Buongiorno con Epel (Epel) 🔞

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Bucaneve/nuovo inizio

Ed ecco il terzo che questo mese perde la verginità.


Che diamine avevano fatto?

(Y/n) ancora non riusciva a realizzarlo e se avesse raccontato la notte appena trascorsa alla sé di un giorno prima, di certo non ci avrebbe creduto. Sentiva un forte senso di dubbio che la portava a chiedersi se avesse fatto bene, da una parte, e una forte eccitazione dall'altra, entusiasta di averlo fatto. Quella notte lei aveva perso la sua verginità e neanche con un ragazzo qualunque, ma con il suo migliore amico Epel. Era assurdo per la sua testolina eppure era andata così.

Era ancora nuda, riscaldata solo da un lenzuolo e una coperta e le braccia del ragazzo erano ancora avvinghiate attorno alla vita, nella esatta posizione in cui si era addormentato. Epel era nel mondo dei sogni, perciò (Y/n) ne approfittò per osservarlo un po'. Aveva la testa poco sopra il suo seno, accoccolato come un bambino, e le gambe intrecciate con le sue. (Y/n) allungò una mano per spostagli alcune ciocche lilla dal viso, osservò i lineamenti delicati ammorbiditi dal sonno e le venne quasi voglia di baciarlo.

Il pomeriggio precedente era un pomeriggio come tutti gli altri, uno di quelli in cui dopo pranzo rimaneva a chiacchierare con il suo amico in qualche cortile o durante una passeggiata, quindi non ricorda neanche bene come fosse uscito fuori l'argomento verginità, soprattutto perché stava facendo imbarazzare entrambi.

«Non lo so, so solo che io voglio perderla con una persona di cui mi fido e con cui non sto insieme, così non ho rimorsi nel futuro»;

«Sì, anch'io», avevano tagliato corto entrambi.

Quindi, ripensandoci, adesso le sembrava naturale che avessero concordato di perderla insieme, regalandola l'uno all'altra: in fondo erano solo migliori amici, entrambi avevano lo stesso desiderio di non gettarla per qualcuno che poi avrebbe potuto tradirli e perciò si erano rinchiusi nella camera di (Y/n) per provarci, senza pretendere la buona riuscita dell'atto.

All'inizio fu tanto imbarazzante, con entrambi che avevano il timore di toccare o mostrarsi, però i baci avevano riscaldato l'atmosfera al punto tale che dopo era stata tutta una escalation degli eventi, avvenuti quasi senza pensarci, semplicemente guidati dall'istinto.

«Epel, toccami qui», l'aveva istruito (Y/n) prendendogli una mano nella sua e portandola su uno dei seni nudi.

Il ragazzo era arrossito all'istante al gesto, però l'accontentò e cominciò a palparla come gli aveva richiesto. Con la mano sul tumulo morbido, Epel si accorse di quanto lontani erano già andati, perché entrambi erano nudi ad eccezione delle mutande e (Y/n) era distesa sotto di lui e gli chiedeva di toccarla. Gli sembrava una sorta di miraggio, da cui, però, non voleva destarsi.

Il Prefetto sospirò compiaciuta e chiuse gli occhi beandosi della piccola mano priva di esperienza che stringeva e rilasciava il seno sensibile.

«Puoi anche essere rude, Epel», gli mormorò ritornando un attimo alla realtà.

«Sei... sei sicura?», si irrigidì e lei gli annuì.

Saranno stati ore sui preliminari, esplorandosi a vicenda, toccando e accarezzando ogni anfratto sensibile della persona che avevano di fronte, poggiando le labbra su ogni centimetro di pelle disponibile e miagolando il nome dell'altro quando provavano anche solo un brivido di piacere.

(Y/n) si sentiva così bene in quei momenti, in attesa di arrivare all'apice assoluto con lui, che ogni volta in cui lo stringeva a sé, mentre Epel le faceva un nuovo succhiotto sul seno, lei lo faceva con una disperata forza. Il pensiero che fosse solo una notte, solo un'unica avventura, tendeva ad affiorare proprio quando si sentiva più bene, proprio durante quei baci o quei succhiotti, come a ricordarle che in fondo quel ragazzo non era suo e che l'indomani sarebbero tornati amici come prima.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora