* Il maestro e l'allievo *

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Jungkook Pov

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Jungkook Pov

Le sue parole andavano a graffiare qualcosa che non credevo mi fosse rimasta, il suo comportamento colpì forte qualcosa senza capire se avesse fermato per un attimo o fatto ripartire quel cuore che avevo. Sentii i polmoni esplodere e, premendo sulla ferita sul fianco cercai di non ascoltare, cercai di lasciare a quel dolore il compito di coprire quel silenzio mentre, ancora una volta lo voltavo come fosse stato una bambola nelle mie mani, andando a sfilarmi l'intimo e abbassare i suoi di pantaloni quel tanto da mettermi in mostra la sua intimità che iniziava a crescere. Non avrei mai potuto prenderlo, non così, non con rabbia, nonostante sembrasse non mi importasse molto; mi ritrovai dal voler sentire qualcosa, a voler distruggere lui, a volerlo mentre rivedeva quell'immagine che aveva di me e che, per nulla mi rispecchiava. Ero stato quello per anni, con la sola differenza che chi si ritrovava sotto gridava per piacere o per supplica e la maggior parte facevano la stessa fine. Jimin sarebbe stato solo un altro che non avrei fatto fuori. Ero stato un errore per lui. - Così ti fa sentire più tranquillo? Mmm? - non sorridevo più, al contrario ero serio mentre riempivo le mie mani dei nostri membri muovendole all'unisono, concentrando ogni mia attenzione su di lui, c'era solo lui nella mia visuale, solo lui entrava mentre sosteneva il mio di sguardo anche in quell'occasione - O non riesci a godere abbastanza perché il tuo culo vuole attenzioni? - Per un momento mi chiesi chi fossi... sei tutti noi... quel bastardo tornò a parlarmi sbattendomi tutto in faccia e non riuscii più a trattenere nulla, non era più abbastanza, nulla era abbastanza da zittire quella sensazione di deriva totale mentre quello che fino a poco fa era il mio ragazzo mi guardava freddo. - Merda... merda merda... perché cazzo non ti muovi? Perché cazzo mi fai fare ciò quando sai che potrei fare di peggio? Quando cazzo capirai che hai sbagliato tutto, che hai puntato sul cane sbagliato? Quando cazzo deciderai a farmi fuori? - Non gridavo, non ne avevo bisogno, non volevo sentire, volevo quel limbo e nulla altro. Né inferno, né paradiso.

Jimin Pov

Quando mi voltò facendomi guardare il suo viso, non seppi decifrare né il suo sguardo e neanche quello che provai. - Per niente... - sussurrai perché non cambiava la posizione. Posai una mano sulla sua dicendomi che forse nemmeno quella frase sarebbe servita, sperando che quel leggero tocco potesse in qualche modo fermarlo. Lo desideravo, volevo si perdesse in me ma non in quel modo, non con lui lontano da me. E poi, come fosse scoppiata una bomba dentro di lui, mi sputò addosso quello che avrebbe voluto dirmi, forse, da tanto tempo. Alzai il busto avvicinandomi a lui, cercando di fargli vedere nei miei occhi tutto quello che c'era sempre stato anche lontano da lui: - Perché sei tu... perché non andresti mai oltre... - gli dissi togliendo le sue mani da entrambi. - E tu quando capirai che sei la mia persona? Quando capirai che è sempre stato destino il nostro? - perché davvero non capiva quanto amore avevo e aveva lui, nonostante non ci credesse, nonostante non lo accettasse. - Perché hai una promessa da mantenere e perché io ti amo cazzo! Ti amo Jungkook e questo quando lo capirai tu? - portai una mano sul suo volto avvicinandomi ancora un po'. Lo avrebbe allontanato di più?

𝐵𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒮𝒽𝒶𝒹𝑜𝓌  *𝒥 𝒥𝒦. & 𝒫.𝒥𝓜*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora