La mela e il lampone (Epel) 🌸

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Avvertenze: questa storia è stata scritta per il writober 2021, con lampone come tema.

Forse Vil aveva una passione per i vegetali o forse li trovava troppo simili ai ragazzi più piccoli, altrimenti non ci si spiegherebbe perché tutti i primi anni hanno ottenuto un soprannome legato ad essi, soprattutto quelli più vicini a lui. Alcuni erano carini, altri erano un suo modo per insultarli elegantemente. Fra i carini e accettabili c'erano "la mia mela" per riferirsi a Epel o "lampone" per parlare di (Y/n), altri erano "patata fresca uno" e "patata fresca due", lampante che non fossero due soprannomi dati perché trovava teneri Ace e Deuce.

Eppure proprio gli unici due che avevano ottenuto i soprannomi carini, per ironia della sorte, non si sopportavano, anzi si odiavano molto. Lei trovava Epel un vero e proprio rammollito e cercava di stuzzicarlo il più possibile quando poteva, per mero divertimento, chiamandolo femminuccia e simili. D'altra parte, Epel si tratteneva nel risponderle con la stessa moneta solo perché c'era Vil e, anche se non ci fosse stato, lei avrebbe potuto riferirgli eventuali insulti dettole, mettendolo nei guai.

La situazione fra i due non sembrava mai migliorare, meno che mai quando Epel si ritrovò ad abitare nel dormitorio di cui (Y/n) era prefetto. Ogni giorno era sempre la stessa storia. Da una parte c'era Vil che gli tirava le orecchie per qualche comportamento poco elegante o grezzo, dall'altra c'era (Y/n), semplicemente lei, con cui battibeccava ogni volta che la situazione lo permetteva. Poteva essere perché aveva messo il latte prima dei cereali o perché aveva fatto male il fiocco. Almeno, però, non si stava più zitto. Stare nel suo stesso dormitorio gli aveva permesso di conoscerla meglio e di trovare i punti perfetti in cui pungere, tipo i suoi capelli la mattina o sulla cravatta che era sempre storta. Su quelle cose poteva rimproverarla e sapeva che Vil non l'avrebbe ripreso, forse l'avrebbe persino lodato, quindi coglieva al volo le occasioni in cui poteva farlo.

«Cavolo, siete proprio come cane e gatto, voi due», commentò Ace una mattina, esasperato dalla solita lite che stavano avendo. Non era mai nulla di serio, quindi nessuno si era permesso di interromperli fino ad allora. Ma c'era un limite a tutto ed Ace era ormai al limite della sopportazione. Non ne poteva più di vederli sull'orlo del tirarsi i capelli.

«Ti conviene farti i fatti tuoi», lo ammonì (Y/n), volendo riprendere il prima possibile quello che stava facendo. Purtroppo ciò non avvenne comunque, perché Vil entrò in sala e li istigò a sbrigarsi per potersi così muovere il prima passibile verso la sala da ballo per le prove. Un semplice intervento di Vil, però, non portò alla fine dello sfruttamento delle situazioni future per poter litigare. Una sera, dopo l'ennesimo battibecco, Epel si rifugiò all'esterno del dormitorio di Ramshackle e, anche se si gelava, non aveva molta intenzione di tornare dentro. (Y/n) l'aveva di nuovo punto sulla sua mancanza di mascolinità e sentiva le lacrime pungergli agli angoli degli occhi. Lui avrebbe tanto voluto essere più uomo, più alto, più muscoloso, ma era bloccato in quel dannato dormitorio in cui ti insegnavano a truccarti, a ballare e a camminare sui tacchi. Avrebbe tanto voluto cambiare collocazione, non ci voleva più stare a Pomefiore.

All'improvviso sentì qualcuno avvicinarsi. Era un passo più silenzioso degli altri, quindi sapeva a chi apparteneva, e che stava camminando in quel modo proprio perché voleva annunciare il suo arrivo.

«Io non ci torno dentro», gli disse subito.

«Non sono qui per questo», lo avvertì Rook, «volevo parlarti di te e (Y/n)»;

«Non c'è niente di cui parlare», si voltò dall'altra parte, volendo fargli capire che la questione era chiusa;

«Perché pensi che lo faccia?»;

«Perché è una stronza, ecco perché», gli rispose senza badare al linguaggio. Per ora aveva altro per la testa piuttosto che stare attento alle sue parole con Rook per paura che lo dicesse a Vil.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora