Jealousy (Leona) 🌸

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Rosa gialla/Gelosia

Avvertenze: scena mancante dell'evento "Lost in the Book with Tim Burton's The Nightmare Before Christmas" (ho cercato di non fare spoiler, quindi ci sono solo dei riferimenti a scene avvenute nel capitolo 1 dell'evento). La storia è narrata dal punto di vista di Leona, quindi insulta tutti.


Voleva solo tornare al Night Raven College, buttarsi sul letto e dormire per il resto della sua vita, invece era bloccato ad Halloween Town ed era costretto ad aiutare una manciata di mostri per poter uscire dal libro in cui era finito per colpa della dannata palla di pelo di Ramshackle. Non sarebbe neanche stata un'esperienza tanto cattiva, se non fosse che si stava trascinando per le vie della lugubre città e soprattutto se non fosse per quell'odioso sfigato che si erano dovuti accollare.

Aveva detto che si chiamava Skully J. Graves e fin dall'inizio gli era puzzato. Era proprio un idiota di quelli strani e più tempo Leona passava con lui, più lo mal tollerava. Non bastava essersi ritrovato bloccato lì con la lucertola, c'era anche lo sfigato.

Forse era un'oretta che stavano gironzolando, visitando luoghi ed esseri mostruosi, e per tutto il tempo Leona non era proprio riuscito a distogliergli gli occhi dalla schiena, chiusi in due fessure cariche di fastidio. Era più che cosciente della ragione per cui si sentiva così, ma non riusciva a scrollarsela di dosso pur se si impegnava, e non si stava affatto impegnando per superarla. Quel Graves era fin troppo appiccicoso, in un modo che gli faceva digrignare i denti.

Non gli avrebbe dato poi così tanto fastidio se si fosse avvicinato solo a lui e agli altri ragazzi e avesse dato il bacio sul dorso della mano solo a loro. In quei momenti avrebbe voluto incenerirlo, ma non era così tanto insopportabile da fargli ribollire il sangue. Il fastidio maggiore affiorava quando si comportava in quel modo con (Y/n).

Erano ancora nella strana foresta ed era lontano da lei quando aveva visto Skully che le baciava la mano in un gesto galante, ma fin troppo affettuoso per essere rivolto a una persona sconosciuta, e aveva aggrottato la fronte quando, sulle guance della ragazza, più pallide del solito, aveva notato un colorito rosato. (Y/n) non poteva veramente aver apprezzato quel gesto, era ridicolo!

Quindi da allora aveva mantenuto gli occhi fissi su di lui, soprattutto se si avvicinava troppo all'erbivoro, e lo fissava intensamente, come stava facendo in quel momento, per le vie di Halloween Town.

Doveva starle lontano, doveva trovarsi ad almeno mezzo chilometro da lei, eppure in quell'istante era al suo fianco, molto, troppo vicino, al punto tale che durante la passeggiata le mani quasi si toccavano. Bloccò l'occhio non coperto dalla benda sui dorsi che dondolavano accompagnando il passo e quando (Y/n) ebbe un leggero sussulto perché si erano sfiorati, le orecchie di Leona si contrassero.

«Oh, mi devi scusare, non intendevo toccarti la mano senza permesso», si scusò lo stangone, facendo un mezzo inchino e allora il leone non ci vide più e affrettò il passo.

«No no, non preoccuparti», iniziò (Y/n), agitando le mani in un gesto nervoso.

«Preoccupati di me», intervenne Leona, allungando un braccio oltre le spalle dell'erbivoro e invitandola forzatamente ad allontanarsi da Skully.

(Y/n) si ritrovò all'improvviso inglobata all'interno del grande cappotto nero del leader di Savanaclaw ed era più confusa che mai. Mentre camminava, seguendolo chissà dove, guardò verso l'alto a Leona che, invece, la stava ignorando deliberatamente. Non comprendeva che gli prendesse, né perché l'avesse allontanata in malo modo dal primino che era solo stato gentile con lei.

«Leona?»

«Non parlare, Erbivoro», la intimò con un tono freddo.

Leona non aveva la più pallida idea di come avrebbe dovuto spiegare un tale gesto sia a lei, che, e soprattutto, agli altri leader e vice che erano con loro e di cui sentiva gli sguardi confusi e pungenti puntati sulle sue spalle. Avrebbe dovuto inventarsi una scusa che risultasse plausibile in fretta, ma non aveva nemmeno idea di dove andare. Aveva agito d'impulso e non era assolutamente da lui e tutto solo per colpa di quel dannato sentimento che gli faceva bollire lo stomaco come un calderone. L'unica cosa di tutta la faccenda che lo rassicurava era che aveva (Y/n) accanto a sé, nell'abbraccio del suo cappotto, per il resto avrebbe solo dovuto trovare una buona giustificazione per le sue azioni, senza che risultasse palese che in realtà era solo geloso che qualche altro ragazzo rivolgesse le sue attenzioni all'insignificante erbivoro di Ramshackle.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora