Un canto lontano (Cater) 🌸💧

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Soulmate (pumpAU)

Attenzione: è una soulmate AU in cui le anime gemelle sentono la voce dell'altro quando canta dall'età di dodici anni. Questa fic è, perciò, anche mezza song-fic e le canzoni menzionate sono:
-Tanti Auguri (la classica di compleanno)
-Tired (Alan Walker)

All'interno sono menzionati temi di depressione e impliciti pensieri suicidi.

La favola delle Anime Gemelle è qualcosa che ti raccontano fin da quando sei piccolo, fin da quando inizi a capire qualcosa della vita, a leggere, a scrivere, qualcuno la sa persino da quando ha iniziato a parlare o camminare e io non ero da meno. La prima volta mi fu detta da mia madre, assistita da papà, ma poi le mie sorelle me l'hanno ripetuta fino allo sfinimento. Mi hanno detto che dal compimento del mio dodicesimo anno, io avrei iniziato a sentire una voce nella mia testa, una che cantava: quella era voce della mia Anima Gemella e io e lei eravamo destinati a stare insieme. Com'è ovvio che sia ho preso l'intero racconto con le pinze, ma le mie sorelle ci credevano così tanto e ne erano entusiaste che le ascoltavo sempre parlare di questo, seppure con un sorriso forzato. La maggiore l'aveva trovata subito, riconoscendola in un ragazzo del vicinato, mentre la mezzana ha dovuto aspettare un po', ma alla fine anche lei ha avuto la sua dolce metà e da allora, entrambe, non hanno fatto altro che prendermi goliardicamente in giro sul quando l'avrei trovata io, immaginando il suo aspetto o chiedendomi come fosse la sua voce. Ho sempre sviato la domanda, non rivelando questa informazione a nessuno: quella voce era solo per me e mi piaceva portarmela dentro. Era femminile, ma soprattutto molto dolce e carina, e speravo di poterle dare un volto il prima possibile, dovevo ringraziarla. Non sa quante volte mi ha salvato. Se ci sono ancora credo di doverlo solo a lei, che con un fantastico tempismo, la notte mi riportava indietro dal mio baratro di depressione, cantandomi ninna nanne dolci che non avevo mai sentito prima, mentre io ero raggomitolato su me stesso, sotto le coperte, piangendo in silenzio.

Ho cercato diverse volte di comunicare, cantando qualche domanda che volevo farle, per poi scoprire, casualmente, da mia sorella, che non le sentiva, perché funzionava solo con brani effettivi e, a meno che non fossi un cantautore, non sarei riuscito a parlarle così. Per questo al Night Raven College mi sono iscritto al Club di Musica Pop, nella speranza di, nel peggiore dei casi, conoscere nuove canzoni e intonare quelle giuste per parlare con lei, seppur in un modo contorto. Ma sembrava che ogni cosa che facessi non portava nessun risultato, a volte dubitavo persino che mi sentisse davvero, anche reduce del mio primo tentativo di creare il legame.

Il giorno del mio dodicesimo compleanno la mia famiglia organizzò una grande festa, essendo il giorno in cui il "filo rosso" si veniva a creare fra me e la mia Anima Gemella, e tutti aspettavano con ansia il momento in cui avrei cantato per la prima volta. Ero così in ansia, in quel momento, che mi dimenticai qualsiasi brano che conoscessi, rimanendomi solo "Tanti Auguri". Perciò usai quella:

Tanti auguri a me...

Intonai incerto, poi rimasi in ascolto. Niente. Nessuna risposta.

Tanti auguri a me!

Ripetei con più decisione, ma il risultato non cambiò, perciò guardai mia madre confuso. Lei era nel panico, ma stava cercando di non mostrarmelo, nonostante si guardasse attorno persa. Per fortuna intervenne la nonna.

«Perfetto! La tua Anima Gemella non ha ancora compiuto dodici anni: tu sarai il maggiore!», annunciò allegra e tutti le diedero subito ragione, ricordando come fosse successa la stessa cosa fra lei e il nonno.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora