* L'anima si sceglie il proprio compagno *

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Jimin Pov

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Jimin Pov

Sembrava quasi irreale quella calma in casa, in me ma soprattutto in Jungkook; non l'avevo mai visto così ed era più splendido di ciò che mi sarei potuto immaginare. I suoi occhi erano tornati quelli di un tempo, grandi, luminosi ma con quella punta più chiara di cui mi ero innamorato recentemente; persino i suoi colori erano rimasti gli stessi ma con l'aggiunta di quelli nuovi. Chiari, caldi, avvolgenti ed io mi ritrovavo sempre a cercarlo, a voler essere avvolto da quel suo essere, quasi a non poterne fare a meno; era quella la normalità? Non ne avevo la certezza ma mi piaceva e l'avrei preservata a qualsiasi costo. Avevamo ripreso a fare le cose che facevamo prima, ognuno perso nei suoi interessi ma comunque insieme; cucinavo per il mio Jungkook, lui rompeva le palle quando stavo troppo tempo al computer, avevo riattaccato il disegno al frigo; posto la nostra lama nel mio comodino ma non indossai l'anello. Non ne parlammo e andava bene così, quella richiesta era arrivata in un momento che non era consono e, quando sarebbe successo, sarebbe dovuto essere perfetto. Esattamente come Jungkook, ed io avevo già in mente dove e come sarebbe potuto essere; non pensavamo fossi così romantico, quasi vomitiamo. - Bastardi, non vi invito sappiatelo. - e li sentii ridere come non avevano mai fatto, tanto da coinvolgere anche me. Jungkook era in palestra, pareva volesse diventare ancora più forte di quello che già era ed io mi preoccupai di non poter più contrastarlo se avesse continuato così. Non lo vogliamo. Alzai gli occhi al cielo, nemmeno io ma sempre meglio esserne sicuri, ma a quel pensiero sorrisi nuovamente. Stranamente a Seoul aveva smesso di piovere, il tempo permetteva di uscire ed io avevo il desiderio di farlo ma anche di usare quella piscina che non veniva toccata da molto tempo. Presi il mio costume, lasciai quello di Jungkook sulla panca in palestra, magari avesse voluto raggiungermi e quando toccai il prato con i piedi scalzi sospirai chiudendo gli occhi. Mi sentivo diverso dal solito Jimin a cui ero abituato, diverso in modo positivo e mi piaceva perché solo una volta mi ero sentito così bene anche con me stesso; fu inevitabile pensare a quella puttanella, chissà come stava. Mi avvicinai a quello specchio d'acqua e una volta immerso, rimasi sott'acqua lasciando che quel silenzio pieno di voci perse in un canto leggero mi cullassero.

Jungkook Pov

Cosa ci fu di diverso? Ogni cosa, la mia stessa percezione cambiò così come divenni più sensibile agli umori di Jimin e alla sua presenza, vidi come riuscisse a lasciarsi andare in ogni cosa, come se non avesse più un freno, come se stesse finalmente prendendo confidenza con me, con noi. Noiiiiii... Trascorremmo quelle giornate in tranquillità, forse più consci di noi stessi ed amai quel nostro nuovo mondo. Era magnifico, era rosa, era dolce e stuzzicante, invitante come una bottiglia di champagne frizzante tenuta in fresco durante la giornata più torrida dell'estate e non ero disposto a perdermi nemmeno una goccia. Come di routine, anche quel giorno mi recai in palestra mentre lasciavo quei due bastardi nella mia testa liberi di scorrazzare e con i quali intraprendevo discorsi illuminanti su Jimin ma, questo, non glielo avrei mai detto e, proprio durante l'ultima sessione la porta della palestra si aprì di poco per poi richiudersi velocemente. Incuriosito da quell'atteggiamento mi avvicinai trovando un costume rigorosamente nero e della giusta taglia ad attendermi ed alzai un sopracciglio. Vedo che Jimin ha buoni gusti mmm? In effetti era un po' troppo attillato per i miei gusti ma avrei fatto un piccolo sforzo per quel nano rosa. Quasi impaziente mi dimenticai anche di dover bere che mi buttai sotto la doccia prima di raggiungerlo; avevo i muscoli in fiamme e sicuramente qualche vasca in piscina avrebbe aiutato a rilassarmi. Rilassarsi dice... li sentii scoppiare a ridere e roteai gli occhi mettendoli da parte, avevo proprio voglia di provare quella piscina e ci misi pochi secondi a rendermi pronto. Una volta fuori, l'acqua era mossa da lievi increspature e, da lì potetti vedere Jimin rilassarsi sul fondo e sorrisi tuffandomi senza alcun indugio. Merda è più fredda del previsto... pensai cercando di abituarmi a quella temperatura che sembrava ghiaccio dopo gli allenamenti ed una doccia calda per poi afferrare Jimin all'improvviso e portarlo a galla. - Ahahaha vedo che questa sirenetta si sta proprio rilassando mmm? - lo stuzzicai di poco per poi lasciarlo andare e dirigermi verso il bordo dove non sarebbe riuscito ad affogarmi.

𝐵𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒮𝒽𝒶𝒹𝑜𝓌  *𝒥 𝒥𝒦. & 𝒫.𝒥𝓜*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora