Touch-starved - What if (Floyd) 🔞

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N/A: 

Voglio ricordare che questo è un capitolo what if della fic precedente che avete già letto, totalmente smut. Risponderebbe alla domanda "come sarebbe andata se non avessero interrotto Floyd e MC?".

Floyd sospirò contro l'orecchio di (Y/n). «Gamberetto-chan...».

Era totalmente perso, con gli occhi ridotti a due fessure velate di lussuria che la ragazza non riusciva a vedere. Perciò rimase colpita quando Floyd allontanò la mano da in mezzo alle gambe e fermò quella sotto il costume con le cinque dita aperte sulla pancia.

«Gamberetto-chan... non ti muovere», il tono era lo stesso sospiro appena accennato, ma conoscendo la persona le parole assumevano quasi un tono di minaccia.

Sentì la zip dei pantaloni aprirsi e uno smanettamento confusionario e aggressivo appena dietro al suo culo, eppure rimase sorpresa quando sentì qualcosa fare pressione per infilarsi in mezzo alle cosce schiacciate insieme. La punta del cazzo di Floyd sbucò da in mezzo ad esse, lucente per via di alcune perle di liquido che avevano già iniziato ad uscire e duro come il marmo. (Y/n) spalancò gli occhi quando capì che cosa volesse fare, ma si fece distrarre dal braccio che tornò ad avvolgerle il fianco. Floyd cominciò subito a spingere i fianchi avanti e indietro, senza avvertirla delle sue intenzioni, schiacciando l'inguine contro i glutei e strofinando il suo lungo cazzo fra le cosce come se fossero il suo personale giocattolino. Ci vollero poche spinte affinché il presperma le sporcasse le gambe, rendendole lucide e appiccicaticce, ma anche altrettanto poco tempo perché la murena trasformasse l'espressione di piacere sul viso in un broncio infastidito.

«Gamberetto-chan», stavolta il tono era davvero basso, senza un briciolo di divertimento, ma puramente pericoloso, «voglio la tua figa». Le parole, dette proprio nell'orecchio, rimbombarono nella testa come una pretesa che non ammetteva repliche, che fece strabuzzare gli occhi della piccola ragazza e fermarono i miagolii che non si era neanche accorta di star producendo.

Con il cuore che le batteva a mille lasciò che Floyd la sistemasse come voleva lui: la mano destra tornò a scavare fra le cosce, stavolta con l'intento di separarle e farsi spazio, poi la piegò un po' in avanti. La mano sotto al costume scivolò via e si prodigò per mettere da parte la striscia che gli stava impedendo di vedere la figa a cui tanto ambiva. Appena gli occhi eterocromi si posarono sulle pieghe già bagnate, il sorriso ampio e infantile tornò sul viso, scoprendo i denti.

Floyd non perse neanche un istante. Si afferrò il cazzo, strofinò la punta alla ricerca del buco, e appena lo trovò, si spinse dentro senza esitazioni, usando l'umidità presente per scivolare all'interno con un'unica spinta, fin quando ci riuscì, e forzò l'altra metà con un solo altro colpo secco.

«Ah!», (Y/n) aveva accettato la prima metà con gli occhi strizzati, ma poi li spalancò insieme alla bocca alla seconda, sentendo le sue pareti impreparate venir spalancate senza alcun preavviso o delicatezza. La sensazione era strana. Di solito usavano il preservativo e ora che non c'era percepiva contro le pareti la pelle già pulsante del suo cazzo. Mugugnò lievemente, stringendo le labbra insieme appena si rese conto che Floyd era già tutto dentro di lei, provando ad adattarsi, ma la murena non le diede il tempo necessario e cominciò a muoversi, partendo subito veloce e rude.

Ad ogni colpo che riceveva un nuovo gemito si levava dalla bocca, incapace di tenerla chiusa per una serie di sensazioni contrastanti che si levavano dall'interno, e ciò non fece altro che eccitarlo ancora di più.

«Gamberetto-chan, è così divertente scoparti!», cantilenò fra le risate, poggiando entrambe le mani sui fianchi per poter andare più in fretta. Floyd si muoveva a un ritmo confusionario e irregolare, alternando a delle spinte veloci e sciatte, delle altre lente e profonde, che per l'eccessiva forza del colpo, la piegavano in avanti, permettendogli di andare più a fondo e quindi di peggiorare la sua situazione. In quegli attimi sentiva la punta scontrarsi con forza contro l'estremità e i gemiti aumentavano di volume, in un tentativo fallimentare di tenere testa all'ondata di piacere che le procurava. Floyd lo notò e lo trovava divertente, perché le mise una mano sulla spalla, tenendola ferma in quella posizione e adottò quel ritmo profondo più a lungo. La mente di (Y/n) fu invasa dal piacere derivante da quelle spinte e rotolò gli occhi verso il cielo, che comunque non riusciva a registrare. Sentiva solo i suoi stessi gemiti rimbombare nel cranio e la risata sguaiata di Floyd che se la stava spassando.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora