Filo rosso (Gidel) 🌸

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Avvertenze: Reader/MC è più piccola/giovane (di 16 anni); spoiler dell'evento Stage in Playful Land; AU dove compare un filo rosso attorno al mignolo appena ti approssimi alla tua anima gemella.


Il filo rosso del destino non esiste, lo sanno tutti. È solo una favola che si continua a raccontare ai bambini, per illuderli che da qualche parte ci sia il vero amore e l'anima gemella, ma crescendo tutti imparano a capire che è solo una bellissima menzogna che non trova riscontro nella realtà.

Fellow era un disilluso, uno dei tanti come il globo ne era pieno; aveva capito che era solo una favola già tempo addietro, e Gidel gli aveva creduto. In fondo, per i due soci, era ovvio che fosse così. In una società in cui chi possiede il denaro possiede il mondo, non c'era spazio per favole e miti che non avrebbero portato soldi in tasca, perciò il piccolo gatto rimase confuso quando vide un filo rosso fiocchettato attorno al mignolo destro.

Sage Island era carina, il suo porto ancora di più, ma Gidel non lo stava ammirando: era impegnato ad ascoltare il piano di Fellow, cercando di stargli dietro mentre ricercavano le loro prossime vittime. La volpe continuava a esporre con convinzione come lì avrebbero potuto trovare e ingannare i ragazzi di ben due scuole prestigiose e che, se fossero stati abbastanza, avrebbero potuto vivere di rendita fino alla fine dei loro giorni, quando Gidel si bloccò di colpo. Sentiva qualcosa stringergli un dito, una sensazione sconosciuta fino a pochi secondi prima, e sollevò la lunga manica della giacca, ritrovandosi a fissare un sottile filo legato al mignolo.

Era fermo nel mezzo della banchina, girandosi e rigirandosi il dito sotto il naso, gli occhi spalancati in un misto di stupore e confusione e la testa che oscillava con curiosità. Era un filo rosso, sottilissimo, a mala pena visibile, però Gidel non ricordava di averne mai legato uno a sé stesso e, pur se cercava di fare mente locale, la domanda, il quando l'avesse fatto, non aveva risposta.

«Gidel! Li abbiamo trovati!», esclamò all'improvviso il socio, facendogli sollevare la testa nella sua direzione.

In fretta abbassò il braccio, lasciando scivolare la manica lungo di esso, e lo raggiunse correndo.

Fellow si era nascosto dietro delle casse e osservava un gruppo di ragazzi con le divise nere a bande dorate, lo sguardo illuminato di gioia. «Sono marmocchi del Night Raven College!», gli aveva detto febbricitante. «Sistemati, Gidel, si va in scena».

Gli aveva solo annuito, si era sistemato meglio il cappello fra le orecchie e si era piazzato al suo fianco, con il martello giocattolo ben stretto fra le mani. Non aveva dovuto fare niente, si era limitato ad annuire e sorridere mentre la volpe parlava e convinceva i ragazzini ad andare a Playful Land. E fu un bene, perché il mignolo aveva cominciato a prudere. Provava a grattarlo con il pollice, nascosto dalla manica, cercando di sollevare il filo che gli pareva si fosse irrobustito, ma si stava solo facendo del male. Pur se spingeva contro la fibra questa rimaneva ferma al suo posto, ben stretta attorno al dito, irremovibile. Decise di lasciar perdere, per il momento, e di sopportare il formicolio, rimandando una più attenta analisi a quando avrebbero finito di adescare il gruppetto. Però quando si allontanarono lo attese un'altra sorpresa.

Fellow si strofinava le mani con avidità, ghignava e pregustava il futuro odore di madol che gli sarebbero arrivate dopo la serata, mentre Gidel si destreggiava fra martello e maniche, provando persino a star dietro alla volpe. Si scoprì di nuovo la mano destra, volendo capire qualcosa di più di quello che era successo pochi minuti prima, ma il filo rosso era scomparso.

Si fermò e si guardò alle spalle, controllando che non l'avesse perso mentre camminava. Non trovandolo, si rigirò su sé stesso, sollevando i piedi, cercandolo sotto le suole e sotto la sua ombra, venendo ancora una volta deluso dalla ricerca.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora