Il quadro e il drago (Malleus) 🌸

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Era maestosa. E... spettacolare? Forse, doveva ammetterlo, persino un po' spaventosa, eppure (Y/n) non riusciva a levarle gli occhi di dosso. La targhetta sottostante recitava "Strega delle Spine – forma draconica" e poi altri dettagli riguardanti il quadro in sé. Quindi quella era la stessa strega la cui statua si trovava sulla via principale della scuola. Era molto diversa rispetto a come l'aveva vista lì e non l'avrebbe mai riconosciuta se non fosse stato per il cartellino identificativo.

Come i suoi amici, anche (Y/n) era tenuta a prendere parte alla celebrazione del centenario di un famoso museo, come loro doveva lavorare da rappresentante del luogo e, prima della serata vera e propria, tutti si stavano perdendo per i corridoi, osservando i vari quadri e le statue dei grandi della storia di Twisted Wonderland. Lei si era allontanata sia da Grim che dai suoi amici, certa che se avesse cercato bene, avrebbe trovato nei quadri qualche risposta agli strani sogni che spesso aveva e che raffiguravano i Grandi Sette. Finora nulla di fruttuoso, riusciva solo a riconoscere alcune scene sognate in ciò che era dipinto, ma nessun'altra spiegazione, fino a quando non aveva trovato il quadro di un grosso drago nero e verde. Era rimasta incantata, qualcosa del drago la teneva lì inchiodata a fissarlo, oscillando la testa di tanto in tanto come se il gesto potesse aiutarla a capire meglio e di più della figura.

«È magnifica, non è vero?», una voce la fece sobbalzare fuori dallo stato di trance in cui il quadro l'aveva immersa.

Voltandosi nella direzione da cui derivava, vide Malleus approcciarla con calma e con un lieve sorriso.

«Tsunotaro. Mi hai spaventata», tornò a osservare il dipinto. I colori erano molto scuri, spezzati solo dall'acceso verde all'essere e del suo fuoco.

«Scusami, Cucciolo d'Uomo». Malleus fece pochi altri passi e poi si fermò al suo fianco, alla sinistra, mettendosi a sua volta a contemplare l'opera.

Calò il silenzio per alcuni secondi, poi fu (Y/n) a romperlo.

«Hai ragione, è magnifica», mormorò, rispondendo alla domanda precedentemente fattole. Le parole ebbero il potere di ampliare il sorriso sulle labbra del ragazzo.

Malleus avrebbe voluto aggiungere qualcos'altro, utile anche per tenere viva la conversazione, però preferì tacere, almeno per il momento. C'erano ancora tante cose che non sapeva di lui, cose che prima o poi avrebbe voluto confessarle, però trovava che il momento non fosse l'ideale, che non fosse ancora maturo il tempo in cui avrebbe potuto dirle ogni cosa di sé. Si fidava di quel cucciolo d'uomo, ma non voleva spaventarla, voleva che almeno lei non avesse paura di lui.

(Y/n) si dondolò leggermente, passando il peso dalle punte ai talloni e viceversa, e notò che Malleus stava fingendo di continuare a guardare il quadro, quando in realtà, con la coda dell'occhio, era attratto da lei e dal suo movimento. Si sentì in imbarazzo ed era tentata di chiedergli di spostarsi verso un'altra opera pur di rompere quella fastidiosa tensione, però poi si accorse di qualcosa che prima le era sfuggito.

Malleus si leccò le labbra, nervoso, e ingoiò la saliva con uno sforzo. Voleva fare qualcosa che gli stava risultando più faticoso di quanto avrebbe creduto, perciò smise di guardarla di sbieco e inspirò profondamente. Era uno stupido, misero gesto, aveva visto tanti umani e fate farlo, pure pubblicamente, ma per lui stava risultando molto difficile. Si chiese se anche per loro fosse così, seppur all'apparenza non sembrasse, e chiuse le palpebre per racimolare il coraggio necessario e quando le riaprì era deciso a tentare.

Le dita della destra ebbero un leggero, indeciso scatto, poi cominciarono a protrarsi verso l'umana. Il cuore era impazzito nel petto, eppure voleva solo prenderle la mano: non riusciva proprio a capire il suo corpo e quel che gli voleva comunicare. Si allungò ancora, persino si inclinò un po' per riuscire a raggiungerla, ma quando il dorso sfiorò contro il suo, si ritirò all'istante, con un sussulto. Malleus guardò vacuo il dipinto dinanzi a sé, prima di abbassare lo sguardo intristito. Non era nemmeno capace di toccarla. Ma risollevò il capo e spalancò gli occhi meravigliato quando delle dita delicate sfiorarono, altrettanto incerte come lui, il suo palmo. (Y/n) aveva stretto con delicatezza la grande mano del principe nella sua, avendo capito quali erano le sue intenzioni ma altrettanto imbarazzata dal gesto. Era calda e morbida e dopo alcuni istanti di sorpresa, Malleus ricambiò la stretta.

Entrambi continuavano a fingere di contemplare il quadro, entrambi avevano le guance arrossite dal contatto ed entrambi rimanevano immobili nelle loro posizioni, temendo che se si fossero mossi anche di pochi centimetri, o se avessero detto anche una sola parola, l'incanto sarebbe svanito in un istante. Erano solo loro due, il resto del museo e dei loro compagni che girovagavano per i corridoi alle loro spalle erano svaniti nel nulla, e infatti nessuno dei due si accorse che erano osservati intensamente da un piccolo mostro.

Grim li fissava accigliato dall'altra parte del corridoio, con le braccia conserte e con un broncio bambinesco, come se fosse appena stato tradito dal suo amichetto di giochi. Si stava godendo in pace il giro per il museo, lontano dal suo minion e libero di fare quello che voleva, quando l'aveva beccata a osservare un quadro, mano nella mano con Tsunotaro: si sentiva ferito. L'aveva per caso appena sostituito con un altro? Solo perché si era allontanato da lei per alcuni minuti? Voleva andare lì e rimproverarla, e lo avrebbe fatto se Ace non l'avesse chiamato.

«Oi, Grim, ecco dov'eri finito», la testa rossa si avvicinò al piccoletto, seguito da Deuce, e subito si accorse dello sguardo truce rivolto dritto davanti a sé.

«Abbiamo trovato quello che stavi cercando», aggiunse l'altro, ma venne ignorato.

«Ehi, che stai guardando?»;

«Quel minion mi ha già sostituito con un altro padrone da servire. Solo perché mi sono allontanato da lei un po'!», borbottò acido Grim.

Ace e Deuce si guardarono a vicenda, poi verso di lei, ancora con la mano in quella di Malleus, e con un solo cenno capirono cosa dovevano fare. Deuce mise una mano dietro la schiena di Grim, mentre Ace lo tirò via per una zampa.

«Andiamo, Grim», lo spinse Deuce.

«Aspetta, prima devo rimproverare quel minion infedele!», sbraitò il mostro, iniziando a far resistenza, cercando di rimanere dov'era e di sfilare la zampa dalla presa di Ace.

«Lo farai dopo, prima vedi questa cosa che abbiamo trovato», lo persuase l'altro ragazzo trascinandolo via.

Dovettero impegnarsi abbastanza affinché riuscissero ad allontanare Grim, per fare in modo che i due piccioncini non venissero interrotti e per lasciarli godere ancora un po' della compagnia reciproca e del semplice e caldo tocco delle loro mani.


N/A: 

Yee, it's my birthday!

Come ogni anno, ormai, rieccoci con la fic in cui MC/Reader-chan indossa la divisa delle carte di compleanno che sono in game e Malleus ci prova con lei. Chissà se prima o poi riuscirà a conquistarla...Intanto, di nuovo, è una fic che è sbucata fuori da un'idea che doveva essere un disegno, ma io non so disegnare.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora