Labirinto (Trey) 🌸

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Rosa/Segreto

So che vi aspettavate una fic di compleanno per Jack, però il tema era troppo perfetto per qualcuno di Heartslabyul.


I labirinti esistono per due ragioni: la prima è perdersi, la seconda è ritrovare la via e magari anche sé stessi. Loro stavano sfruttando a pieno i motivi per cui un labirinto esiste, perché si stavano perdendo fra le sue intricate vie, rincorrendosi e cercando di ritrovarsi.

Nonostante il fiato le mancasse, (Y/n) continuava a correre e a ridere, incapace di smetterla anche se le facevano male le guance.

«(Y/n), dove sei? Tanto prima o poi ti prendo», la voce di Trey si levò da dietro qualche muro fatto di erba e rose.

Si guardò ancora indietro sperando di vederlo sbucare dall'angolo che aveva da poco svoltato, senza mai smettere di andare avanti, seguendo un tracciato storto, incapace di correre dritta.

Quel pomeriggio aveva trovato Trey nella cucina di Heartslabyul a preparare i dolci per il tè delle cinque nonostante fosse appena passato l'orario del pranzo e lei gli aveva fatto compagnia fino a quando non li aveva infornati, seduta sul bancone e oscillando le gambe nel vuoto, impaziente di vederlo di nuovo libero. Gli aveva allietato il lavoro chiacchierando con lui e Trey era molto contento che fosse rimasta, quindi appena mise i biscotti in forno e settò il timer, (Y/n) saltò giù dal bancone e lo sfidò: «ehi, Trey, prendimi, se ci riesci!» ed era subito balzata verso l'esterno, stando attenta, nel frattempo, a non scontrarsi con nessun altro ragazzo.

Trey ci mise qualche secondo per realizzare che dovesse inseguirla, poi si sfilò in fretta i guanti da forno, li gettò sul bancone e scattò dietro di lei. Rischiò di sbattere contro qualcuno, si scusò e poi notò che lo stava aspettando vicino al labirinto di rose.

Così era cominciata e stava ancora continuando. (Y/n) cercava di non ridere per non rivelare la sua posizione al ragazzo, ma era impossibile trattenersi e sapeva che anche sul volto di Trey il sorriso proliferava.

Si voltò ancora una volta e in quel momento Trey si fermò nel mezzo di un crocevia, si guardò attorno, cercando di capire dove dovesse andare e notò la ragazza. (Y/n) ebbe appena il tempo di vedere il ghigno divertito che si formava sulle labbra e lo scatto nella sua direzione, poi si concentrò sulla via davanti a lei incapace di sopprimere un piccolo urlo.

Il cuore le stava scoppiando nel petto, le guance bruciavano per lo sforzo, ma non rallentò di un passo: era davvero troppo divertente scappare dal suo ragazzo e smarrirsi nel labirinto. In fondo i labirinti sono fatti per perdersi e loro erano decisamente perduti nella gioia del momento, nel brivido che l'attimo fuggente gli stava regalando.

Era a un passo dal centro, probabilmente lo avrebbe raggiunto dopo solo un paio di svolte perché le pareti ora erano piene di rose e le vie un po' più larghe, ma un braccio si avvolse attorno alla vita bloccando la sua corsa.

«Presa!»

(Y/n) urlò fra le risate mentre Trey la tratteneva, ora con entrambe le braccia, e la sollevava da terra, per fare in modo che non gli sfuggisse ancora.

«Adesso sei mia», decretò con il sorriso sulle labbra e rimettendola con i piedi sull'erba.

(Y/n) non riusciva a smettere di ridere e Trey ne fu contagiato, la strinse più forte contro il suo petto e dondolò leggermente.

«Ti ho presa...», continuò a mormorare mentre le risate di entrambi si calmavano e semplicemente rimanevano nel mezzo della via a coccolarsi, con (Y/n) che si piegava contro un braccio che la avvolgeva e contro il suo petto.

I labirinti sono fatti per ritrovare la via e ritrovare sé stessi e loro si erano appena ritrovati, avevano riscoperto la via di uno verso l'altra. Ma ai due motivi principali per cui i labirinti esistono, ne avevano appena aggiunto un terzo: erano fatti per nascondere e mantenere i segreti.

(Y/n) e Trey avevano deciso di non tornare subito indietro: stavano bene insieme, solo loro due e il mondo fuori da quelle mura di verde e spine, che non sentivano la necessità di tornare a farne parte nell'immediato. Volevano solo continuare a perdersi nelle piccole chiacchiere leggere che spesso condividevano, senza che nessun altro potesse sentire, quindi si accucciarono vicino a una parete di erba, per non sporcarsi le divise bianche e nere, e ripresero a condividere piccoli pezzi di sé stessi con la persona che amavano, la più speciale.

Ben presto (Y/n) cominciò a parlare di più e Trey ad ascoltare, perché lui adorava follemente ascoltarla mentre condivideva ciò che le faceva illuminare gli occhi come due pietre preziose. E lui amava vedere quegli occhi così pieni di vita e così suoi, solo per lui e per nessun altro. Quindi neanche se ne accorse mentre con una mano si afferrava il cappello e con l'altra prendeva le sue. (Y/n) fermò il blaterare sorpresa dall'improvviso gesto, guardò in basso, al caldo palmo poggiato sui dorsi che aveva sulle ginocchia e al pollice che da sotto le strofinava la pelle, poi risollevò gli occhi su di lui e notò un sorriso morbido e sornione e degli occhi dorati che erano pieni di una dolcezza unica.

Trey mise il cappello davanti ai visi e si avvicinò a lei celandosi dietro di esso, e così (Y/n) lo imitò comprendendo l'intenzione. Si baciarono porgendosi l'uno verso l'altra, al sicuro dagli occhi del mondo all'interno di un labirinto di rose e dietro una Fedora bianca; un bacio dolce e genuino, mantenuto nascosto da tutto ciò che poteva corromperlo. Sarebbe rimasto solo fra loro due, come un segreto sussurrato all'orecchio di un bambino. Perché in fondo celare è la terza ragione per cui i labirinti esistono.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora