Buongiorno con Azul (Azul) 🔞

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» 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢 𝘢𝘭 𝘞𝘳𝘪𝘵𝘰𝘣𝘦𝘳 𝘥𝘪 𝘍𝘢𝘯𝘸𝘳𝘪𝘵𝘦𝘳.𝘪𝘵

» Prompt: Orchidea/Passione

Questa fanfic è una richiesta.


Immobile nel suo letto, la mente vuota da qualsiasi pensiero e gli occhi sbarrati e fissi sul soffitto: così era cominciata la giornata di Azul, che ancora faticava a metabolizzare cosa fosse successo durante la notte precedente.

Nonostante sentisse ogni singolo muscolo dolorante, mosse il braccio che avvolgeva la vita della ragazza per accarezzarle il fianco nudo e per essere certo che quello non fosse un sogno, che l'avevano fatto davvero. I polpastrelli sfioravano la pelle con riverenza e poco dopo anche gli occhi si spostarono sul corpo addormentato che aveva accanto. (Y/n) era accoccolata contro il suo petto altrettanto nudo, con un'espressione rilassata e tranquilla che stava producendo uno strano effetto in lui. Sbuffò leggermente e strinse il fianco nella presa, attento a non svegliarla.

Aveva programmato la serata nei minimi dettagli ed era soddisfatto fosse andato tutto secondo i piani.

Era cominciata con una cena offerta al Mostro Lounge e già in quel momento (Y/n) avevano notato che ci fosse qualcosa di strano in lui.

«Vuoi sempre qualcosa in cambio quando offri», aveva detto sospettosa.

«Quindi mi stai dicendo che un gentiluomo non può offrire la cena alla sua amata?» l'aveva liquidata con un ampio sorriso cordiale sulle labbra.

Al momento aveva lasciato cadere il discorso e aveva ripreso a mangiare, preferendo godersi il momento insieme piuttosto che scervellarsi su quale potesse essere il piano diabolico dietro il gesto gentile, e l'aveva tirato di nuovo fuori solo nel momento in cui avevano deciso di fare una passeggiata per i corridoi del dormitorio, sotto gli acquari pieni di pesci.

«Però trovo ancora strano che tu abbia chiuso le tue consulenze, per oggi, per stare con me. Non rinunci mai al tuo lavoro», aveva sottolineato mentre camminavano fianco a fianco, con (Y/n) appesa al suo braccio.

«Era un bel po' che non passavamo del tempo insieme. Il lavoro può attendere, un appuntamento con la mia ragazza no», rispose chinandosi per darle un veloce bacio sulle labbra.

Ancora una volta era riuscito a distrarla dal pensiero e avevano ripreso la passeggiata, fino a quando non arrivarono lentamente e causalmente nei pressi delle stanze del dormitorio e, in modo particolare, davanti alla porta della stanza di Azul.

«Ma tu guarda», aveva finto meraviglia, «è la mia camera», aveva ignorato il sopracciglio sollevato e scettico rivolto verso di lui. «Che ne dici di entrare dentro e avere un po' di tempo di qualità solo per noi?», continuò a sorriderle galante, nascondendo dietro l'espressione le reali intenzioni affatto casuali.

«Dimmi la verità. È questa la ragione per cui mi hai offerto la cena e non hai lavorato oggi: l'avevi programmato fin dall'inizio», lo accusò nel momento in cui la schiena aveva colpito il materasso.

Azul si spostò in cima, reggendosi sulle mani e ingabbiandola sotto di sé. Cercava di rimanere in perfetto controllo della situazione, di non lasciarsi sopraffare da alcuna emozione, eppure doveva ammettere a sé stesso che (Y/n) in intimo era una visione alquanto erotica.

«Davvero pensi che io sia capace di una cosa del genere?», chiese mellifluo, con un tono offeso da una tale insinuazione.

«Sì», rispose seccamente e Azul ne fu colto alla sprovvista.

Love Me (Twisted Wonderland x Reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora