Inconveniente (Rollo) 🌸

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Avvertenze: sono presenti spoiler del Capitolo 3 dell'evento Glorious Masquerade.

Ho preferito approfittarne ora che c'è ancora l'evento e pubblicare anche questo. 

Rollo doveva aspettarsi degli imprevisti nel piano da lui creato, ma non pensava che il suo avrebbe portato il nome di (Y/n). Doveva solo essere un'assistente inviata dal Preside Crowley come supporto al professor Trein, perché per lui, ora, stava rappresentando un tale impedimento?

Quando l'aveva vista la prima volta, con quel suo famiglio, Grim, aveva subito attirato l'attenzione. Così piccola e gracile, con quegli atteggiamenti dolci e teneri e soprattutto senza alcun potere magico. Non gli era passata inosservata. Ma ora lei stava rappresentando il suo più grande problema.

«Presidente Flamm», lo chiamò il suo vice.

«Sì?» gli rispose senza levare gli occhi dalla ragazzina che ballava felice nel mezzo dei lascivi festeggiamenti, con gli amici di scuola.

«Perché non prendete parte alle danze? Vi state limitando solo a osservare».

Rollo stava per rispondergli, con un certo tono di disgusto, ma l'assistente, con un sorriso giocondo, lo precedette.

«Il Presidente non sta osservando le danze», poi abbassò il tono, cercando di non farsi sentire dal diretto interessato, «guarda bene dove vanno i suoi occhi. Sta fissando la ragazza del Night Raven College da prima».

Però Rollo sentì e sobbalzò irritato.

«Bada bene alla tua bocca! Non sto fissando nessuno. Le mie sono, come diceva il tuo collega, mere osservazioni», lo rimproverò, con uno sguardo severo.

L'assistente non venne dissuaso dall'opinione che aveva.

«Avanti, Presidente! Non neghi che la ragazza abbia suscitato il suo interesse!» gli sorrise, celando dietro gli occhi una scintilla di furbizia, di chi è sempre dalla sua parte, ma sa anche porgergli le evidenze.

«Baggianate!», concluse Rollo altero, accasciandosi sul tavolo di legno accanto alla quale era rimasto seduto e picchiettandosi l'indice sulla guancia.

Eppure i due non smisero di parlare di lui, sussurrando.

«Davvero? Il Presidente prova interesse per la ragazza?», il vicepresidente era stupito, non essendosi accorto di nulla.

«Certo! Quando è nel suo stesso luogo la osserva in continuazione. Io credo se ne sia addirittura innamorato», sogghignò.

«È abbastanza! Terminate o assaggerete amare punizioni», intervenne ancora, non avendo potuto fare a meno di sentire.

I due si zittirono, perciò tornò a sedersi inclinato da un lato.

«Io innamorato!», borbottò, «non ho mai sentito una stupidaggine più grossa di questa!».

L'indice picchiettava più in fretta, ancor più nervoso di prima. Tali idiozie lo facevano uscire fuori di testa.

A calmarlo ci pensò (Y/n), su cui, dopo una ronda distratta, gli occhi si erano posati di nuovo. Si stava proprio divertendo, nel suo tenero vestito e con la maschera sul viso. Nonostante disprezzasse l'attività che stava svolgendo, in mezzo a quegli infantili e sciocchi maghi che consumavano la loro magia ed esaltavano chi di doti magiche non ne possedeva, non poteva fare a meno di rimanerne incantato. Bella. Era bellissima pur se portava l'ornamento che le copriva la zona attorno agli occhi e si lasciava accecare dalla distorta visione della normalità di chi la circondava. Svolazzava di qua e di là seguendo la musica, sorridente e ridente. Bella, pur se non accettava quel che stava facendo. Così tanto che un lieve sorriso fece capolino sulle labbra del Presidente, appena visibile.

Stava andando tutto bene, si era rilassato e si stava persino lasciando trasportare dai festeggiamenti, fino a quando ella non si avvicinò a lui: Malleus Draconia. Stavano ballando insieme, a tratti prendendosi per mano. La stava trattando con una tale delicatezza e di rimando gli stava rivolgendo quel bel sorriso, tutto per lui.

La visione, per assurdo, gli stava scatenando una brutta sensazione. Sentiva il sangue ribollirgli nelle vene, le palpebre si assottigliarono fino a ridurre la vista a due spiragli e le labbra si strinsero, arrivando quasi a sparire. Non sapeva attribuire un nome a quel sentimento, ma gli dava una ragione in più per voler debellare dall'esistenza Malleus della stirpe dei Draconia e tutti i maghi.

Mentre la ragione veniva oscurata dai cattivi pensieri, Rollo ben pensò di tornare a incantare (Y/n), nella speranza di calmarsi, ma stavolta l'espediente non funzionò, piuttosto peggiorò la situazione.

Stava danzando delicata e leggiadra con la fata e questo lo innervosiva. Perché non poteva essere lui il soggetto accanto alla quale stare? Perché Malleus? Perché non lui? Era molto più retto e giusto di chiunque altro! Il suo cuore si sentiva così vuoto all'idea di poter prenderle la mano, perché non poteva essere realtà?

Il sangue, ormai, bruciava nel suo corpo e le mani stringevano l'estremità della panca con rabbia.

Quella ragazza era pericolosa per lui, lo stava facendo impazzire e distogliere la mente dalla missione. Doveva rimanere concentrato. Lei era un inconveniente, un bell'inconveniente, davvero enorme. Doveva rimanere saldo alla sua causa. Avrebbe agito la notte, dopo i festeggiamenti, come programmato, e lei... lei avrebbe dovuto essere allontanata come gli altri. Era troppo pericolosa per lasciarla salire sul campanile con lui nella speranza che gli avrebbe rivolto le sue attenzioni e il suo sorriso. Dopo il quarto rintocco sarebbe stata un'illusione vana che avrebbe accettato di andare con lui, perciò tanto valeva agire in fretta secondo il piano originale che aveva meticolosamente preparato per così tanto tempo. Allontanarla e abbandonarla nella città tinta di cremisi sarebbe stato più indolore per il suo cuore.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora