capitolo 80

649 14 1
                                    

ALLIE'S POV

《Dobbiamo farlo veramente?》mi domandò forse per la centesima volta Melany mentre ci avvicinavamo a passo svelto verso la biblioteca.

《Si》
《Ma è ridicolo!》esclamò alzando gli occhi al cielo ed io la guardai spazientita.

《Tutto è possibile se c'è Jessica nei paraggi e sinceramente non mi fido》
《Non ti fidi di lei o di lui?》mi domandò stavolta Harper che fino a quel momento era rimasta in silenzio.

《Che domande, di lei ovviamente》dissi cercando di convincere più me stessa che loro.

Harper annuì soltanto, portando le braccia al petto e guardando il pavimento mentre eravamo ferme all'entrata della biblioteca.

Dopo la sfuriata di quella mattina contro Susan, eravamo riuscite a calmarla in mensa, insieme, ovviamente, a suo fratello.

Dopo minuti che la tartassavamo di domande, alla fine vuotò il sacco, rivelando che Susan aveva proposto a Scott ed Ethan una serata al pub insieme.

Vi sembrerà una scemenza letta così, ma si è rivelata un'imboscata quando Harper ha visto come faceva gli occhioni dolci a Scott e gli aveva stretto la mano proprio davanti a lei.

A quel punto non ce l'ha fatta ed è esplosa.

Potevo capirla benissimo dal mio punto di vista, cosa che stavo facendo proprio in quel momento tra l'altro.

《Ma queste due》disse ad un tratto Melany, prima che aprissi la porta.
《Sono sempre state così o ci sono diventate?》
《Non lo so Melany》dissi sinceramente.
《Essendo venuta da un'altra scuola, non le conosco bene e si sono rivelate sempre così per me》continuai e lei annuì, seguendomi poi in biblioteca.

Cercai con lo sguardo in giro notando che alcuni tavoli erano occupati da alcuni studenti che avevano deciso di rimanere per continuare la loro sessione di studio pomeridiana.

《Eccoli là!》urlò/sussurrò Haprer indicando un punto in lontananza e subito ci nascondemmo dietro uno scaffale di libri per non essere sorprese.

《Avviciniamoci》sussurrai ancora, avvicinandomi maggiormente alla fine dello scaffale e sbirciai con la testa fuori.

Notai Jessica muovere frenetica il piede mentre Josh sbuffava, poggiandosi allo schienale della sedia.

《Ti ho già detto di no》disse Josh e notai Jessica alzare gli occhi al cielo.
《E dai Josh, non ti mancano i vecchi tempi? Dove eravamo solo noi due?》domandò con fare eloquente e si avvicinò con la sedia vicino a Josh, che era impassibile.

《Jessica smettila》
《Come posso smettere se tu mi fai uscire il peggio di me?》continuò ancora con la sua voce da oca e quasi volli uscire e prenderla a pugni.

Non poteva fare sul serio.

《Facevamo scintille noi due, Josh. Scopavamo ogni giorno...tu che davi piacere a me...》continuò ancora, con voce smielata e toccò con le dita la coscia di Josh, che la guardò a braccia conserte.

Lo vidi spalancare gli occhi, ma non si ritrasse al suo tocco.

《Jessica...》
《Ogni volta che ti toccavo, gemevi così tanto...》proseguì la sua imboscata, ma lui continuò a stare fermo, guardandola come se fosse ipnotizzato.

《Jessy...finiscila》sussurrò lui, togliendole la mano dalla sua coscia, ma lei prontamente gliela rimise lì.

Sentivo il sangue ribollirmi dentro, le unghie conficcate nel palmo della mano.

《Che puttana...》sentii sussurrare vicino a me Harper, ma non distolsi gli occhi da quella scena.

《Andiamo, Josh, pensi davvero di voler stare con quella santarellina del cazzo?》gli domandò, ma lui continuò a non rispondere, facendomi fare un tuffo al cuore.

Josh, ti prego...

《Sappiamo entrambi che sono più brava di lei...》sussurrò e si avvicinò al suo viso, stringendogli la mano sulla coscia.
《Jess...》
《Che sono molto più sexi di lei...ammettilo Josh》erano ad un palmo di distanza con i visi e a quel punto non ce la feci più.

Mi voltai di scatto e corsi fuori dalla biblioteca, sbattendo la porta dietro di me con un tonfo sordo.

《Allie, aspetta!》mi sentii chiamare dalle mie amiche, ma non le diedi ascolto, continuando a correre fino a casa.

Una volta dentro, mi richiusi la porta alle spalle e le scivolai contro, finendo seduta sul pavimento con le ginocchia tirate al petto.

Come aveva potuto farmi questo?

Come aveva solo pensato di poter dare ripetizioni a lei?

Sentii le mie guance bagnarsi dalle lacrime che non smettevano di sgorgare lungo le mie guance pallide.

Poggiai la testa sulle ginocchia e mi uscì un urlo strozzato.

Non potevo pensare a conclusioni affrettate, ma quello che avevo visto era fin troppo per i miei gusti.

Poteva anche essersi rifiutato dopo che sono scappata, può darsi che si è alzato e se ne è andato, lasciando la bionda sola in biblioteca.

La mia testa era in completa confusione, perché da una parte la ragione mi diceva che dovevo credere a quello che avevo appena visto, ma dall'altra il cuore mi consigliava di dare una possibilità alla spiegazione di Josh, per lo meno ascoltarlo e sentire la sua versione dei fatti.

Per quanto ero immersa nei miei pensieri, non mi resi conto che il campanello stava suonando da un paio di minuti, facendomi alzare dal pavimento di fretta.

Aprii la porta in quelle condizioni, fregandomene di chi c'era oltre la porta e quasi crollai ancora di più notando che fuori, c'erano lei mie amiche che mi guardavano preoccupate.

《Allie...》mi richiamò Harper ma non la feci finire che l'abbracciai con impeto, stringendomi a lei.

Sentii la mano di Melany posarsi sulla mia spalla, in segno di consolazione.

《Ehi, guardami!》esclamò Harper, staccandomi da lei e portando le sue piccole mani sulle mie guance, asciugando le lacrime.

《Adesso entriamo, ti fai una doccia, noi ti prepariamo un bello spuntino e ci accomodiamo sul divano a vedere una serie che ti piace tanto, ok?》disse convinta ed io annuii soltanto.

Mi spinsero dentro casa e chiusero la porta dietro di loro.

《Ora, smettila di piangere per lui》mi disse autoritaria Melany, mettendosi di fronte a me.

《Avrete modo di chiarire, ora hai solo bisogno di schiarirti le idee e pensare un pochino a te, ok?》fu il suo turno stavolta di consolarmi ed io annuii, ancora poco convinta che tutto quello non mi stava folgorando lo stomaco.

《Vai a farti la doccia, noi pensiamo a prenderti il gelato》mi disse Harper, portandomi dritta alle scale e, con poca convinzione, le salii lentamente.

Arrivata in camera, andai dritta in bagno e cercai di non pensare alla scena di pochi istanti prima.

Speravo solo che era stato tutto un malinteso.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora