Love Me (Twisted Wonderland x Reader)

Il bigliettino (Jack) 🔞

Avvertenze: i personaggi sono tutti più grandi di un anno.

Che noia. Una noia mortale. Un pomeriggio noiosissimo.

(Y/n) era stata invitata per una sessione di studio dai suoi amici, meno Sebek perché era impegnato, e aveva accettato solo per due ragioni: la prima era la presenza, a suddetta sessione, anche del suo ragazzo, Jack, l'altra era che pensava con certezza che alla fine non avrebbero studiato niente e avrebbero passato le ore a chiacchierare del più e del meno. Invece, con sua sorpresa, stavano studiando davvero. Ace, Deuce e Grim si erano buttati a capofitto sul libro di Alchimia dicendo che erano rimasti troppo indietro e che se non avessero sfruttato al meglio il pomeriggio l'unica possibilità per superare l'esame sarebbe stato fare un contratto con Azul e avevano ancora gli incubi dall'esperienza dell'anno precedente per rischiare di fare una seconda volta una stupidaggine simile. Epel era a sua volta rimasto indietro in un paio di materie, essendosi, negli ultimi giorni, ritrovato sommerso di compiti da leader, che gli hanno sottratto troppo tempo allo studio. Jack era l'unico, insieme alla stessa ragazza, che era in pari con tutte le materie, ma era troppo diligente per permettersi di perdere tempo, perciò stava ripetendo con la stessa attenzione con cui si legge per la prima volta un passo importante di un libro. (Y/n) invece no, non ce la faceva proprio a rileggere la roba che ormai sapeva di conoscere e si stava annoiando a incantare la familiare pagina e gli scaffali pieni di tomi dall'aspetto antico. Jack le era seduto alla destra, non la stava guardando, eppure lei stava fissando lui. Forse si era accorto del suo insistente sguardo, ma non la degnava neanche di un'occhiata fugace. All'improvviso le venne un'idea. Prese un pezzo di carta trovato fra le pagine del volume che aveva davanti e ci scrisse alcune parole sopra, guardò con attenzione che nessuno la notasse e passò il bigliettino a Jack, che si rivolse a lei interrogativo, per non ricevere nemmeno un contatto visivo. (Y/n) si era riversa sul libro per evitare di attirare sguardi indesiderati su di sé e lui intuì che dovesse essere qualcosa di strettamente personale. Aprì il bigliettino.

"Pensi che qualcuno se ne accorgerebbe se ti infilassi la mano nei pantaloni?".

Il viso di Jack assunse immediatamente un colorito carminio e si rivolse di scatto a lei, con gli occhi spalancati, trovandola a sorridergli innocente, come se gli avesse chiesto qualcosa di normale e casto. Continuarono a guardarsi in quel modo, lui rosso e lei tranquilla, fino a quando Epel notò il tacito discorso fra i due.

«Ragazzi, è successo qualcosa?»;

«No no, tranquillo. Solo un veloce contatto visivo», gli rispose lei, tornando alla pagina.

A Epel non era sembrato tanto veloce, ma lo liquidò con un'alzata di spalle e il pensiero che fosse normale per dei fidanzati fissarsi e non rendersene conto, forse l'avrebbe fatto anche lui quando avrebbe trovato una ragazza. Quindi tornò al suo libro.

Dall'altra parte del tavolo, (Y/n) aveva preso quella tacita conversazione con il suo ragazzo e il suo acceso colorito come un permesso per fare quello che voleva, perciò fece scivolare la mano sul ginocchio di lui.

Jack aveva entrambe le mani sul tavolo, le braccia poggiate fino ai gomiti ed ebbe un leggero sussulto nel momento in cui si sentì toccare, sbattendo lievemente contro il legno. Ricevette solo un'occhiataccia da Grim, ma appena tornò allo studio (Y/n) continuò: gli stava strofinando il ginocchio con delicatezza, inviandogli dei leggeri brividi. Jack avrebbe voluto toglierle la mano, ma al tempo stesso voleva che continuasse, che salisse e lo toccasse altrove. C'era una strana sensazione in lui, qualcosa che lo eccitava al pensiero del rischio di essere scoperti, eppure non voleva che ciò accadesse e sperava che la smettesse da sola. Serrò i pugni sul tavolo, dilaniato sul cosa fare, su come comportarsi, perciò rimase immobile nelle sua posizione, la testa china sulle pagine.