Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

Odio (Rollo) 💧

» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Narciso/Amore non corrisposto

Avvertenze: Avvertenze: questo lavoro è un sequel. Per una migliore comprensione leggere Inconveniente e Distruzione prima (potete trovarli sulla raccolta scrollando un po').Sono presenti spoiler di tutto l'evento Glorious Masquerade. Ci sono reference al musical "Notre Dame de Paris", vediamo se qualcuno le coglie, stavolta. C'è un (Y/s) per il cognome.

La porta della camera si spalancò con un sonoro tonfo e un rettangolo di luce si scagliò contro il buio, interrotto da una figura nera piegata verso uno stipite.

Per tutto il giorno era rimasto il solito stoico Presidente del Consiglio studentesco, rigido e freddo, intoccato dagli eventi della notte precedente e dalla sconfitta della più grande e pericolosa battaglia della sua vita, come se non avesse provato a eliminare tutti i maghi di Twisted Wonderland e non avesse perso contro tre di loro. Persino ai festeggiamenti finali era rimasto impassibile. Ora che era da solo, invece, sentiva il fiato mancargli.

Si spinse via dal legno e chiuse la porta a chiave; poi barcollò nel buio rischiarato dalla Luna, provando a raggiungere la scrivania. Quasi non si riconosceva, non capiva che gli prendesse, non era da lui sentirsi in quel modo. Si afferrò il cappello da presidente e lo trascinò giù dalla testa, prima di buttarlo sulla superficie.

Lo scambio era terminato, non avrebbe più incontrato quei disgustosi maghi nel breve periodo, o forse non li avrebbe incontrati mai più in vita sua. Riguardo il piano per debellare la magia aveva già detto che ci avrebbe riprovato e lo avrebbe fatto sul serio appena lo avrebbe perfezionato. Non era quello ciò che lo opprimeva così tanto.

Le mani caddero fiacche ai lati trascinandosi dietro le stole della divisa. Doveva solo cambiarsi in qualcosa di comodo per la notte, eppure persino il semplice gesto gli stava risultando faticoso. L'unico desiderio che aveva al momento era quello di gettarsi fra le lenzuola, tentare di chiudere le palpebre e provare a ignorare il vissuto degli ultimi tre giorni. Come se nulla fosse mai successo.

Si trascinò fino al giaciglio, si infilò al caldo, ritto, con la faccia rivolta al soffitto e gli occhi spalancati.

Qualcosa lo stava disturbando e non capiva cos'era che non gli permetteva di addormentarsi. I ragazzi del Night Raven College se ne erano andati, non sarebbero più stati un fastidio e nessun altro a parte loro sapeva che l'artefice della comparsa e proliferazione dei fiori di loto cremisi era lui. Quindi perché si sentiva come se un macigno lo stesse opprimendo sul petto? Faticava a respirare e le mani strinsero il lenzuolo sulla quale erano poggiate.

I tre Cattivi principali che l'avevano battuto sul campanile avevano messo su uno spettacolo niente male per concludere lo scambio, e tutti i presenti parevano essersi dimenticati di ciò che era successo solo la notte precedente. Tutti, tranne lei.

«Presidente, vada. È da sola», il suo vice l'aveva spronato e Rollo si era rivolto a guardarlo.

«Dove dovrei andare?»

«Quella ragazza, (Y/n), è da sola! Invitatela a ballare. Potrebbe essere la vostra ultima occasione!», aveva continuato l'assistente.

Per un attimo ci aveva creduto. Per qualche assurda ragione si era piantato in lui un seme di speranza e, osservandola da lontano, si stava convincendo che poteva avere una possibilità, l'unica per poter ballare con lei. Dopo essere stato costretto a un ballo con Malleus, se avesse danzato anche con lei sarebbe passato inosservato. Quindi si era fatto coraggio e aveva deciso di avvicinarsi.