Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

Un passo più vicino (Jack) 🌸

N/A: 

La storia è stata scritta per il "Calendario dell'Avvento" di fanwriter.it, per tanto il tema era Natale o qualsiasi cosa legata all'inverno e in quanto il Natale parrebbe non esistere a Twisted Wonderland, mi sono buttata sul tema invernale.

«Siamo tutti pronti?», aveva chiesto Jack di buona mattina, «bene, allora andiamo» e aveva lasciato casa insieme agli altri ragazzi.

Durante la notte aveva nevicato di nuovo e ammirando attorno vedeva solo il candore ricoprire il paesaggio a cui era abituato. Era perfetto per prendere il suo snowboard e fare un po' di pratica, ma avrebbe dovuto rimandarlo a più tardi in quanto al momento si stava dirigendo verso la pista di pattinaggio con i suoi amici del primo anno, che aveva inviato a casa sua per passare qualche giorno delle vacanze invernali insieme. Di quelli a cui si era rivolto solo Sebek non aveva accettato, dicendogli che in quanto Guardia Reale non poteva abbandonare Malleus a sé stesso, mentre gli altri cinque avevano accolto l'invito. Erano arrivati la mattina precedente, carichi di zaini e valige, il necessario per quei pochi giorni che sarebbero stati lì. Epel era stato il primo, entusiasta e munito di succhi di mela per ringraziarlo dell'ospitalità, poi erano arrivati Ace e Deuce, che avevano preso gli stessi mezzi, litigando per chi aveva avuto prima l'idea di muoversi con quel determinato bus, e infine li avevano raggiunti Grim e (Y/n), che erano partiti dal Night Raven College e avevano usato lo Specchio Oscuro per spostarsi.

Stava camminando tranquillo, Jack, facendo solo attenzione a non scivolare, ma il ricordo gli fece spostare gli occhi dorati dalla strada alla ragazza che si trovava alla sua sinistra, trovandola con la testa voltata all'indietro, intenta a dare un'occhiata ad Ace, Deuce e Grim, non accorgendosi del suo sguardo poiché gli dava le spalle. Sarebbe tornato tranquillamente a porre l'attenzione davanti a sé, eppure rimase su di lei un po' più a lungo del dovuto, sentendo un fastidioso senso di inquietudine dentro, all'altezza dello stomaco. Le sfere ambrate si fissarono sulle mani guantate di lei, su come affondavano nel tessuto che stava stringendo, su come si tenevano ancorate al braccio del suo amico e compagno di classe. Si reggeva ad Epel come se ne dipendesse la sua vita, lo costringeva a starle vicino, a sostenerla mentre camminava con lo sguardo all'indietro, ma d'altro canto lui non faceva nemmeno niente per allontanarsi. Tornò a concentrarsi sui suoi passi solo quando lei si voltò verso l'uomo-bestia, sentendosi osservata, portandolo a fingere che non la stesse fissando e fosse ignaro di ciò che stava facendo.

(Y/n) era infagottata per bene, limitata di vista e movimenti fra cappello, cappotto pesante e maglione, ma non poteva fare a meno di girarsi spesso per controllare che dietro le sue spalle i tre fossero ancora lì e soprattutto non stessero pianificando nulla di stupido o strano. Ogni volta che si voltava li beccava sempre a fissarla e spesso smettevano di parlottare fra di loro fino a quando non tornava a guardare davanti, per evitare di ritrovarsi distesa sulla strada. Per fortuna poteva contare sul sostegno che il braccio di Epel le stava dando, ma in realtà era più una scusa che usava per tenerselo accanto e non rischiare che andasse a confabulare con gli altri, oltre che eludere la possibilità che la lasciassero di nuovo da sola con Jack, come avevano tentato di fare già diverse volte nel solo giorno precedente. Non riusciva a capire il motivo del loro comportamento, ma era anomalo, l'aveva notato e voleva cercare di capirne di più a riguardo.

«Siamo arrivati», aveva annunciato Jack, distraendola dall'obiettivo che si era posta.

Quando aveva parlato della pista di pattinaggio aveva pensato sarebbe stato un rettangolo grande pochi metri, invece le si stava parando davanti una enorme piazza ricoperta di ghiaccio e già ricca di persone di ogni età e razza che si stavano divertendo. Alla vista di ciò un moto d'ansia cominciò a salirle e per scaricarla si morse il labbro inferiore.