Buongiorno con Lilia (Lilia) 🔞

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Seta (pumpNIGHT)

Stavo pensando di considerare questa dei "Buongiorno con" una miniserie, perché ho intenzione di farne qualche altro, ma non con tutti.


Era mattina, ne era certa, ma dalle finestre di Diasomnia riusciva a vedere solo i soliti nuvoloni tetri, dandole poca voglia di alzarsi dal letto, anche per via della comodità di questo. Lo sguardo rimaneva perso al di là dei vetri, con la testa poggiata sul cuscino sollevato da un arto, mentre l'altra mano accarezzava l'avanbraccio esile che le circondava la vita sotto le lenzuola di seta. Nel silenzio sentì un lieve sospiro e si contorse per riuscire a vedere la fata alle spalle, che ancora dormiva beato, perciò decise, facendo molta attenzione, di voltarsi, ponendosi faccia a faccia con lui, ma ancora fra le sue braccia, che mogie si poggiavano sui fianchi nudi. Ammirando i lineamenti rilassati, passò le dita fra la frangia storta, scostando le ciocche nere e magenta per osservare meglio le palpebre chiuse, che, però, subito dopo tornarono al loro posto, coprendole di nuovo, e sorrise trovando l'intera situazione piacevole.

«(Y/n)... che stai facendo?», mormorò, senza una traccia di sonno nella voce.

«Eri sveglio?», domandò sorpresa.

«Credo di esserlo da ore», tirò su le labbra, aprendo gli occhi, mostrandole una scintilla furba in essi, «però è rilassante averti fra le mie braccia, peggio ancora quando mi accarezzi come stavi facendo prima».

Scosse la testa. Il solito vecchio Lilia, sempre amante delle sue attenzioni e di ottenerle anche tramite scherzetti e piccole finte.

«Buongiorno, tesoro», si avvicinò, protendendo le labbra;

«Buongiorno, cara», fece lo stesso, dandole un bacio leggero.

Nel momento in cui si allontanò da esse non tornò a porsi di fronte a lei, ma rimase chinato, passando sul collo, dove la beccò una seconda volta in un punto che (Y/n) sentì pizzicare.

«Credo di aver fatto troppo forte qui», il tono basso vibrava contro la pelle, facendola rabbrividire, «è tutto viola», concluse scherzoso. Dovette fare mente locale per ricordare come mai fosse irritata lì, rimembrando poche ore prima.

Lilia l'aveva invitata per una serata da passare insieme, "da fidanzatini", "solo coccole e baci", aveva detto, però poi, quando era arrivata, da totale ingenua, il momento dolce, che credeva sarebbe durato fino alla buonanotte, si è ridotto a una decina di minuti e presto si era ritrovata nell'ingabbiante abbraccio della fata, fra lui e il letto, mugugnando per una sessione di pomiciata ardente. Era certa che quel piccolo bastardo non aveva mai avuto intenzione di fare davvero i piccioncini, ma era così bravo con le parole e i tocchi che ci era cascata come una pera matura.

«Ah! Lilia!», si ribellò dopo che lui la morse un po' troppo forte con i canini appuntiti.

«Scusa, cara, ma sei così deliziosa che è impossibile resisterti», ridacchiò, ricadendo sulla pelle, mordicchiandola leggermente e saltando da un posto a un altro.

(Y/n) non poteva fare molto se non contorcersi, ritrovandosi con i polsi bloccati sopra la testa da una sola delle sue mani, mentre l'altra le accarezzava il fianco. Lo conosceva ormai, eppure ogni volta rimaneva stupita da quanto fosse forte: le era impossibile cercare di districarsi dalla presa, l'aveva ancorata al letto, con le braccia sollevate, e così sarebbe rimasta. Non riusciva a vederlo con chiarezza, ma sentiva alla perfezione le labbra passare poco sopra il seno, prima di raschiare delicatamente con le zanne, scendendo fino a un capezzolo, che però non prese in bocca, piuttosto pensò di spostarsi all'altezza dello stomaco e ripetere il gesto, scendendo ancora. La stava stuzzicando a regola d'arte, evitando i punti più sensibili, ma lavorando sulla pelle, facendola ringhiare per il fastidio.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora