» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵
» Prompt: Dalia/gratitudine
Il Prefetto sapeva benissimo che calpestare il territorio di Savanaclaw, soprattutto da sola, era molto pericoloso, ma era stata costretta perché Grim si era allontanato da lei e il dormitorio del Re delle Bestie era l'ultimo luogo che non aveva ancora controllato, per cui aveva attraversato lo specchio, seppur fosse molto titubante. (Y/n) camminava sul terreno sabbioso guardandosi attorno come un animale impaurito e già tremante all'idea di fare conoscenze poco raccomandabili, come era successo l'ultima volta che si era ritrovata lì. Ma la via era libera, perciò alla fine distese la schiena e diede il via alle ricerche del suo compagno.
«Grim?», chiamo incerta, sondando l'orizzonte. Non ricevette alcuna risposta. «Grim!», provò ancora, stavolta più decisa e addirittura mettendo le mani a cono vicino la bocca.
Era il primo pomeriggio quando l'aveva perso di vista. L'aveva avvertita che sarebbe andato in bagno, che ci avrebbe messo circa una decina di minuti, e poi non era più tornato. Non era la prima occasione in cui succedeva: ogni volta che le diceva che doveva espletare i suoi bisogni, poi non ritornava più da lei, al punto tale che (Y/n) aveva iniziato a dubitare che Grim andasse effettivamente dove le diceva e in realtà era tutta una scusa per imbucarsi da qualche parte, sgraffignare del cibo che poi lei avrebbe dovuto ripagare lei e infine trovare un posto al Sole dove dormire o qualche mobilio da usare come tiragraffi. Non ne poteva più, la prossima volta sarebbe andata con lui.
Continuava a chiamare mentre avanzava nel territorio di Savanaclaw, fino a quando non sentì una gracchiante voce alle spalle.
«Bene, bene, bene. Guardate un po' chi c'è qua».
Un uomo-bestia alto e corpulento si era piazzato con le braccia conserte e un brutto ghigno sulla faccia, altri due si posizionarono alla destra e alla sinistra, circondando la ragazza che era decisamente più piccola e bassa di loro.
«Oh, ehi, ragazzi...», balbettò intimidita e indietreggiò.
«Sembra che il coniglietto si è perso ed è finito nel territorio sbagliato», decretò uno dei tre con fare minaccioso e mostrato le sue zanne.
Il terzo rise dando man forte al compagno. «Sì, il coniglietto è finito nel nostro territorio».
«Allora, ragazzi: che facciamo?», riprese il ragazzo al centro e (Y/n) indietreggiò ancora.
«Beh, si mangia!»
Stavano cominciando ad avanzare verso di lei ed erano inutili i suoi tentativi di patteggiare con loro, gli uomini-bestia parevano non sentir ragioni, fin quando un intruso non li distrasse.
«Voi non mangiate nessuno».
Un ragazzo lupo era ad alcuni passi dal gruppetto, trasportava qualcosa in una busta di plastica e guardava torvo nella loro direzione. I tre non erano affatto intimoriti da lui.
«Che guastafeste che sei, Jack»;
«Piuttosto unisciti a noi: sarà divertente», provarono a coinvolgerlo, sgomitando fra di loro, ma Jack non si lasciò convincere, assottigliò lo sguardo minaccioso e ringhiò scoprendo i denti.
«Ho detto che voi non mangiate nessuno», posò la busta per terra e rivolse il corpo nella loro direzione con fare intimidatorio.
Ebbe effetto su uno solo dei tre, che smise di ridere e tacque, gli altri due provarono ad affrontarlo.
«Che c'è, lupacchiotto? Sei in vena di fare a botte? Io mi sento carico, fatti sotto», lo sfidò il tipo al centro, ma l'altro lo bloccò.
«Fermo, Ed. Non vuoi finire di nuovo nei guai con il Preside, vero?»
Ed sbuffò scocciato e decise di lasciar perdere, per il momento. «E va bene, Howl. Ma appena siamo fuori da questa scuola di merda sappi che ti gonfio di mazzate», e i tre si allontanarono, abbandonando sia il lupo che la loro preda.
(Y/n) tirò un tremolante sospiro di sollievo appena si accorse di essere di nuovo al sicuro, con tutte le ossa al loro posto e senza nessun nuovo trauma. Il cuore le batteva all'impazzata e lo sentiva sia nelle orecchie che attraverso la mano che aveva sul petto, e le gambe la reggevano a mala pena.
«Come stai?», Jack le si avvicinò dopo aver recuperato la sua spesa, assicurandosi che stesse bene.
«Sono... sono stata meglio», prese un altro paio di respiri profondi prima di sollevare lo sguardo verso di lui e accennare un sorriso tremante. «Ora, però, sto bene. Grazie, Jack. Grazie per avermi salvata da quei brutti ceffi».
Jack distolse la vista, si portò la mano libera dietro al collo e se lo strofinò con imbarazzo. «Non l'ho fatto perché ci tengo a te, è che... è che...», provò a trovare una scusa plausibile mentre le guance si coloravano di rosso sempre di più, di attimo in attimo. «Non... a proposito, che ci fai qui? Lo sai che è pericoloso».
(Y/n) si sentì come se l'avesse appena sgridata un adulto, misera sotto lo sguardo severo del lupo. «H-ho perso Grim di nuovo e... speravo di trovarlo qui», si girò i pollici.
All'ammissione intimorita, il viso di Jack si addolcì. «È nella mia camera», (Y/n) inclinò la testa, «l'ho trovato che gironzolava qui in giro anche lui e l'ho portato lì prima che si cacciasse nei guai», aprì la busta bianca che stava reggendo, «infatti sono appena andato a prendergli del tonno da Sam». Nella busta, come aveva detto, c'erano differenti scatolette, di diversi tipi.
«Wow, hai fatto tutto questo per lui?»
«Non volevo che si cacciasse nei guai», ripeté borbottando, intendendo che non voleva che le azioni sconsiderate del mostro si riversassero sulla ragazza. «Vieni, Grim sta aspettando», fece alcuni passi, ma (Y/n) lo fermò.
«È sicuro se io entro nel dormitorio? Sai, non voglio che si ripeta la scena di prima».
Lei era incerta e per questa ragione non si accorse che Jack ci mise più tempo del dovuto per risponderle, alla ricerca di un modo appropriato per dirle quello che stava pensando senza che trapelasse quanto ci tenesse a lei e alla sua salvaguardia.
Alla fine enunciò: «resta al mio fianco e non ti succederà nulla», i ragazzi non toccano ciò che è di qualcun altro, aggiunse nella mente e arrossì al solo pensiero.
Perciò lei gli annuì rassicurata e rimase accanto al ragazzo per tutto il tempo che attraversarono il lounge, sfilando sotto i famelici sguardi degli uomini-bestia e senza che nessuno si azzardasse più a fare un commento.
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Love Me (Twisted Wonderland x Reader)
Short StoryUna raccolta di oneshot Twisted Wonderland Characters x Female! Reader. Sono presenti diversi generi, trovate tutte le informazioni nel primo capitolo. L'immagine della copertina appartiene a Yana Toboso, Disney Japan e Aniplex.