Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

Disegni (Che'nya) 🌸

» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Lavanda/diffidenza

Avvertenze: Reader-chan/MC disegna/sa disegnare/è un'artista.

«Stupido. Fastidioso. Gatto!», (Y/n) camminava per il boschetto pestando i piedi per terra per la frustrazione. «Non è nemmeno la sua scuola, perché deve venire a dar fastidio a me?», borbottava come una teiera sul fuoco.

Era il suo pomeriggio libero, uno dei primi che aveva avuto per sé stessa dopo tanto tempo, e si era impuntata che avrebbe rimesso mano al notebook che, secondo lei, stava sul comodino in camera da fin troppo. Prima di arrivare al Night Raven College aveva sempre parecchio tempo per disegnare, mentre dopo la situazione era drasticamente cambiata. Sia per colpa delle lezioni, che per tutti i guai che si erano succeduti nel corso dell'anno, lei aveva avuto sempre meno tempo per trovare un posto che la ispirasse, sedersi e passare la matita sulla carta riproducendo quello che la mente le diceva, sia con delle referenze, che creando doodle a caso.

Arrivò sotto un albero su una specie di collinetta, si assicurò che non ci fosse nessuno e poi si sedette a peso morto. «Che c'entro io con lui? Non puoi andare da qualcun altro?», continuò a borbottare mentre apriva il quadernetto degli schizzi su una pagina vuota e cominciava un nuovo disegno, seguendo ciecamente quello che la testa le avrebbe detto.

Era contenta di poter disegnare da sola, senza che Grim potesse interromperla perché aveva fame, ma il destino pareva non essere comunque dalla sua parte. Si era piazzata al Mistery Shop di Sam e quel luogo la stava ispirando parecchio, perciò la matita volava sul foglio e ogni tanto sbucava il doodle di una nuova bambolina voodoo da qualche parte, quando aveva iniziato a sentire qualcuno canticchiare a labbra strette. Si era fermata, per essere certa di aver sentito bene, e controllò i dintorni, ma non c'era nessuno. Ascoltò di nuovo, ma anche la canzoncina si era dissipata nel nulla, perciò si strinse nelle spalle e riprese a disegnare.

«Oooh, stai disenyando?»

(Y/n) aveva urlato per lo spavento quando una fluttuante testa con le orecchie da gatto le era comparsa accanto alla faccia alitando sui suoi disegni. Si era affrettata a chiudere il notebook e si era alzata in piedi, mentre anche il corpo appartenente alla testa diveniva visibile ai suoi occhi.

«Che'nya!», lo rimproverò mettendosi i pugni sui fianchi e il ragazzo rise.

«Nyao, (Y/n), sono venuto a farti visita», si dondolò sulle punte e i talloni, non leggendo affatto l'astio dipinto sul volto della ragazza. «Ti sono nyancato?»

«Non era necessario e no, non mi sei mancato affatto», nonostante gli stesse palesemente dicendo che la sua presenza lì non era gradita e che avrebbe preferito andasse via, Che'nya prese le parole come una battuta e ridacchiò di nuovo.

«Mi è sempre nyaciuto il tuo umorismo, sei molto divernyente», le si avvicinò, sempre con quel fastidioso sorriso da gatto, «posso nyedere cosa stavi disenyando?», le girò attorno solo per piazzarsi sul lato dalla quale si trovava il quaderno, in attesa che gli mostrasse i disegni.

«No!», (Y/n) allontanò lo sketchbook da lui, stendendo le braccia dalla parte opposta.

«Fastidioso, inutile gatto!», continuò a borbottare fra sé ripercorrendo con la mente l'incontro di appena una mezzoretta prima.

Nonostante fosse innervosita al punto tale che avrebbe potuto spezzare la matita, la punta volava leggera sul foglio e stava tracciando qualche nuovo disegno a cui non stava prestando attenzione.