capitolo 51

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ALLIE'S POV

Era ormai finita la settimana a Rochester, perciò ritornammo alla nostra grande e caotica New York.

I giorni, dopo quella notte infuocata di passione con Josh, trascorsero a gonfie vele, anche se ancora non avevamo fatto parola con nessuno.

Mi stavo sentendo in colpa per non aver detto niente ad Harper, cosa che lei, invece, faceva sempre, raccontandomi di quello che succedeva fra lei e Scott.

Era trascorso un giorno da quando eravamo tornati ed io stavo a casa a guardarmi una serie tv sul divano.

Sentii alcuni minuti dopo il mio telefono squillare.

Lo presi e controllai, vedendo che mi era appena arrivato un messaggio.

Ehi nanetta

Sorrisi a quel messaggio.

Non hai l'onore di chiamarmi così Josh, solo Ethan e James possono.

Be ora aggiungine uno no?

Mmm non saprei...

Sei a casa?

Si perché?

Apri la porta

Guardai più volte il messaggio confusa e sobbalzai non appena sentii il campanello.

Andai di corsa alla porta e l'aprii, rivelando un Josh divertito dalla situazione.

Gli diedi uno schiaffo sul petto.

《Ma sei impazzito?》
《Perché? Cosa ho fatto?》
《Stavi già fuori casa mia senza sapere nemmeno se ci fossi dentro?》gli domandai incredula e lui ridacchiò, facendosi spazio per entrare dentro.

Andò dritto in salotto e si sedette sul divano, stendendo le gambe sulla parte lunga del divano e coprendosi con la mia coperta in pail.

《Beee...si è così》rispose sorridente ed io ridacchiai, andando a sedermi insieme a lui sul divano.

Mi coprii le gambe con la coperta e mi appoggiai con la testa alla spalla di Josh.

《Come mai questa visita?》gli domandai.
《Perché mi mancavi》rispose subito e mi guardò, con quel sorriso dolce che aveva in viso da giorni.

Non riuscivo ancora ad abituarmi ad un Josh così...così diverso.

Mi posò una mano sulla coscia e cominciò ad accarezzarla piano, risalendo piano.

Sentii immediatamente dei brividi lungo la mia gamba e mi feci scappare un sospiro di piacere.

Lo sentii ridacchiare, continuando a torturarmi.

《Josh...》lo richiamai, così smise.
《E va bene...oggi tante coccole allora》ammise e mi portò un braccio dietro le mie spalle, avvicinandomi a lui e mi baciò.

Sorrisi sulle sue labbra e mi staccai dopo alcuni istanti.

《In realtà...avrei qualcos'altro in mente》dissi dopo un po e lui mi guardò, aspettando che continuassi.

《E cioè?》
《Voglio conoscerti Josh, voglio sapere qualcosa su di te》risposi e lui annuì soltanto, vedendo la sua mascella irrigidirsi.

《Mmm...ok》
《Qual'è il tuo animale preferito?》domandai di getto e lui spalancò gli occhi.

Subito dopo scoppiò in una fragorosa risata, mentre io lo guardai più confusa che mai.

《Seriamente?》
《Cosa?》
《Hai detto che vuoi sapere qualcosa su di me e mi domandi quale sia il mio animale preferito?》disse ancora ridacchiando, ma io lo spintonai col braccio, facendo la finta offesa.

《Ehi! Non giudicare le mie domande, grazie. È sempre un qualcosa in più da sapere su di te》mi difesi e lui smise di ridere, sospirando alla fine.

《E va bene...il cane》rispose alla mia domanda ed io feci una faccia annoiata.
《Risposta scontata, ma non importa. Perché?》
《Cosa perché?》
《Perché ti piace?》specificai meglio e lui fece spallucce.

《In realtà non lo so, non ho ben chiaro quale sia di preciso, ma dico sempre il cane forse perché è un animale fedele》disse ed io annuii.

《Te è scontato chiederlo no?》mi domandò ridendo ed io sorrisi.
《Perché ti piacciono tanto i cavalli?》mi domandò, stavolta con più serietà.

《È fin da bambina che sto a contatto con i cavalli, è una passione che è nata grazie a...una persona davvero speciale》dissi, cercando di non far trasparire nessuna emozione.

《E chi è questa persona?》
《Mio padre...》dissi soltanto e lo vidi annuire, mentre io arrotolavo l'orlo della coperta.

《E...dov'è ora?》mi domandò con più delicatezza.
《È morto...in un incidente stradale tanti anni fa》risposi soltanto, con voce fiacca, ormai rassegnata alla dura verità.

Passarono alcuni minuti di silenzio, così portai i miei occhi sul volto di Josh, pentendomene: aveva impressa quell'espressione che tanto odiavo non appena rivelavo che mio padre non c'era più: la compassione.

《Allie, mi dispiace tanto, non vol-》
《È tutto ok Josh, non lo sapevi, era giusto dirlo》dissi facendo nascere un piccolo sorriso tirato sul mio viso, ma lui rimase serio.

《Se sapevo che era doloroso per te parlarne, non ti avrei fatto quella domanda》disse dispiaciuto, ma io gli presi la mano e gliela strinsi.

《Davvero Josh, tranquillo. Sono passati gli anni e si...è ancora doloroso da accettare ma...si va avanti no?》domandai alla fine e lui annuì, accarezzando il dorso della mia mano con il pollice.

《Dimmi di te invece》cercai di spostare l'attenzione su di lui.
《Cosa vuoi sapere?》
《Parlami della tua famiglia》dissi sorridendogli, ma quel sorriso sparì dal mio volto, vedendo il suo contratto.

Non mi guardò più negli occhi, bensì davanti a sè.

《Non li sento da alcuni mesi in realtà...》ammise, dopo un lungo sospiro.
《Come mai?》domandai incerta.
《Perché non ho niente da dirgli》disse con voce a dir poco fredda, ma io lo costrinsi stavolta a guardarmi in faccia.

《Josh tu non sai che fortuna hai di avere ancora una famiglia...》affermai e feci trasparire altroché disperazione nella mia voce.

《Non si può definire famiglia la mia Allie》disse dopo attimi di silenzio, ma io lo guardai confusa.
《Come sarebbe a dire?》
《La mia famiglia è composta da mia madre e mio fratello》ammise e spalancai di poco gli occhi a quella risposta inaspettata.

《Vuoi dire che...tuo padre...?》
《No Allie, è ancora vivo》disse ancora ed io annuii soltanto.

L'aria era tesa e si capiva benissimo che era un argomento delicato per lui, anche se volevo sapere il perché di quello che mi aveva detto.

Lo vidi chiudere gli occhi e sospirò, riportando il suo sguardo verso di me.

《E tua madre invece? Non vive con te?》mi domandò e sprofondai a quella domanda.

Stavolta fui io ad interrompere il contatto visivo con lui, portandolo alla tv.

《No, non vive più con me da anni...》affermai e lo vidi annuire.

Passarono alcuni minuti di silenzio teso tra di noi, ma all'improvviso sentii il suo braccio stringermi più a lui, facendo ricadere la mia testa sul suo petto coperto dalla felpa.

《Che ne dici di cambiare argomento?》mi domandò con tono più emotivo rispetto a prima ed io gli sorrisi riconoscente.

Improvvisamente si piegò verso il mio viso e posò le sue labbra sulle mie, unendole in un dolce bacio casto.

Chiusi gli occhi e assaporai il suo profumo di menta, mischiato a tabacco di sigaretta, portando una mano sulla sua guancia.

Ci staccammo dopo alcuni secondi, rimanendo ancora vicini con i visi.

Mi sorrise, strofinando la punta del suo naso con il mio, facendomi sorridere come una bambina.

Mi dovevo ancora abituare a tutto quell'affetto e gentilezza di Josh, ma per il momento non volevo distogliermi quella bellissima visione di lui a pochi centimetri dal mio viso che mi sorrideva.

Non eri nei miei pianiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora