Jungkook Pov
Un altro giorno sorgeva, un altro sole calava perdendosi nelle tenebre senza che ebbi la minima forza di uscire dalla mia stanza allenando costantemente le mie membra per trovare un modo di tenere la mia mente vuota. Non riuscivo più a capire come fossi riuscito, in tutti quegli anni, a mantenere la calma e la lucidità necessaria; il mio pensiero vagava sempre fino a ritrovarsi da Jimin e a quello che era accaduto con Taehyung, nonostante tutto continuai ad accertarmi che mangiasse regolarmente ed avesse qualcosa con cui svagarsi anche lui. Guardando dalla finestra, vidi le tenebre calare su quella città, più potenti ed oscure che mai tanto che nemmeno la luna ebbe il coraggio di far capolino da dietro quelle nuvole ricordandomi quanto quello stesso miasma nero si fosse posato su di noi. Mi buttai sul letto senza però trovar posa decidendo così di contattare Jimin.
Pink lady tutto bene?
Non ero abituato a mandare messaggi in generale e, vedendo che non rispondeva, incalzai con un altro messaggio.
Ci troviamo domani all'Old Moon alle 12.00. Non tardare.
Lanciai, subito dopo, il telefono pensando di dover avvertire quanto meno Tae di quella nostra uscita, ma il mio corpo non ne voleva sapere di alzarsi dovendomi infine, trascinare fino alla porta della sua stanza e bussai in attesa di una sua risposta sperando non dormisse già.
Taehyung Pov
Un altro giorno era passato ed io non avevo fatto molto, a parte mangiare sotto la stretta sorveglianza di Jungkook, non parlammo molto né tanto meno passammo la giornata in compagnia dell'altro e a me andava bene così. Desideravo l'unica persona che, probabilmente, non avrei potuto avere. Sul letto, mentre leggevo un libro che mi aveva dato Jimin, sentii bussare. Sperai non fosse uno dei gemelli visto che Jungkook entrava e basta. - È aperto. - dissi, tenendo il libro sulle gambe.
Entrai nella stanza quasi con la paura di invadere i suoi spazi, era pallido e dalle occhiaie capii che non aveva riposato molto, come biasimarlo? Non ci riuscivo nemmeno io. - Domani abbiamo un appuntamento con Jimin... per altre risposte. - da un lato pregai che tutta quella situazione non si fosse mai venuta a creare ma dall'altro, sapevo perfettamente che era al di fuori della mia portata; per la prima volta, sentivo di non avere il controllo su qualcosa e mi irritava terribilmente. Feci per continuare a parlare ma bloccai quella mia lingua lunga attendendo un suo cenno per poi ritornare nella mia stanza e prepararmi almeno minimamente all'incontro che ci attendeva.
Jimin Pov
Avevo fatto non so quante ricerche per una persona che volevo solo sgozzare. Era anche vero che non era successo niente tra di loro, almeno da quello che aveva detto Jungkook. Ci credetti e non lo feci, ed era proprio quel gioco a sfinirmi; tanto da addormentarmi con il viso sul tavolo nella stanza dei computer. Era passato un giorno intero, la notte precedente non avevo dormito e quando aprii gli occhi erano le quattro e mezza di notte. Mi guardai intorno quasi svampito, chiedendomi cosa vi facessi ancora lì e con i vestiti del giorno prima. Nonostante fosse notte, mi alzai raggiungendo il mio bagno, passai una ventina di minuti sotto la doccia, immobile, facendo scorrere l'acqua sul quel corpo talmente pesante da non avere la capacità di reggerlo. Una volta terminato, allacciai un asciugamano alla vita tornando in camera. Un piccolo lampeggiare attirò la mia attenzione. - Fatina, pulcino, piccoletto e adesso pink lady. - dissi tra me e me! Quel bastardo si divertiva proprio a darmi nomignoli che mi mandavano in bestia. Quello stesso giorno avevo un appuntamento per far sistemare la camera da letto di casa, ma avrei fatto in tempo per l'appuntamento. Erano le sei di mattina quando premetti sul numero dell'unica persona che poteva rispondere a quelle domande. - A cosa devo questa chiamata quasi piacevole. - disse. Non dormiva mai quel ragazzo? - Stranamente mi mancavi succhia cazzi. - risposi e lo sentii sorridere. Fu strano sentire quanto quel suono fosse mancato in quella casa. - In effetti dall'ultima volta è passato davvero parecchio. - arricciai il naso, una vita e soprattutto un giorno che non volevo ricordare. - E tale deve rimanere. Ero ubriaco e mi trovavo nel posto sbagliato. - risposi. O viceversa ma era una dinamica che non mi interessava sapere. - Ad ogni modo, domani verrò con qualcuno. È arrivato il momento di dire la verità. - e lui sospirò. Non lo avevo mai sentito così stanco, sempre pronto a tener testa a chiunque, compreso ad uno come Yoongi. - Sarò a casa mia, sai la strada. - disse. - Non in albergo? - Altra cosa che mi apparve strana. - Angioletto quello è il posto di lavoro. La giornata di domani richiede un ambientazione a modo. - alzai gli occhi al cielo, quanto era drammatico. - Arriveremo per le dodici e mezzo. A domani Hoseok. - salutai chiudendo la chiamata. Indossai un jeans chiaro, maglietta nera e giubbino di jeans di ugual colore. Misi gli anfibi perché avevo intenzione di prendere la mia Yamaha YZF R1 M; non lo facevo da una vita, forse perché avevo fatto modificare il colore di quella splendida bambolina, in parte nera e in parte rosa; come i miei capelli. Occhiali da sole e direzione casa nostra; alle dodici meno dieci ero già davanti il locale, seduto sulla mia piccola pantera nera, attendendo l'arrivo di quei due, quasi sperai che Jungkook venisse con la macchina.
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𝐵𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒮𝒽𝒶𝒹𝑜𝓌 *𝒥 𝒥𝒦. & 𝒫.𝒥𝓜*
FanficLa vita non regala nulla, ogni cosa che ci concede ha il suo prezzo. Alle volte e misero ma altre... Altre ti mette davanti un conto che ti chiedi se riuscirai mai a saldare, ed allora la vedi giocare. Divertita ci prende come fossimo pupetti nelle...