto perché sei una ragazza fantastica, un'amica fantastica, ma sopratutto una sorella fantastica》affermò e sul mio volto spuntò un piccolo sorriso, che si ingigantì man mano che andò avanti.

《Ricordati sempre queste parole quando ti sentirai di mal umore e pensa sempre che sei e lo sarai una ragazza davvero brillante 》finì il discorso con anche lui in volto un grande sorriso, così senza pensarci due volte, lo abbracciai.

Gli strinsi le braccia intorno al collo, mentre lui mi toccava i fianchi.

《Grazie Logan...》sussurrai nel suo orecchio.

Ci staccammo e, prima di andarsene, si voltò di nuovo nella mia direzione.

《E se Scott continuerà ancora a non accorgersi di che bella ragazza ha davanti, è veramente un gran coglione!》esclamò e mi scappò una risata, seguita dalla sua.

Chiuse poi la porta, uscendo dalla mia stanza e, con più euforia di qualche minuto prima, ripresi a studiare le materie che avevo trascurato in quel periodo per colpa di quel COGLIONE di Scott.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora