Jungkook Pov
Mi presi qualche minuto per stare un po' da solo, per lasciarlo un po' da solo quasi avesse bisogno più di se stesso che di me in quel momento, non sei sempre indispensabile... sospirai trascinandomi in bagno per quel controllo dell'armadietto notando come, Jimin, avesse tutto ben sistemato per ogni evenienza e lo richiusi tornando in cucina a versarmi un altro sorso, non riuscendo a sentire morfeo chiamarmi tra le sue braccia. Tu morirai di cirrosi epatica... Simpatico, chi era il bastardo? O l'altro? O si erano coalizzati quella sera per tenermi sveglio? Sei sveglio perché pensi a quello che potrebbe pensare Jimin facendoti pensieri tuoi... Chiaro e conciso ma non mi stavo torturando su quello, perché sapevo che prima o poi me ne avrebbe parlato, lo faceva sempre del resto. Continui ad evitare il discorso, idiota... Continuo ad evitare te che mi torturi con questa faccenda da quando Jimin l'ha riaperta. Mi stavo innervosendo per un qualcosa che non avrebbe nemmeno dovuto toccarmi più di tanto e mi ritrovai a rimettermi davanti la televisione a guardare i puffi mentre facevo scendere un sorso dopo l'altro sperando che la smettessero di parlare in modo così rumoroso nella mia testa. Lo nascondi di nuovo dietro i pensieri di Jimin, sappilo. Quello fece più male che fastidio e mi alzai ricordandomi della coperta sentendo la testa pulsare di poco, lo vidi ancora rannicchiato e sembrava dormire; così mi avvicinai in silenzio e gli posai anche quell'altro velo per non fargli sentire freddo, per poi ritornare sul divano in attesa di capire se quei nani blu fossero riusciti a ritornare nella loro foresta incantata o meno. Ma un pensiero ritornava e sembrava essere più fastidioso del solito così mi distesi su quel divano che aveva l'odore di Jimin chiudendo gli occhi e focalizzando quel punto. Vedi? Non lo nascondo, voglio solo cancellarlo dissi a chiunque fosse ma non ricevetti risposta o così mi sembrò fin quando non mi sentii scivolare nel sonno. Punto fisso!
Jimin Pov
"Conosco questa stanza, anche il suo odore e non capisco perché mi trovo qui. I miei piedi mi muovono verso quella stanza ed io non voglio, non più. Sento il suo respiro dietro di me ma non c'è nessuno, la mano gira la maniglia e lui è li, seduto che mi guarda; è triste? Non mi muovo, Jimin... non è proprio la sua voce ma non riesco a andare via anche se voglio scappare. Non... fermarmi... ti prego... No, devi, non voglio ma sento comunque le sue mani addosso. Guarda... pur non volendo gli occhi si aprono e quello che vedo è anche peggio. Jimin... un'altra voce ma io non riesco a distogliere lo sguardo; mani non mie sul suo corpo, lui felice e diverso, Con me... puoi permetterti tutto... Scuoto la testa, voglio entrare ma non ci riesco, Lasciami andare San. Lo sento sorridere ma non mi lascia, Guarda... il respiro si fa più pesante, il cuore sta esplodendo, mi sento bruciare ma non posso fermarmi: la sua bocca su di lui come farebbe con me; il suo nome sulla sue labbra. Fammi sentire come diresti il mio nome... i pugni stretti, la rabbia pare infiammarmi la gola, la testa. Taehyung..." - No! - urlai ritrovandomi nel mio letto, nella mia stanza, da solo e senza nessuno. Cercai di riprendere il controllo del respiro ma sembrava mi avessero fatto ingoiare un fiammifero acceso; ero bagnato pur continuando a sentire freddo. Mi alzai in qualche modo, cercando di raggiungere il bagno ma sembrava che le mani di quel ragazzino fossero ancora addosso a me, trattenendomi. Da quando non avevo più quegli incubi? Da un mese. Fottuto bastardo lui e quello che comportava la sua fottuta presenza; gemetti quando vidi la porta del bagno, potevo riprendere a respirare. Con un po' d'acqua mandai giù una pastiglia spalmandomi per terra, era così fresco. Chiusi gli occhi rivedendo le scene di poco prima ma questa volta si era aggiunto anche San e non capii le sue parole, anche con Jungkook potevo permettermi tutto era sempre stato così, allora perché? Perché probabilmente quel ragazzino non vedrebbe altri... Gemetti di nuovo, neanche il pavimento gelido mi stava aiutando; cercai di alzarmi trascinandomi dall'unica persona che volevo in quel momento. Stranamente arrivai al divano e con poca grazia mi adagiai su di lui stringendo la maglietta. Non volevo si svegliasse, però in quel modo sapevo che sarebbe stato lì con me se fossero ritornati gli incubi e non con lui.
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𝐵𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒮𝒽𝒶𝒹𝑜𝓌 *𝒥 𝒥𝒦. & 𝒫.𝒥𝓜*
FanfictionLa vita non regala nulla, ogni cosa che ci concede ha il suo prezzo. Alle volte e misero ma altre... Altre ti mette davanti un conto che ti chiedi se riuscirai mai a saldare, ed allora la vedi giocare. Divertita ci prende come fossimo pupetti nelle...