Wrong door (Vil) 🌸🔞

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Avvertenze: Reader-chan non è MC; il Night Raven College è una scuola mista; l'abito a cui si fa riferimento nella fic è quello della carta di compleanno 2023/Blossom Birthday.

Era stressata e sovrappensiero, non si era resa conto di aver imboccato il corridoio sbagliato, meno che mai che la porta che aveva di fronte non era quella della sua camera, perciò rimase sorpresa quando la spalancò e non trovò la stanza vuota.

Era il giorno del compleanno del leader del dormitorio e tutti i residenti di Pomefiore si stavano agitando in ogni direzione per organizzare un'ottima festa, lei compresa. Il problema era che la gente pareva averla presa come il barile perfetto a cui scaricare gli impegni che loro non riuscivano a gestire, con il risultato che adesso lei si ritrovava sommersa di faccende. Era scappata via da Epel con la scusa di dover andare in bagno e aveva pensato che rinchiudersi in camera per qualche ora sarebbe stato un ottimo metodo per sfuggire agli imbarazzanti attimi in cui non era capace di dire di no e si addossava qualcos'altro. La strada dal bagno comune alla sua stanza la conosceva a memoria: usciva, girava a destra, un paio di corridoi più in là e svoltava a sinistra. Invece, dopo essersi spostata per non essere investita da un carrello ricco di tovaglie decorate, aveva virato di nuovo verso destra e aveva aperto la porta sbagliata senza bussare.

Rimase pietrificata nel momento stesso in cui si accorse dell'errore, quando gli occhi incontrarono una persona che non avrebbe dovuto essere lì. Vil si stagliava a pochi metri da lei, in piedi e dandole le spalle. In una situazione normale si sarebbe scusata e avrebbe chiuso la porta, senza troppi problemi, ma quella non era una situazione normale, perché Vil era completamente nudo.

Le pupille si muovevano frenetiche non sapendo dove posarsi prima. La pelle sembrava essere di porcellana, perfetta, liscia, all'apparenza anche morbida; i muscoli erano tonici, duri come il marmo e scolpiti come se fossero passati sotto lo scalpello di un eccellente scultore, risaltati dalla posa in tensione che aveva. Le fremevano le mani, voleva toccarlo, voleva constatare in prima persona ciò che stava supponendo. Era così perfetto... dal collo torto, permettente alla testa di guardarsi alle spalle senza voltarsi, al busto semi-ruotato, ai glutei contratti, alle lunghe gambe in trazione.

Vil si schiarì la gola, riportando l'attenzione sul viso.

«Potresti smetterla di fissarmi? O almeno cerca di renderlo meno evidente», sospirò, voltandosi verso il letto e recuperando l'asciugamano che si era tolto dalla vita solo pochi istanti prima.

Adesso che (Y/n) faceva più attenzione, poteva chiaramente vedere sulle braccia e sulla schiena ancora alcune gocce di acqua che rimanevano immortalate nella loro posizione, troppo piccole per continuare a correre lungo la spina, ma perfette per renderlo più sensuale ed erotico che mai. Sollevando lo sguardo notò che i capelli, ancora umidi, erano sciolti e disordinati, presentandole il ragazzo in una forma inedita, come se avesse appena terminato un'attività che lo aveva incasinato. Vil si riavvolse il panno attorno alla vita, coprendo le zone più proibite. Solo allora si accorse che stava fissando qualcosa che non avrebbe mai dovuto neanche guardare. La realizzazione salì in lei insieme a un brillante colorito rosso sulle guance. La lingua si era incollata al palato, secca, insieme all'intera bocca e alle labbra, e aveva dimenticato l'uso della parola, privandola persino della capacità di scusarsi, perciò rimase ancora immobile sulla soglia.

Vil finì di sistemarsi il drappo bianco alla vita e la affrontò. Era chiaro, dal viso, che si sentisse a disagio per la surreale situazione venutasi a creare, ma piano piano questo sentimento svanì, lasciando il posto a un piccolo sorriso altezzoso che fece capolino sulle labbra.

«Ti piace quello che vedi?».

La frase arrivò forte e chiara alle orecchie di (Y/n), sbalzandola fuori dallo stato di shock che stava vivendo. Sussultò e corrucciò la fronte, volendo rimproverarlo, per poi ricordarsi di essere nel torto e fare un profondo inchino.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora