First Night (Silver) 🔞

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Questa fic è una richiesta.


Si sentiva un po' nervoso, soprattutto da quando avevano messo piede nella loro nuova casa. Lilia era stato velato nelle parole e chiaro nelle intenzioni nel momento in cui si era presentato con il suo regalo di nozze.

«Queste sono le chiavi della casa del bosco», gli aveva detto spingendo un piccolo mazzo fra le sue mani, «è il mio regalo. Non la usavo già da anni, ma l'ho fatta sistemare per voi piccioncini. Così, in mezzo a quel verde, potete essere rumorosi quanto volete».

Silver arrossì di nuovo al ricordo. «Padre...», borbottò, chinando il capo.

Per fortuna (Y/n) non era lì in quel momento e non l'aveva sentito, quindi aveva evitato ulteriore imbarazzo. Inoltre non aveva bisogno di un secondo parere per interpretare il sorriso ampio che il vecchio aveva stampato sulle labbra: si aspettava che dopo quella notte avrebbe avuto dei nipotini, o comunque che il matrimonio si consumasse.

Si sistemò meglio sul bordo del letto nuovo di zecca, sentendosi a disagio, poi si rivolse verso quella donna che ora era sua moglie, che si trovava seduta dall'altro lato del materasso sibilando di dolore dopo essersi tolta i tacchi. Di lei vedeva solo le spalle, mentre era ricurva in avanti, ancora avvolta nell'abito bianco, eppure gli bastò perché lo sguardo si addolcisse e l'ansia si acquietasse.

(Y/n) espirò abbassando le spalle, la stanchezza dopo la movimentata giornata che iniziava a farsi sentire, quando percepì le molle scricchiolare e dei movimenti alle sue spalle. Silver indossava ancora l'abito, era certa che se lo stesse solo togliendo, invece due braccia si avvolsero attorno alla vita e il calore del respiro dell'uomo le solleticò il collo.

«Silver?», lo chiamò chiedendo spiegazioni e irrigidendosi un po' al gesto. Non ricevette risposta.

Silver si era chinato, infilando la testa fra la spalla e la mascella, e posò le labbra sulla pelle, dandole un lieve bacio che durò qualche secondo. Strofinò il naso, chiuse gli occhi, ma non disse una parola. Non gli serviva esprimere le intenzioni esplicitamente per fare in modo che (Y/n) capisse quale fosse il suo obiettivo e a lui non serviva che lo dicesse con la voce affinché capisse che era d'accordo, gli bastava il lamento lieve che vibrò nella gola della donna per dagli il via libera e poter continuare. La bocca di Silver tornò a baciarle il collo, lentamente, salendo verso l'alto ogni volta che si poggiava di nuovo, le mani si strinsero sui fianchi, cercando di afferrarli, ma trovando la resistenza del corsetto dell'abito bianco.

Le labbra erano così morbide e delicate che (Y/n) chiuse gli occhi e piegò la testa di lato, permettendogli di muoversi con libertà per tutta la pelle esposta. Ogni volta che la sfiorava una serie di brividi leggeri la percorreva lungo la schiena e, distratta da questi, avvertì a mala pena quando Silver scostò un braccio dal fianco. Le sottili dita dell'uomo cominciarono a destreggiarsi con i nastri che chiudevano il corsetto sul retro e coprivano la cerniera, intrecciandosi con essi nel tentativo di allentarli, per rimuovere l'abito. Quando fu certo che erano abbastanza larghi, si allontanò dal collo e abbassò la zip, rivelando la pelle nuda e liscia della schiena.

Il cuore che batteva selvaggio, le guance che andavano a fuoco e le dita che gli tremavano. Silver sentiva un insolito calore mentre osservava ciò che aveva davanti, rapito dal pensiero di ciò che sarebbe venuto dopo. Si sentiva pronto per avere per la prima volta un momento così intimo con la donna che amava, eppure l'ansia di sbagliare o di non andare bene per lei stava prendendo il sopravento.

«Silver?»

Lo chiamò ancora e sollevò gli occhi di ametista sul viso, voltato verso di lui. Era bellissima. Con il rossore che faceva capolino sotto il trucco e i capelli che le contornavano i lineamenti lo era più del solito.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora