Quindi questo è l'amore? (Floyd) 🌸

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Piccolo (pumpINK)


La ragazza, sentendo il richiamo, guardò d'istinto nella direzione, già abituata allo strano nomignolo, per poi ritrovarsi, in un istante, a sbattere la schiena contro il muro per la sorpresa e le braccia del ragazzo che la bloccavano in posizione, piazzate contro la parete diversi centimetri sopra la sua testa. Spostò gli occhi dal petto, il punto in cui in automatico li aveva posati, fino al volto, trovandolo chinato verso di lei con un sorriso poco rassicurante, che le mostrava tutti i denti seghettati, mentre Floyd vedeva la piccola ragazza guardarlo spaventata e un po' tremante.

«F-floyd-senpai! Ciao», balbettò con un filo di voce, sperando che dopo il saluto la lasciasse stare.

Da dopo gli eventi avvenuti nel dormitorio di Octavinelle aveva imparato a tenersi ben lontana dal trio, ma in particolare dai gemelli. Entrambi erano molto pericolosi e l'eccessiva differenza di altezza con lei li rendevano ancora più spaventosi, senza contare la situazione in cui si trovava adesso, che stava deteriorando ulteriormente la visione che aveva di loro, ma in modo particolare del gemello più impulsivo, che guardando verso il basso, aveva il viso in penombra e così il suo sorriso risultava troppo inquietante per riuscire a calmare il tremore, meravigliandosi di sé stessa, che ancora si stava reggendo sulle gambe.

Dall'altra parte, lui non si accorse di quanto la situazione stesse mettendo a disagio la tenera e adorabile (Y/n) e continuava a rimanere con le mani contro il muro, bloccandola.

«Che stavi facendo?», sorrise di più, aggravando la situazione. Voleva solo parlarle, ma lo stava facendo nel peggior modo possibile.

«Niente», pigolò stringendosi nelle spalle e rintanando il collo, in un tentativo istintuale di difendersi. In realtà era alla ricerca di Grim, che di nuovo le era fuggito, ma non glielo avrebbe mai detto, per proteggere sé e il mostro.

Floyd era molto felice che fosse libera, voleva dire che poteva passare del tempo con lei invece di ascoltare i noiosi discorsi di Azul, ma l'espressione mutò di colpo quando si accorse delle lacrime che cominciavano a cadere dalle orbite di lei.

«Lasciami andare...», mormorò tremante.

Floyd rimase incantato, fissando gli occhioni languidi della ragazza, simili a quelli di un cerbiatto impaurito. Non si era mai soffermato a guardarli, ma ora era rimasto come stregato da essi, come se gli avessero lanciato un incantesimo che si stava propagando per il corpo fino a far vibrare l'anima, producendo una strana sensazione dentro lui. Era insolita, lo scombussolava così tanto che era diventato un mero pupazzo che si stava muovendo senza che fosse la testa ad avergli dato il comando. Si staccò da muro confuso, non accorgendosi che le guance si erano spolverate di rosso e così (Y/n) sfruttò l'occasione per fuggire via, senza una meta precisa, con il solo intento di allontanarsi da lui il più in fretta possibile.

«È questo il modo di trattare le donne?», sentì il ragazzo, alle sue spalle. Azul se la stava ridendo per l'approccio fallimentare dell'impulsivo tritone e nei suoi occhi passò un lampo saccente, «forse dovresti fare un contratto con me, potrò insegnarti come ci si comporta con loro».

«Non ho bisogno di nessun contratto, stavo solo parlando con Gamberetto-chan», gli rispose con il broncio, riprendendosi dal momento anomalo.

«Se stavi solo parlando, allora perché è scappata via», si sollevò gli occhiali, arrogante. Accanto ad Azul, Jade si limitava a mostrargli un ampio sorriso cordiale che nascondeva i suoi reali pensieri sulla faccenda, decidendo di intervenire solo per evitare che suo fratello potesse fare qualcosa di troppo avventato.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora