* 365 Giorni *

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Jungkook Pov

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Jungkook Pov

Il giorno tanto atteso arrivò presto, non capii come Jimin riuscisse a mantenere quella calma ma forse era a causa della recente febbre ed io aspettai che uscisse di casa per avere via libera. Non avevo progettato nulla di che, solo piccoli pensierini che, in teoria, gli avrei preso prima o poi ma che quella mi sembrava l'occasione giusta per farglieli. Fai schifo con i regali e questo è il tuo primo anniversario... sospirai, non credevo nemmeno ci fosse un anniversario fino a tre giorni prima ed avevo mosso mari e monti pur di avere quelle piccole cosucce sperando potessero piacergli. Ero arrivato anche a girare la sua intera biblioteca personale per capire cosa preferisse senza realmente trovare un genere particolare ma, il fatto che scrivesse su ogni libro, mi aveva fatto venire un'idea. Ero riuscito a mettermi d'accordo con una libreria abbastanza conosciuta per il suo ascendente su varie case editrici, riuscendo a farmi recapitare una piccola raccolta di poesie intitolata "The Physics of Love" di Kim In-Yook, molto simile ad un diario ma pur sempre un libro su cui aveva tutto lo spazio per scriverci tutto quello che gli passasse per la testa, senza dover scarabocchiare gli angoli delle pagine e leggere in tranquillità chiedendo che, ogni libro ordinato a suo nome, fosse stampato e rilegato in quello stile. Poteva sembrare stupido, ma avevo l'impressione spesso che avrebbe passato anche giornate intere a leggere se io non fossi stato presente. Ah... migliorerai col tempo tranquillo... non potevo mica comprargli un'intera fabbrica di dolci anche se avrebbe apprezzato e sorrisi mentre salivo in moto verso la prima destinazione che avevo messo in programma, dovevo solo ritirare ogni cosa e tornare a casa; o almeno ci speravo, senza alcun problema. Andai a controllare lo stato della moto sperando fosse della stessa tonalità che avevo richiesto e, una volta sul posto, non solo era di un rosa lucido, avevano anche truccato il motore e sorrisi come un deficiente. - Yaaa Lee... non dovevi solo cambiare il colore? - dissi verso colui che si era sempre preso cura della mia piccola Ninja, sapendo di poter lasciare la moto di Jimin in ottime mani. - Omaggio della casa Kook... spero che il tuo uomo la tratti meglio di come abbia fatto... - sospirai, speravo anche io visto che a quanto sembrava preferisse la macchina ma non potevo di certo fargliela totalmente rosa o mi avrebbe ammazzato. - Ci proverà... o almeno spero... come vanno comunque gli affari? - era da un po' che non andavo a fargli visita e volevo capire se, l'aver indebolito i Black e gli Shadow, aveva portato delle ripercussioni un po' ovunque. - Diciamo che senza un attento controllo il mercato nera ha aumentato i prezzi. - alzai il sopracciglio, ne avrei parlato con Jimin ma non era quello il momento di farlo anche perché il corriere sarebbe arrivato di lì a poco ed io dovevo muovere il culo. - Mando qualcuno a ritirarla tra poco ok? Devo andare, ci si vede... - lo salutai ricevendo una pacca sulla spalla. Era un bravo ragazzo e sapeva come fare affari e, sicuramente, era l'unico di cui potersi fidare a Seoul se si trattava di motori. Gioielliere... Sorrisi anche io insieme a lui, era forse il regalo che più avevo voglia di vedere su Jimin e nel partire, impennai prendendo subito velocità in quelle strade in cui riuscivo a districarmi senza alcun problema; avevo ordinato esattamente il collare che Jimin mi aveva richiesto apportandoci solo qualche modifica di mio gusto, disegnando personalmente il modello e adattandolo alle possibilità dei gioiellieri: di filo sottile d'oro, non più largo di mezzo centimetro, imperlato da morganiti e quarzi rosa che avrebbero luccicato sul suo collo. Il tutto completato dalla piccola campanellina in argento placcata in oro nero perché, ovviamente, un metallo qualunque non mi avrebbe soddisfatto; facendo incidere su di essa la mia sigla JK. Dovetti ammetterlo, il sadico che mi portavo dentro trovava dannatamente seducente quel collarino con il proprio nome inciso sopra e non riuscii a non trattenermi nel sorridere psicopatico alla visione del prodotto terminato e lucidato. - Signor Jeon, spero sia di vostro gradimento ma in 24h non siamo riusciti a far di meglio... per qualsiasi richiesta siamo felici di poter fare affari con voi. - E ci credo, con tutti i soldi che avevo mollato in quel negozietto ma ero soddisfatto e pensai che ci sarei ritornato prima o poi. - Grazie, è davvero stupendo. - risposi ed in quel preciso istante il corriere mi informò che in 5 minuti sarebbe stato davanti casa. Era davvero così stressante un anniversario? Un correre a destra e sinistra? Ma ne valeva la pena se al mio amore sarebbero piaciuti, sperando che quel nano malefico non fosse rientrato prima del previsto.

𝐵𝓁𝒶𝒸𝓀 𝒮𝒽𝒶𝒹𝑜𝓌  *𝒥 𝒥𝒦. & 𝒫.𝒥𝓜*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora