Round 1 (Trey) 🔞

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«Oggi sei più eccitata del solito, mh?», sussurrò Trey seducente. Le parole arrivarono in un soffio caldo contro l'orecchio di (Y/n), facendola gemere lievemente per la sensazione. Forse era vero che era eccitata come le succedeva di rado, altrimenti non si sarebbe ritrovata nella posizione in cui era adesso.

Appena erano entrati in camera (Y/n) aveva afferrato il viso di Trey e l'aveva baciato come se fosse in una disperata astinenza di lui, come se non sarebbe riuscita a resistere un altro solo secondo senza assaporare le dolci labbra del ragazzo sulle sue, la saliva nella bocca, la lingua spinta contro la sua. Fremeva dalla voglia di sentirlo vicino e sempre più vicino, quindi quando Trey fece scivolare le mani sull'orlo della maglia e gliela sollevò oltre la testa, lei non perse tempo ad alzare le braccia per aiutarlo. Aveva persino strappato la camicia del ragazzo, nel tentativo di sbottonarla, ma finendo per tirare il tessuto fino a che i bottoni non hanno ceduto. E se non fosse stato per Trey, probabilmente gli avrebbe persino fatto male mentre provava a slacciargli la cintura dei pantaloni. Era vero: era eccitata. Gli ormoni l'avevano colpita all'improvviso e la visione del suo ragazzo non aveva fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Per fortuna lui era in vena di assecondarla, o semplicemente era bisognoso come lei ma lo nascondeva meglio, quindi appena aveva capito le sue intenzioni, l'aveva subito presa per mano e trascinata di sopra.

Gli indumenti erano stati gettati sul pavimento, sparsi un po' ovunque, mentre (Y/n) provava a tenerlo ancora più vicino a sé man mano che questi sparivano dai loro corpi, per sentire il calore che emanava, per percepire meglio i muscoli cesellati che aveva voglia di afferrare persino con le unghie, per costringerlo a rimanerle attaccata, ma anche per strofinare il corpo contro di lui, il seno contro il petto, l'inguine contro la coscia, la faccia contro la spalla e le mani sulla schiena. Passava le dita su ogni anfratto che la superficie marmorea di Trey riusciva a darle e gemeva ogni volta che, attraverso i suoi gesti affamati, sentiva che pure lui si stava eccitando. Quando il suo cazzo fu abbastanza eretto, (Y/n) se lo mise fra le cosce e iniziò a strofinarlo fra di esse, coprendolo, man mano che procedeva, di liquido trasparente.

«Audace...», mormorò Trey, osservandola con un sorriso compiaciuto, più simile a un ghigno, se non fosse che stava cercando di controllarsi. Voleva spingersi oltre, si capiva benissimo dai suoi occhi, però si tratteneva per non spaventarla o cadere in qualcosa di cui poi si sarebbe pentito.

«Trey...», sospirò (Y/n), distogliendo lo sguardo da lui. Il commento l'aveva frenata un po', ma non abbastanza da fermare lo strofinamento delle cosce contro il membro duro e da impedire le successive parole. «Per una volta non trattenerti. Smettila di essere gentile: ti voglio e basta». Una semplice frase che fu sufficiente per far scattare un click nella testa del ragazzo.

Un sorriso storto tremolò lieve, prima di scostarsi da lei e avvicinarsi alla scrivania. Si tolse gli occhiali, riponendoli con cura, e poi tornò alla ragazza. Di solito era abituata a un Trey più calcolato in movimenti e azioni, perciò non comprese nell'immediato ciò che successe subito dopo: il ragazzo l'aveva presa fra le sue braccia, sollevandola dal pavimento, e l'aveva gettata di peso sul letto, facendole emettere un cigolio. (Y/n) rimase stordita fino a quando non si ritrovò Trey disteso su di lei.

«È questo ciò che vuoi?», ridacchiò, strofinando il cazzo contro la sua coscia, lasciando dietro di sé un alone di presperma e una sensazione di umido appiccicoso, «allora va bene: non sarò gentile con te, stasera».

(Y/n) gemette piano sentendo la sua mano scivolare delicata lungo un braccio, un fianco, fino a fermarsi sulla coscia e stringerla in una ferrea presa.

«Sembri così vogliosa... non ti ho mai vista così» mormorò, prima di avvicinarsi all'orecchio e sussurrare «mi piace».

(Y/n) chiuse gli occhi e piagnucolò. Quei suoi atteggiamenti non facevano altro che eccitarla di più. Provò a muovere i fianchi contro di lui e quel cazzo che imperterrito di strofinava contro una coscia, ma la mano che la stringeva le impediva tale movimento.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora