* Namjoon o capo gang? *

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Spesso, nella vita, ci si ritrova a dover affrontare cambiamenti inaspettati, momenti che a volte si celano silenti annunciandosi senza che ce ne rendiamo conto e per Namjoon non poteva essere diversamente

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Spesso, nella vita, ci si ritrova a dover affrontare cambiamenti inaspettati, momenti che a volte si celano silenti annunciandosi senza che ce ne rendiamo conto e per Namjoon non poteva essere diversamente. Da quando aveva raccattato quel bambino più vivo che morto, aveva visto il futuro nei suoi occhi, era un futuro immenso e benevolo, dolce e amaro allo stesso tempo. Questo gli suscitava quel ragazzino, tra i suoi periodi gioviali e spensierati ed i suoi giorni silenziosi e bui in cui l'oscurità sembrava essersi impossessata di lui; da sempre aveva avuto quell'impulso di voler dare ogni cosa a quei suoi occhi così affamati fino a spingersi al limite e prendere il controllo di quell'impero con accanto l'uomo che aveva cresciuto. Per tanti versi era rimasto un bambino dal punto di vista affettivo e per quello se ne dava ancora la colpa ma per altri era divenuto il generale dell'esercito Shadow, il generale delle ombre, della notte, colui che faceva tremare la morte in persona per la sua insania tanto da essere indispensabile alla gang e non solo. La notte in cui era venuto a prendersi Tae aveva portato via con sé anche ogni suo ricordo distruggendo quella stanza che gli apparteneva e che era stata ricostruita esattamente come in principio. Jin gli chiedeva spesso il perché avesse ricomprato anche ogni singola arma, libro, gioco che era appartenuto al ragazzo ed il capo Gang non seppe rispondergli. Semplicemente non volle ammettere nemmeno a se stesso che credeva ancora di poter riavere la sua "forza".

Tutto iniziò a scorrere tra il silenzio e la monotonia fin quando il suo segugio non si fece vivo con l'intenzione di distruggere ogni cosa Namjoon avesse costruito per lui e, dopo l'incontro inaspettato con Yoongi, si ritrovò più destabilizzato che mai: - Mi manca. - spesso diceva al suo amante che allietava le sue notti facendolo sentire meno solo, ricevendo un abbraccio di conforto o una pacca e dandogli la forza di attuare quel piano così privo di logica che dava sui nervi alla sua mente così fredda e razionale. Ma Yoongi si sbagliava, non avrebbero potuto mai arrivare ad un accordo pacifico perché sarebbe stato sempre un "noi o loro", il mondo e la vita in cui vivevano era fondata su quella dannata regola che non aveva fatto altro che consumarli da dentro rendendoli essi stessi schiavi dei loro peccati.

Al capo degli Shadow non toccò una fine differente arrivando ad affrontare quella parte che prepotente cercava in tutti i modi di difendere le scelte scellerate del ragazzo che aveva cresciuto e l'altra che vedeva in lui un ostacolo per il suo impero. Ma cosa importava ormai? Per anni non aveva fatto altro che tenerlo vicino pur essendo lontani anni luce ed appartenendo a mondi totalmente differenti, i loro stessi demoni sembravano essere parte di inferni opposti e, per una volta, cercò di capirlo mentre poggiò lo sguardo sull'uomo che aveva di fronte: alto, bello, intelligente e dannatamente sexy. Ma c'era dell'altro, c'era un unione tra di loro tacita, sussurrata, lasciata vagare nell'aria così come con quello che essa portava. Il batticuore, il nervosismo, l'invito ad una cena, la totale perdizione nel possederlo e nel tenerlo abbracciato tutta la notte. Poteva trattarsi di amore? Era quello che legava il rosa al suo Kook? Era quello che non riusciva a comprendere o semplicemente non riusciva ad accettare il fatto di essere stato abbandonato proprio da lui? Perché non potevano esserci entrambi nella sua vita? Se Black e Shadow non fossero esistite forse quel loro presente sarebbe stato differente, forse Kook avrebbe portato il suo ragazzo a casa loro per farglielo conoscere e magari sarebbero pure diventati amici. E per un attimo sfiorò mondi paralleli in cui quella guerra non era altro che folle insania di menti depravate che si divertivano ad inventare romanzi di mafia per intrattenere il pubblico e sorrise a quell'idea. Forse, lui e Jin, sarebbero andati a vivere insieme invitando Jimin e Yoongi a cena insieme a Kook come fossero una combriccola di amici e magari ci sarebbe stato anche quello strano Taehyung e quella troietta di Hoseok; sarebbe stato divertente chiedendosi se fosse mai potuto essere possibile nel loro universo. Se Yoongi è venuto a parlare direttamente con te... forse... Stava nuovamente fantasticando su desideri utopici cercando di sfuggire la realtà nuda e cruda.

𝐵𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒮𝒽𝒶𝒹𝑜𝓌  *𝒥 𝒥𝒦. & 𝒫.𝒥𝓜*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora