Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

I See You (Rook) 🔞

Avvertenze: sono presenti spoiler del Capitolo 6... beh, in realtà cominciano già dal titolo.

Vi ricordate quando ho pubblicato "Buongiorno con Rook" e ho scritto che per me era collegato ad altre due fic anche se non c'era nulla che lo faceva intendere esplicitamente? Ecco, questo è il secondo. Quindi sono "Buongiorno con Rook", questo e un terzo che ho già scritto, ma non so quando lo pubblicherò. 

Inoltre all'inizio avrei dovuto metterlo online il giorno del compleanno di Rook, ma poi c'è stato un cambio di programma all'ultimo (grazie a coloro che hanno risposto al sondaggio su ig e mi hanno spronato a scrivere l'altra fic).

I passi sbattevano sul terreno rimbombando attraverso il corpo, il respiro pesante le riempiva le orecchie, gli occhi erano puntati in avanti cercando solo di raggiungere il punto più lontano che riuscisse a individuare all'orizzonte, la mente cosciente si stava impegnando con tutte le forze per allontanarsi il più possibile dal punto iniziale, ma il corpo era ormai stanco. Nonostante stesse cercando di essere silenziosa le stava riuscendo sempre più difficile. Il cuore non era abituato a resistere tanto a lungo e stava battendo all'impazzata nel petto, pompando sangue fino agli estremi e alimentando l'adrenalina che sentiva scorrere in corpo. Sembrava un animale spaventato e nel mezzo della sua fuga qualcosa sferzò vicino all'orecchio.

(Y/n) si fermò all'istante, voltandosi di scatto e analizzando l'area circostante irrequieta, accelerata dalla corsa e dal timore. Era sicura di quello che aveva sentito, non aveva dubbi, era il suono di una freccia che era passata a pochi centimetri da lei, eppure nel punto in cui si doveva trovare non c'era nulla.

È qui, pensò, tornando a guardarsi le spalle nervosamente, poi scattò di nuovo via, tirando dritto davanti a sé. Vedeva una piccola radura lì in mezzo, nel folto del boschetto che stava tagliando senza una meta né una rotta. Un punto così scoperto sarebbe stato più pericoloso, eppure la mente non ragionò, si mosse d'istinto. Se aveva sentito quel suono voleva dire che lui era vicino, molto vicino e tutto il suo corpo tremò, dalla cima ai piedi, alla realizzazione. Il suo lato conscio le disse che era per la paura e l'eccessivo sforzo – l'acido lattico iniziava a esternare gli effetti – mentre il lato più profondo sapeva che quella non era altro che eccitazione. Stava per prenderla, era molto vicino, lo sapeva.

Dentro di sé sorrise. Doveva sospettarlo che avrebbe usato I See You anche per una piccola sfida come quella, ma ora che ne aveva avuto la conferma avrebbe potuto sfruttarlo per fare breccia nel suo orgoglio di cacciatore, dicendogli che si era rammollito così tanto che non sapeva più rintracciare la preda senza usare i suoi sporchi mezzucci magici. Il ghigno si palesò anche sulle labbra al pensiero, però purtroppo la distrasse, non facendole accorgere che lui l'aveva, finalmente, raggiunta.

Un singolo rumore di un ramoscello spezzato la fece voltare verso la fonte appena in tempo per ritrovarsi a collidere brutalmente contro una massa ferrea. Non riuscì a capire con esattezza che accadde negli istanti successivi, la situazione era confusa, sentiva solo qualcosa davanti a sé e una mano posizionata dietro la nuca, evitando così che picchiasse la testa nel momento in cui, con la schiena, urtò violentemente contro il terreno, costringendola a buttare fuori, con forza, l'aria dei polmoni, svuotandoli.

Tossicchiò, in un disperato tentativo di riprendere fiato dopo l'estenuante e miserabile corsa, capendo solo dopo la posizione in cui si trovava. Le palpebre si spalancarono – non si era neanche accorta di averle chiuse – notandolo lì, su di lei, con le mani ben piantate ai lati della testa e il sorriso serafico sul volto arrossito ma non per la corsa. Inspirava ed espirava a un ritmo poco più veloce del regolare e dalla bocca, parendo quasi non avesse corso dietro di lei, e con i capelli biondi che calavano in avanti, attratti dalla gravità.