La tipica giornata del cacciatore (Rook) 🌸

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Avvertenze: questa storia è stata scritta per il writober 2021, con nove come tema.

Ore sei e trenta del mattino. Una gazzella si sveglia e sa che deve correre più veloce del leone se vuole sopravvivere. Stesso orario. Un leone si sveglia e sa che deve correre più veloce della gazzella se vuole mangiare. Sempre sei e trenta del mattino. Un cacciatore è già sveglio da mezzora perché sa che un lupo sta già correndo per i campi come allenamento mattutino.

È così che comincia la giornata di Rook, ogni giornata per l'esattezza. Non lascia nemmeno che la sveglia suoni una volta che lui è già in piedi, vestito di tutto punto e con il cappello in mano, pronto per sistemarselo sulla testa e uscire dalla sua camera, per ricercare la prima preda. Quella mattina ne aveva segnate nove sul taccuino e dalla mattina alla sera era determinato a osservarle e "cacciarle" tutte.

Preda numero uno: Jack Howl. Uomo-bestia, maschio, sedici anni, corporatura massiccia e larga, classe prima B, numero undici, altezza centonovantadue centimetri, nome in codice: Monsieur Tough Guy.

Ogni mattina faceva la sua solita corsetta per i campi di Savanaclaw, quando tutti ancora dormivano, per potersi così mantenere in forma. Jack aveva appena finito il secondo giro del campo quando sentì la viscerale sensazione che qualcuno lo stesse osservando, però più si guardava attorno o muoveva le orecchie per captare dei suoni, meno riusciva a scorgere qualcosa di anomalo. Era tutto deserto e silenzioso, eppure sentiva qualcosa che non andava. Riprese a correre, convincendosi che si stava facendo delle paranoie. Poteva essere un animaletto nascosto da qualche parte e lui sentiva la sua presenza, non doveva preoccuparsene. Chiuse gli occhi per cacciare via quella sensazione, concentrandosi sul rumore dei suoi passi.

«Bonjour, Monsieur Tough Guy», lo salutò Rook, proprio a pochi passi dalla sua schiena.

Jack ebbe uno sbalzo per lo spavento e il pelo della coda e delle orecchie si rizzò dritto in piedi. Non si fermò, continuò a correre dando diverse occhiate dietro di sé.

«Rook-senpai? Non ti avevo sentito arrivare. Che ci fai qui a quest'ora del mattino?», gli chiese cercando di rallentare il battito cardiaco che era accelerato, ma non per la corsa.

«Caccia»;

«Cosa cacci?», chiese ancora.

Aspettò in silenzio la risposta, senza ottenerne alcuna. Aspettò ancora, senza riceverla. Allora si guardò dietro, per vedere se fosse ancora lì o fosse andato via. Forse era meglio se se ne fosse andato, perché lo trovò con un sottile sorriso sulla faccia e gli occhi assottigliati, fissi sulla persona davanti. In un attimo ebbe la sua risposta: lui. Stava cacciando lui, ecco perché non l'aveva sentito arrivare.

Jack velocizzò andamento sempre più, fino a quando non si sfilò la penna magica dalla tasca e urlò un "Unleashed Beast" per potersi trasformare in lupo e correre via, il più lontano possibile, nel minor tempo.

Rook lo vide allontanarsi e rallentò il passo fino a fermarsi. Bene, con lui aveva concluso, poteva passare al prossimo. Non gli interessava continuare, il suo obiettivo era quello di ammirare la sua bellezza nel quotidiano e ci era riuscito.

Preda numero due: Azul Ashengrotto. Merman, maschio, diciassette anni, corporatura magra, classe seconda C, numero tre, altezza centosettantasei centimetri, nome in codice: Roi de Fort.

Azul era nella sua stanza e stava dormendo nel letto. Come ogni mattina, la sveglia suonò puntuale alle sette e lui la fece squillare solo un paio di volte, per poi spegnerla. Mugugnò con gli occhi chiusi e si strofinò con forza il dorso della mano sulle palpebre. Con calma li aprì.

«Bonjour! Dormito bene?».

Si ritrovò la faccia sorridente di Rook a pochi metri dal letto, che lo contemplava col mento poggiato sulle mani. Ad Azul gli venne un colpo. Si mise a sedere di scatto, tastò con foga il comodino e si inforcò gli occhiali potendolo vedere chiaramente.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora