La vita non regala nulla, ogni cosa che ci concede ha il suo prezzo. Alle volte e misero ma altre...
Altre ti mette davanti un conto che ti chiedi se riuscirai mai a saldare, ed allora la vedi giocare. Divertita ci prende come fossimo pupetti nelle...
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Jimin Pov
L'accappatoio non faceva che sfregare sulla mia intimità che si era mostrata ancora una volta e faceva male, mentre cercai di rimanere calmo vergognandomi di quella voglia incessante che avevo di Jungkook ed il fatto che lui continuava a stuzzicarmi non era un bene tanto da gemere ad ogni passo, ad ogni sfioramento, pure respirare mi dava eccitamento. Con ancora una spalla di fuori e l'altra dentro quel coso maledetto, sentii le braccia di Jungkook avvolgermi, il suo bacino lì dove volessi che fosse. Cominciò a camminare ed io seguii il suo percorso: - Te Jungkook... Ancora... - che senso aveva non dirlo se poi lo sentiva benissimo da se? Le sue labbra sul mio collo, mordevano e straziavano la mia pelle, mentre lascivo continuavo a cantare per il mio amore che non smetteva di martoriare la dov'è chiedeva più attenzione, la voce esigeva mettersi in mostra per il suo amato. Sapevo ancora di lui, avevo addosso ancora l'ultimo amplesso che mi strozzava il fiato e quello non faceva che peggiorare tutto. Arrivammo davanti la biblioteca, dove mai avevo visto Jungkook mettervi nemmeno il naso, come se quei bellissimi libri avrebbero potuto mangiarlo. E la mia eccitazione aumentò a dismisura perché era sempre stata un mio sogno quasi proibito, farlo in una biblioteca, in mezzo a pile e pile di libri. Aprii la porta e una luce fievole ci accolse, così come quell'odore caratteristico di cose vecchie, antiche e di nuovo gemetti già proiettato al futuro. - Lo sai che... ho sempre voluto farlo qui con te? - anche quello fu perfetto, perché probabilmente prima non ci saremmo goduti quei momenti con le giuste emozioni. La mia mano raggiunse quella sua facendola scendere verso il mio sesso, il dorso toccò la punta ed io tremai, ringraziando che le braccia di Jungkook mi sostenessero. Appoggiai totalmente la testa sulla sua spalla, girando il viso quel tanto da poter toccare il suo: - Ti piace l'atmosfera? - sussurrai, leccando una goccia che scendeva piano fermandosi su quella cicatrice che adoravo tantissimo.
Jungkook Pov
Amavo quel suo lato insaziabile, ingordo, timido al tempo stesso nel chiedere rendendo quel suo desiderio puro e la biblioteca era il posto esatto per far uscire quel suo lato. Le mie mani fremevano nel vederlo in quel suo mondo e quando la porta si aprì era esattamente come l'aveva immaginata: calda, silenziosa, ogni pagina di ogni libro sembrava intrisa di Jimin. - È perfetta. - risposi lasciando che ogni suo tocco bruciasse su di me e mi guidasse verso ciò che più voleva. Piano scesi a baciare la sua spalla mentre lo stringevo ancor di più a me. - Vorrei sfogliarti come tu sfogli i tuoi libri... accarezzandone ogni pagina, indugiando su ogni parola con lo sguardo... gustandone il suono sulle labbra... - lo sentii ansimare mentre una mano scoprì anche l'altra spalla rivelandomi, ancora una volta, quelle curve così perfette, così armoniose mentre con la libera sul suo addome lo invitai ad avvicinarsi ad una di quelle panche imperiali poste vicino ad un tavolino della giusta altezza e sorrisi. - Mi piace come lo stesso arredamento sia un ornamento perfetto per te... - dissi andando a far cadere totalmente quel tessuto ai suoi piedi mettendomi in mostra quanto, la sua pelle, fosse un richiamo assordante per noi. - No, non sederti. Poggia le mani sul tavolo dietro di te. - il suo sguardo mi diceva di sbrigarmi ma io volevo prendermi tutto il tempo necessario in quella mia prima visita in quella stanza, per far imprimere in quei libri anche il nostro amore. Mi sedetti su quel divanetto di fronte a lui puntando il mio sguardo nel suo e facendo scorrere una mano lungo i suoi fianchi fin giù nell'interno ginocchio dove, con una leggera pressione delle dita, lo feci alzare facendo poi posare il piede accanto a me; Jimin si presentava nudo, in attesa, con ogni sua forma in mostra ed io iniziai la mia lungo ascesa di baci lungo l'interno coscia lasciando che i suoi brividi divenissero i miei mentre allungavo di poco il busto in avanti raggiungendo quasi il suo membro nuovamente pulsante e desideroso.