Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

La ragazza del Night Raven College (Neige) 🌸

» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Burro (pumpINK)

«Sembra così felice», mormorò Timmy con la sua vocina bassa e sottile guardando al di là della finestra, verso l'interno;

«Però soprattutto quella torta sembra deliziosa!», esultò Hop entusiasta;

«Ma non ha ancora finito di farla», Toby guardò il nano dai capelli gialli, confuso;

«Secondo voi perché è tanto allegro? Etchì!», chiese Snick, per poi ripulirsi il naso gocciolante.

«Lo so io perché! È per quella ragazza!», borbottò Gran, mettendosi a braccia conserte, irritato.

«Di solito non sono d'accordo con te, ma stavolta temo che hai ragione», intervenne Dominique, aggiustandosi gli occhiali rotondi sul naso. Cinque degli altri sei si rivolsero verso di lui, chiedendo taciti spiegazioni in più, perciò continuò «vi ricordate il VDC al Night Raven College? Là Neige ha incontrato una ragazza. Non era un'ospite, era una studentessa e dopo la nostra vittoria hanno parlato un po'. È stata dolcissima con lui nonostante avesse vinto contro la sua scuola. E credo che...»;

«Neige si è innamorato di lei», concluse rude Gran, attirando gli occhi di tutti su di sé, eccetto per un paio, che erano chiusi e dormienti.

«Ooh!», Toby esclamò stupito, tornando a guardare il ragazzo dai capelli neri all'interno della casa, mentre si stava affaccendando nel preparare la pentola sulla quale mettere la base.

Era vero: il tenero supermodello numero uno si era preso una forte sbandata per la ragazza del Night Raven College, dal primo giorno che l'aveva incontrata, colpito da un fulmine nel momento esatto in cui l'aveva vista. Il suo sorriso e i begli occhi l'avevano incantato, senza parlare della voce dolce e melliflua che sperava di poter risentire presto. Purtroppo, però, dopo l'evento non aveva più avuto possibilità di vederla di nuovo e da quel giorno si stava accontentando di ammirarla appena dalle foto e le storie di Magicam. Ogni tanto commentava e lei gli rispondeva pure, sempre gentilissima, ma non aveva il coraggio di andare oltre, questo almeno fino al giorno che stava vivendo, in cui le aveva scritto in privato. Erano passati alcuni mesi, da febbraio fino ad aprile, ma finalmente aveva avuto un'intera conversazione con lei, fino a quando non è dovuta andare via perché un certo Grim stava svuotando la dispensa. Però Neige era contento lo stesso: la chat era durata ben trenta minuti, non le aveva mai parlato così a lungo.

Canticchiava felice mentre versava il composto di burro e mele nella sfoglia fatta dalle sue mani e così continuò quando chiudeva la torta, schiacciando la forchetta sul bordo per evitare che si riaprisse. Un uccellino azzurro passò per la finestra, da sopra le teste dei nani e arrivò fino al tavolo.

«Oh, buongiorno, signor uccellino», lo salutò sorridente e l'animale gli rispose cinguettando. «Dite che oggi mi trovate molto felice? Be', sì», Neige arrossì un po', guardando di lato in imbarazzo, «sono felice», tornò a fissare le pupille sul suo bizzarro interlocutore, «perché oggi una splendida ragazza ha parlato con me. Come si chiama, mi chiedete? (Y/n)... non trovate che solo il suo nome sia perfetto?», l'uccellino cinguettò ancora e zampettò accanto alla torta, mostrando quanto fosse contento per lui.

«L'abbiamo perso», commentò disgustato Gran, dalla finestra;

«I-io trovo che sia adorabile», intervenne Timmy, balbettando.

«Mh? Mi sono perso qualcosa», in quel momento si svegliò Shelpy, sollevando la testa dal davanzale e guardandosi attorno, smarrito.

Neige non si era accorto dei sette che dall'esterno lo stavano osservando, perciò andò, sempre canticchiando, al forno, dove mise a cuocere la torta, poi tornò, improvvisando un balletto, al tavolo, pronto a ripulire gli avanzi rimasti sparpagliati lì.

«E sai cosa mi ha detto, signor uccellino? Che appena finiranno queste vacanze primaverili mi vuole incontrare di nuovo. Non vedo l'ora!», esultò mentre le guance candide si coloravano di rosso al pensiero che presto l'avrebbe rivista, non sentendo il coro di "eh?" che le persone dagli occhi spalancati per la sorprendente notizia fecero poco lontano da lui.